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‘Tredici canti (12+1)’, presentazione libro

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'Tredici canti (12+1)'


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Il 15 settembre alla libreria Iocisto di Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Sabato 15 settembre, ore 18:00, presso la libreria Iocisto, via Domenico Cimarosa 20, Napoli, si terrà la presentazione di ‘Tredici canti (12+1)’ di Anna Marchitelli, edito da Neri Pozza. Letture di Lucio Allocca, Ettore Nigro e Teresa Raiano. Interviene l’Autrice. Saranno proiettati alcuni dei documenti e delle lettere, da cui il volume ha tratto ispirazione.

Ho preso un impegno con le donne e gli uomini reclusi in questo luogo: prestare loro
la mia voce per sottrarli all’invisibilità in cui, ancor prima di morire, erano stati relegati.

Il libro 
Nel 1793, a Bicêtre, nei sobborghi di Parigi, Philippe Pinel libera i malati di mente dalle catene e dà vita al “manicomio moderno”. Un’istituzione che in Italia sopravvivrà fino al 1978, anno in cui morirà con la legge Basaglia n. 180. Uno dei monumenti italiani di questa istituzione è stato certamente l’ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli. Edificio simile a una fortezza che sin dal 1897 si erge in Calata Capodichino, l’ospedale serba al suo interno un archivio di ben sessantamila cartelle cliniche di pazienti rinchiusi tra le sue mura e tra quelle del precedente manicomio provinciale creato nel 1874 nel complesso di San Francesco di Sales.

Anna Marchitelli è andata a rovistare in quell’archivio e da quel prezioso scrigno della memoria ha tratto tredici cartelle di folli che ha riscritto intrecciando storia e creazione dando così vita a ‘Tredici canti (12+1)’. Tredici autobiografie di pazienti celebri, come il matematico Renato Caccioppoli, il primo pentito di camorra Gennaro Abbatemaggio, l’anarchica Clotilde Peani e il giovane ribelle Emilio Caporali, e meno celebri, come il pensatore Luigi Martinotti tanto caro a Benedetto Croce.

Dichiara l’Autrice:

Dietro questi tredici casi esemplari scorre l’Umanità con la sua angoscia di vivere e la Storia con i suoi eterni cicli: è insita nell’uomo la paura del diverso, il rintracciare il nemico in chi ha qualcosa che si differenzia dalla massa, prima lo era chi parlava di “armonia universale”, o di “energia nucleare”, o chi chiedeva giustizia contro una politica arrivista; oggi diversi, e dunque da mettere al bando, sono i rom, gli zingari, gli immigrati ai quali chiudiamo le porte e i porti.

‘Tredici canti’ è, dunque, un viaggio dalle tenebre verso la luce della verità, ho voluto portare un po’ di luce lì dove ha regnato il buio: il buio della morte e della tortura, il buio della ragione, il buio dell’umanità spaventata dall’altro “uguale e diverso”.

Anna Marchitelli (1982) è nata, vive e lavora a Napoli. Si è laureata in Lettere Moderne e in Filologia Moderna all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Collabora con le pagine della cultura e dello spettacolo per il Corriere del Mezzogiorno. Dal 2010 al 2016 ha collaborato, nelle stesse pagine, con la Repubblica, edizione di Napoli.
Nell’ottobre del 2017 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, ‘Certe stanze’ per Manni Editori, Premio Iguana 2018, che, a settembre 2018, è stata messa in scena come concerto per musica e voce dalla compagnia ministeriale UnAltroTeatro.

Prossimi appuntamenti
venerdì 21 settembre – libreria Wojtek – Pomigliano d’Arco (NA)
venerdì 28 settembre – Follemente Festival – Teramo – con Gianluca Veneziani
lunedì 29 ottobre – Festival Profumo di Carta – Isola Vicentina (VI) con Alberta Basaglia

Anna Marchitelli