Un breve viaggio tra Guru e Influencer
Ci sono insegnanti, istruttori e Maestri di Vita, e io non sono il tipo che si lega ad un solo insegnamento.
Quando mi chiedono a quale religione appartenga rispondo a tutte e a nessuna, con la consapevolezza che da tutte ho qualcosa da imparare.
Inoltre, non è affatto scontato che per quanto riguarda il percorso spirituale sia necessario avere un “guru” che derivi dal mondo religioso.
Accolgo più che volentieri saggezze anche dai filosofi atei o agnostici, ma non solo, poiché miei Maestri lo possono essere pure le persone che incontro per strada.
Pensare di poter apprendere da un unico “guru” e solo e per sempre da quello, credo sia molto riduttivo e che con ciò si corra il rischio di diventare fanatici.
Io ho Maestri momentanei, non sono necessariamente d’accordo con tutto quello che dicono e non li ho per l’eternità, giacché lungo il cammino posso anche rivedere le mie posizioni, se non le trovo più confacenti al mio spirito.
Non mi lego a nessuno anche se la mia mente è disponibile all’ascolto di tutti.
Naturalmente faccio anch’io le mie selezioni.
Dopo tanti anni di ricerca interiore capisco velocemente chi possa fare al caso mio oppure no. Siamo nell’era degli ‘influencer’ e questi ultimi li fiuto ormai a naso e, se li incontro, volto pagina in fretta.
Ogni tanto qualcuno mi dice: “Vai su YouTube ad ascoltare il filosofo tal dei tali” e io accetto volentieri l’invito, solo che poi, in qualche caso, dopo pochi minuti sbadiglio, così come certamente molti sbadiglieranno altrettanto nell’ascoltare me.
Ognuno sceglie la pietanza che più predilige e a me non è mai piaciuto mangiare forzatamente un piatto che non rientri tra le mie preferenze, e tra i menu dei social, è risaputo, non è che ci siano sempre piatti prelibati.
Fatta eccezione per i saggi di una certa levatura, quelli che veramente ti danno da pensare e mettono positivamente a soqquadro la tua mente, mi basta un toast, un po’ di vino rosso e qualche sconosciuto incontrato lungo la via, per sentirmi sufficientemente, e talune volte grandemente, appagato.
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Autore natyan
natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.
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