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Toscana, progetto sviluppo percorsi assistenziali pazienti psichiatrici

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Stefania Saccardi


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Dichiarazione dell’Ass. Saccardi

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Garantire l’appropriatezza dei percorsi assistenziali per i pazienti psichiatrici che si sono resi autori di reato e per questo sono sottoposti a misure di restrizione della libertà o di sicurezza e per i quali possono essere efficaci, ai fini del loro recupero sociale e personale, degli interventi da attuare in programmi a bassa intensità riabilitativa.
Questo è l’obiettivo del progetto per lo sviluppo di percorsi assistenziali socio-riabilitativi presso strutture intermedie della rete regionale che è stato approvato, sotto forma di delibera, dalla Giunta regionale della Toscana.

Spiega l’Assessore al Diritto alla salute, Stefania Saccardi:

Si tratta di un progetto che rientra tra le priorità della rete dei servizi per la presa in carico dei pazienti psichiatrici autori di reato. Intendiamo garantire un percorso di riabilitazione residenziale a quelle persone che possono usufruire di questo genere di intervento.

Il progetto, che concerne anche un sistema di monitoraggio dei processi di cura, rientra tra le priorità per il triennio 2017-19 della rete dei servizi per la presa in carico dei pazienti psichiatrici autori di reato.

Tra gli obiettivi specifici, garantire un percorso di riabilitazione residenziale alle persone individuate dall’équipe Rems-D che consenta la realizzazione dei seguenti obiettivi operativi:
graduale e costante miglioramento della qualità della vita per gli ospiti anche attraverso la prospettiva di un turn-over elevato;
approntamento di un’idonea progettualità individuale e di gruppo terapeutico in continuità con gli altri interventi riabilitativi finalizzata a perseguire obiettivi di salute e di autonomia, risocializzazione individuale e di gruppo, integrazione nel contesto sociale;
recupero e potenziamento delle abilità sociali; supporto agli ospiti in percorsi pre-lavorativi e di accompagnamento al lavoro, anche in collaborazione con la cooperazione sociale di tipo B, finalizzati anche alla gestione autonoma delle risorse economiche.