Riaperta la possibilità di stipulare Patti di comunità
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Sono state stanziate ulteriori risorse per un totale di 600mila euro, ovvero 200mila all’anno per tre anni, a disposizione dei Comuni e delle imprese delle aree interne che non hanno avuto modo stipulare patti di comunità con il primo bando.
Spiega Leonardo Marras, Assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana:
Abbiamo deciso di rimettere a disposizione le risorse residue e dare così la possibilità a Comuni ed imprese di firmare nuovi patti di comunità.
L’obiettivo della legge, che ha riscosso un buon successo con oltre 400 domande presentate e 347 ammesse a contributo, è supportare le aree interne con un ulteriore strumento per rivitalizzarne l’economia: ha, infatti, il duplice fine di sostenere le piccole attività e realtà produttive delle zone periferiche e, al contempo, tutelare e valorizzare il territorio attraverso progetti di collaborazione con l’ente pubblico locale.
Sostanzialmente si riapre la possibilità per i Comuni di promuovere manifestazioni d’interesse per la sottoscrizione di patti di comunità.
Questo permette di recuperare situazioni non andate a buon fine con il primo bando: sia il caso di imprese che avrebbero voluto firmare il patto, ma non lo hanno fatto perché il Comune non ha promosso la manifestazione d’interesse; sia dei Comuni che avevano fatto manifestazione, non ricevendo però candidature; sia dei Comuni che avevano fatto manifestazione e ricevuto candidature, senza però raggiungere il numero massimo consentito.
Prosegue l’Assessore:
Invitiamo dunque i Comuni interessati ad aprire, o riaprire, la manifestazione d’interesse a stretto giro così da avere il tempo di raccogliere i progetti e procedere, già dalle prime settimane di settembre, con l’iter per la stipula dei patti di comunità.
Il contributo per la firma dei ‘Patti di comunità’, è una delle linee di intervento previste dalla legge regionale 4/2022, rientra nel bando ‘Custodi della Montagna’, emanato in applicazione della legge regionale 4 del 2022, ‘Custodi della montagna toscana. Disposizioni finalizzate a contrastare lo spopolamento e a rivitalizzare il tessuto sociale ed economico dei territori montani’, che punta a sostenere l’avvio o la riorganizzazione di attività di piccole, medie e micro imprese nei comuni montani e a promuovere la coesione sociale e la sostenibilità ambientale attraverso lo svolgimento di attività finalizzate alla cura e custodia dei luoghi e di carattere sociale in favore delle comunità locali di riferimento. La legge prevede infatti queste due misure di contributo.
I patti, sottoscritti tra i Comuni e le imprese che vi operano, riguardano la gestione attiva del bosco, la cura del territorio e per attività sociali la cura dei boschi e la conservazione della biodiversità.
Per le attività economiche firmatarie di un ‘Patto di comunità’ con il Comune il bando prevede un contributo a fondo perduto pari ad un valore minimo di 10 mila e un massimo di 15 mila euro per ciascun beneficiario, erogato in quote annuali per cinque anni o per un numero di anni pari alla durata del patto.