Comunicato congiunto del Presidente della Regione Lazio e dell’Assessore al diritto alla salute
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
La Regione fa chiarezza rispetto alle voci che si rincorrono e rimbalzano sui media a proposito delle ipotesi di riorganizzazione dell’emergenza urgenza. E lo fa attraverso un comunicato congiunto del Presidente Enrico Rossi e dell’Assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi.
Ricordano Presidente e Assessore:
Un paio di anni fa al tavolo del volontariato, che riunisce la Regione, le associazioni di volontariato e i direttori di programmazione delle aziende, presente anche una rappresentanza dell’emergenza urgenza, fu deciso, in seguito alla difficoltà di reperire medici specializzati nell’emergenza urgenza, non solo per le ambulanze ma anche per il pronto soccorso, di dare mandato a un gruppo tecnico misto di fare una valutazione sul rafforzamento del sistema dell’emergenza urgenza, valutando anche un maggior utilizzo e una miglior integrazione tra ambulanze infermieristiche e auto mediche, senza nessuna riduzione del numero di medici.
Questa ipotesi tecnica è stata poi congelata, anche per la necessità di una condivisione con i professionisti e con i territori.
Chiariscono Rossi e Saccardi:
Da allora niente si è mosso, nessun impulso dal governo regionale è venuto nel senso di una riduzione della presenza dei medici a bordo delle ambulanze, ma anzi è sempre stata smentita ogni notizia in tal senso.
L’Assessorato sta lavorando per ricercare modalità per implementare la presenza di medici dell’emergenza urgenza nel sistema sanitario, sia attraverso l’aumento, pagato dalla Regione, delle borse di specializzazione in questo settore, sia da un percorso di confronto con le professioni e con il governo nazionale, sempre per aumentare i medici in questo settore.
Non solo: l’anno scorso abbiamo stabilizzato circa 100 medici precari dell’emergenza urgenza; la delibera è del 29 novembre 2016, il percorso di stabilizzazione si è concluso a fine 2017.
Ci auguriamo in questo modo di avere messo la parola fine a tutta una serie di indiscrezioni su ipotesi di riorganizzazione del sistema del 118 che ciclicamente escono sui diversi territori per alimentare la preoccupazione delle persone più che per dare un contributo reale ai problemi.