Via libera dalla Giunta regionale al documento tecnico per l’organizzazione del sistema nel 2025 e 2026
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
La Giunta regionale ha approvato il documento tecnico per l’organizzazione del sistema delle donazioni e dei trapianti toscano valido per il 2025 e 2026.
Il Presidente della Toscana, Eugenio Giani, commenta:
Si tratta di un sistema ben rodato e d’eccellenza nel panorama nazionale, di cui siamo orgogliosi.
L’Assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini, spiega:
Nelle linee strategiche il documento ricalca quanto già previsto nel biennio precedente, dando continuità al lavoro effettuato fino ad oggi, ed aggiorna soprattutto alcuni indicatori per il monitoraggio dei risultati.
I dati ci dicono che la Toscana è la regione più generosa d’Italia quando si parla di donazione di organi e tessuti.
È bene però ricordare che a fianco a questo c’è un sistema organizzato che coinvolge un grande numero di professioniste e professionisti che svolgono un lavoro straordinario e che voglio ringraziare.
La Toscana è infatti la regione in Italia con più donatori in rapporto alla popolazione: più di cento per milione di abitanti, rispetto ad una media italiana di cinquantadue nel 2023.
Ma è anche tra le prime tre per tasso di donatori utilizzati: merito senza dubbio della sensibilità dei cittadini, ma anche dell’organizzazione e del coordinamento di professionisti di ambiti diversi, dei progressi della medicina e delle innovazioni sedimentate nel corso degli anni.
Numeri insomma di eccellenza, che trovano conferma anche nei primi otto mesi del 2024: con cento donazioni per milione di abitanti e cinquanta utilizzate.
Dal 1° gennaio al 31 agosto 2024 risultavano procurati da donatori toscani 249 organi, undici in più rispetto agli stessi otto mesi dell’anno scorso. Nello stesso spazio di tempo i centri della Regione hanno trapianto 238 pazienti, trentanove in più rispetto ai primi otto mesi del 2023.
Più nel dettaglio nel 2023 sono cresciuti in Toscana i trapianti di polmone, trentacinque in tutto, rispetto ai venti dell’anno prima, stabili quelli di cuore, fegato e rene, pur crescendo l’età dei donatori.
In questo un peso l’hanno avuto anche i progressi nelle tecniche di preservazione e ricondizionamento degli organi mantenuti in vita al di fuori dell’organismo, utilizzando macchine di perfusione mobili. Bene anche il trapianto di rene da vivente, in incremento dopo la pandemia.