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Toscana, Semplificazione affidi: incontro in Questura

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affido familiare


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Dichiarazioni dell’Ass. Saccardi e dell’On. Toccafondi

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Un percorso che migliori e snellisca il lavoro che porta al rilascio e al rinnovo del permesso di soggiorno dei bambini stranieri in affidamento a famiglie italiane, un processo spesso costellato da ostacoli burocratici lunghi e tortuosi. Questo l’obiettivo della riunione che si è svolta nella sede della Questura di Firenze, alla quale hanno partecipato il Questore di Firenze Alberto Intini, l’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi, l’onorevole Gabriele Toccafondi e il dirigente della Regione Toscana Alessandro Salvi.
Semplificare le pratiche e le tempistiche per il permesso di soggiorno dei ragazzi stranieri, chiarire le regole per le procedure relative ai minori in affido: sono queste alcune delle proposte su cui lavorare.

Ha detto Stefania Saccardi:

Con questa iniziativa, la Regione Toscana intende rinnovare il proprio impegno per la promozione dell’affido familiare, che costituisce il principale strumento di aiuto nei riguardi di bambini e ragazzi in condizione di difficoltà.

Siamo sicuri che la collaborazione con la Questura di Firenze non potrà che contribuire positivamente a fronteggiare le criticità procedurali e a migliorare la qualità degli interventi, a servizio delle famiglie e dei ragazzi coinvolti nell’esperienza affidataria.

Ha dichiarato Gabriele Toccafondi:

Le famiglie affidatarie in Toscana svolgono un grande servizio a tutta la comunità, noi vogliamo aiutarle e sostenerle in questo. È lo Stato che chiede un aiuto alle famiglie per accompagnare minori, anche stranieri, in un percorso di crescita e spesso in situazioni non semplici.

Per il rinnovo del permesso di soggiorno, giusto che ci sia un iter da seguire e controlli da effettuare, ma aiutare queste famiglie è doveroso, rendendo più agile e di buon senso il riconoscimento, per questo parte un veloce percorso che troverà soluzioni che aiutino queste famiglie.

Ringrazio la Questura di Firenze, l’ufficio preposto, il Comune di Firenze e la Regione Toscana che da subito si sono rese disponibili per questo lavoro.