Home Toscana Regione Toscana Toscana: legge ungulati e danni da fauna selvatica

Toscana: legge ungulati e danni da fauna selvatica

638
Marco Remaschi


Download PDF

L’Assessore Remaschi invita Presidente Confagricoltura a tornare al tavolo di confronto

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Comprendo lo stato d’animo del Presidente di Confagricoltura riguardo ad un tema che quotidianamente mette a dura prova gli agricoltori della nostra Regione, ma ribadisco che il rafforzamento e il miglioramento delle misure di contenimento degli ungulati, come quelle previste dalla legge obiettivo, erano e rimangono una priorità della Regione proprio per la salvaguardia delle aziende agricole.

Per questo invito Miari Fulcis a rivedere la sua decisione di abbandonare il tavolo di confronto istituito dal Presidente Rossi su questo argomento.

È, infatti, decisivo, ai fini di poter migliorare le azioni di contrasto agli ungulati, il contributo suo e di tutte le componenti del mondo agricolo.

Si apre così una dichiarazione dell’Assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi.

L’Assessore fa così seguito a un intervento del Presidente di Confagricoltura Francesco Miari Fulcis che nei giorni scorsi ha annunciato l’intenzione di abbandonare il tavolo, ritenendo eccessiva l’attenzione rivolta dalla Regione ai rappresentanti del mondo venatorio.

Prosegue Remaschi:

Prendo atto delle recriminazioni di Miari Fulcis ed è inevitabile che quando si discute ad un tavolo che mette insieme categorie diverse vi siano anche differenti visioni del problema, ma escludo che vi sia da parte nostra e da parte della maggioranza degli altri partecipanti un atteggiamento di indisponibilità a trovare modalità di intervento ancora più efficaci.

Il tavolo di confronto che abbiamo convocato deve naturalmente coinvolgere e ascoltare tutte le parti interessate, ma siamo ben consapevoli che i principali destinatari della legge sono coloro per i quali la sproporzionata presenza di ungulati rappresenta una vera emergenza: cioè gli agricoltori.

Ed è a loro e ai loro rappresentanti che ci rivolgiamo in prima istanza sperando di riuscire insieme, con il fondamentale contributo del mondo venatorio, a definire gli strumenti normativi migliori per far fronte a questa situazione.

Spero perciò che, fin dal prossimo appuntamento, fissato la settimana prossima, il Presidente di Confagricoltura torni a offrire il suo prezioso contributo.