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Trianon Viviani, dichiarazione di Pinto

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Teatro Trianon Viviani Napoli


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Il Presidente parla a nome del Consiglio di Amministrazione

Riceviamo e pubblichiamo.

È l’assemblea dei soci e non il CdA a decidere la ricapitalizzazione di una società e la stessa assemblea straordinaria è convocabile qualora ci sia l’accordo tra i soci e, quindi, la maggioranza degli aventi diritto.

L’organo amministrativo del teatro pubblico Trianon Viviani – società partecipata attualmente al 72% dalla Regione Campania e al 28% dalla Città metropolitana di Napoli – ha sempre significato ai soci la necessità di contare su un contributo finanziario certo per l’esercizio, ovvero un sostegno per le attività del teatro – e non certamente per un consolidamento patrimoniale che comunque riguarda solo i soci e non la gestione – ancor più indispensabile sia in questa fase che ha visto la riapertura dopo importanti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia per l’inizio delle attività di spettacolo e per il rilancio del teatro che richiede un intervento straordinario per abbattere definitivamente la massa debitoria accumulata nel tempo.

Al momento si riscontra solo la partecipazione finanziaria del socio Regione che, con il contributo ordinario 2016, ha consentito la realizzazione dei lavori, una prima copertura del debito e la ripresa dell’attività produttiva; lo stesso socio Regione ha anche assunto l’impegno di uno stanziamento straordinario per abbattere la massa debitoria pregressa.

E su quest’ultimo punto c’è anche un significativo odg del Consiglio regionale che, all’unanimità, ha recentemente impegnato in tal senso la Giunta e l’Assessore al Bilancio regionale.