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Toscana, garanzie su prestiti per agricoltori e PMI di trasformazione

agricoltura


I prestiti bancari saranno coperti dal fondo di garanzia gestito dal FEI

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Accesso più facile al credito per gli agricoltori e per le piccole imprese che trasformano e commercializzano prodotti agricoli.

Oltre ai tradizionali contributi a fondo perduto, la Regione Toscana lancia un nuovo strumento che offrirà garanzie gratuite agli imprenditori intenzionati ad investire nella propria azienda nell’ambito di operazioni previste dal Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020. I prestiti bancari saranno coperti dal fondo di garanzia gestito dal Fondo Europeo per gli Investimenti.

Cinque sono gli istituti presenti in Toscana che hanno presentato una manifestazione di interesse in risposta al bando della FEI: Banca di Cambiano, Credem, Creval, Iccrea Banca Impresa e Monte dei Paschi di Siena. I primi quattro sono già operativi.

Delle possibilità di accedere alle nuove garanzie si è parlato nel corso di un workshop in Regione, a cui ha partecipato anche l’assessore all’agricoltura della Toscana. Il contesto è quello di un mercato del credito che è peggiorato nell’attuale settennato rispetto a quello precedente, a svantaggio anche degli agricoltori. È uno degli effetti della prolungata crisi economico finanziaria. In particolare sono i finanziamenti oltre il breve termine ad aver registrato una flessione a partire dal 2011.

La Regione Toscana ha provato così a colmare il vuoto introducendo, nell’ambito del proprio programma di sviluppo rurale, strumenti finanziari con più di un vantaggio rispetto alle sovvenzioni a fondo perduto.

C’è anzitutto l’effetto ‘leva’: con 9 milioni e 845.500 euro, che è la quota a disposizione della Regione Toscana, e con le risorse messe anche da FEI e BEI potranno essere erogati prestiti per 57 milioni.

C’è il moltiplicatore, e l’efficienza, garantita dalla natura rotativa del fondo. C’è un vantaggio nel tasso a cui saranno offerti i prestiti: le banche dovranno infatti fornire i finanziamenti richiesti a prezzi migliori rispetto a simili strumenti non coperti da garanzia.

La FEI effettuerà su questo un monitoraggio attento. C’è il fatto, non di poco conto, che i prestiti potranno coprire, fino ad un massimo di 600 mila euro, l’intero valore dell’investimento. C’è, infine, un fattore di maggior responsabilizzazione dell’imprenditore, nel momento in cui si accinge alla richiesta di un credito.

I prestiti garantiti dalla garanzia della FEI potranno essere erogati entro il 2023 e c’è tempo fino al 2031 per la restituzione. Potranno avere una durata massima di 12 anni ed una minima di due.

In particolare, per quanto riguarda gli imprenditori agricoli, il finanziamento potrà essere richiesto per acquisto di macchinari ed attrezzature, per interventi o acquisto di fabbricati, per il miglioramento dei terreni o la realizzazione o il rinnovamento di strutture per lo stoccaggio e il trattamento dei reflui legati all’attività agricola, compreso il ricorso a tecnologie per ridurre le emissioni di Co2 e ad altri gas ad effetto serra in atmosfera.

I prestiti potranno essere utilizzati anche per impianti per il trattamento delle acque di scarico aziendale, acquisto di software ed hardware, per macchinari per la cosiddetta agricoltura di precisione e conservativa e per l’adozione di sistemi di difesa contro gli eventi meteorici e contro i danni provocati da animali selvatici e predatori.

Le micro, piccole, medie imprese e ‘small mid – caps’ che operano nel settore della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli e le imprese agricole professionali che trasformano e commercializzano prodotti realizzati da altri potranno godere delle garanzie sui prestiti per investimenti per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature, per interventi ed acquisto di immobili o per acquisizione di software ed hardware.

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