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Toscana, Rossi commenta Protocollo su Pisa

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Enrico Rossi


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‘Dopo la Befana assegneremo i lavori per Cisanello’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Siglato stamani, 27 dicembre, il protocollo di intesa tra Regione e Comune di Pisa per lo sviluppo della città.

Sottolinea il presidente della Toscana, Enrico Rossi:

L’opera più importante riguarda l’ospedale di Cisanello e la sistemazione dell’ex Santa Chiara.

Farà di Pisa uno degli ospedali più moderni, grandi e attrattivi della Toscana ma sarà anche un’occasione di riqualificazione per la parte vecchia, vicino alla Torre e a Piazza dei Miracoli.

La Regione ci lavora dal 2002 e per la ripresa dopo l’Epifania il presidente ha annunciato l’aggiudicazione della gara.

Ma non c’è solo l’ospedale. C’è la ferrovia, c’è l’aeroporto e si sono gli interventi su ampie parti del tessuto urbanistico, figli dei piani integrati di sviluppo urbano di cui, annota Rossi:

quello di Pisa è stato uno dei migliori presentati in tutta la Toscana.

E ci sono, prosegue il presidente, anche le case popolari.

Riassume il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi:

Trentatré progetti che danno prospettiva e lo fanno con un segno ambientale e sociale forte, per la fine del mandato comunale e per chi verrà.

Riprende Rossi:

Un accordo che è di verifica ma anche di rilancio, con investimenti come abbiamo fatto in molte altre città.

Il sindaco di Pisa ricorda gli interventi previsti sulla tangenziale nord, per cui sono stati stanziati nei giorni scorsi 13 milioni, e il progetto di busvia in sede protetta che collegherà il centro storico con Cisanello. Si sofferma anche sullo sviluppo dell’aeroporto e sul people mover.

Ci sono importanti scelte innovative in questa intesa, come quella per il finanziamento di una rotatoria sulla via Emilia all’altezza di Montacchiello.

Si prende impegno per la navigabilità dell’Arno, ma anche per il completo superamento del campo Rom di via Maggiore di Oratorio.

Spiega ancora Filippeschi:

L’ultimo rimasto, sia pur dimezzato.

Conclude Rossi:

Si tratta di tante opere e su nessuna partiamo da zero. Sono infatti tutte in corso di progettazione, a volte già anche con il cantiere avviato, o in in corso di finanziamento.