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Tre gocce per la felicità

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Un metodo semplice per aumentare il piacere di vivere

Il saggio non esercita alcuna autorità e quelli che lo fanno non sono saggi.
Per Epicuro lo scopo della filosofia è di aiutare l’uomo ad interpretare i vaghi moti dell’insoddisfazione e del desiderio per poterlo così difendere dai falsi progetti per l’ottenimento della felicità. Prima di tutto bisognava evitare di agire d’impulso, allo scopo di potere analizzare la fondatezza dei nostri desideri.

Per Epicuro, quindi, le colonne base della felicità e del piacere erano tre: Amicizia, Libertà e Pensiero condiviso.

1) Amicizia

La casa di Epicuro somigliava a quella di una grande famiglia dove regnavano gentilezza e simpatia e dove mancavano il senso di costrizione e di cupezza.

Noi non esistiamo finché qualcuno non ci vede esistere, le nostre parole sono prive di significato se qualcuno non le intende ed essere circondati da amici ci dà la continua conferma della nostra identità.

Attraverso i loro misurati commenti e le loro beffe, gli amici dimostrano di conoscere le nostre piccole manie e di accettarle, accettando così il posto che occupiamo nel mondo.

I veri amici non ci giudicano in base ai parametri mondani e il loro interesse riguarda semmai il nostro sé più profondo; come genitori ideali, l’amore che provano per noi non dipende né dal nostro aspetto, né dalla posizione sociale. In fondo, il desiderio di potere economico nasconde il bisogno di essere apprezzati e trattati meglio, cerchiamo fortuna monetaria perché pensiamo che essa ci garantirà maggiore rispetto e l’attenzione di quelle persone che altrimenti non si accorgerebbero nemmeno della nostra esistenza.

2) Libertà

Epicuro e i suoi amici si liberarono dal mondo degli affari e della politica e vissero in comunità lavorando la terra e godendo dei suoi semplici frutti. Non che ora tutti debbano seguire questo esempio, ma si devono evitare, tra veri amici, quegli atteggiamenti tipici dei politici o degli uomini d’affari, i quali tendono a manipolare gli altri per avere più voti o più clienti innescando meccanismi di deleteria competizione.

Secondo Epicuro l’essere umano è libero quando non è obbligato a mostrare o a dimostrare nulla e vive in semplicità coerentemente con se stesso lasciando che anche gli altri amici facciano altrettanto.

3) Pensiero condiviso

Pochi rimedi contro l’ansia funzionano meglio del pensiero condiviso. Mettere per iscritto un problema o dargli voce nel corso di una conversazione significa lasciarne emergere gli aspetti fondamentali. Conoscere le caratteristiche di fondo del problema forse non significa liberarsene, ma almeno, pensava Epicuro, si possono evitare le aggravanti, cioè la confusione, la sorpresa e lo spaesamento. Per tale ragione in ogni sua scuola vi era un salone o un giardino dove si presentavano continue occasioni per analizzare insieme i problemi di tutti, in compagnia di persone intelligenti, sagge o comunque solidali.

Epicuro amava molto apprendere, insieme ai suoi amici, esaminare, passare al setaccio le proprie ansie in relazione alla salute, al denaro, alla morte e al soprannaturale. Sosteneva che un pensiero lucido, logico e ragionevole poteva evitare all’essere umano innumerevoli inutili sofferenze.

Ovviamente Epicuro non sosteneva che la ricchezza fosse fonte di infelicità; può essere qualcosa di aggiuntivo ma non necessario. Il succo del messaggio era che se abbiamo molti soldi ma non abbiamo amici, libertà e condivisione di pensiero non saremo mai felici, mentre, al contrario, se avremo tutto questo ma non la ricchezza non saremo mai infelici. Non saremmo, infatti, mai felici se avessimo una bellissima automobile ma nemmeno un amico, una bellissima villa ma non la libertà, uno stipendio esagerato ma l’incapacità di condividere pensieri in armonia.

Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.