Per l’Assessore Grieco un atto di grande civiltà
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Un accordo per favorire il reinserimento lavorativo e sociale dei detenuti delle carceri toscane è stato sottoscritto oggi, martedì 29 gennaio, da Regione Toscana, dall’Agenzia regionale per l’impiego o ARTI e dal Provveditorato per la Toscana e l’Umbria dell’Amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia o PRAP.
Scopo effettivo dell’intesa è ‘valorizzare le competenze formali, non formali ed informali dei detenuti del sistema carcerario toscano, acquisite precedentemente o durante la reclusione, al fine di facilitare il loro reinserimento socio-lavorativo’.
A firmare l’accordo sono stati l’Assessore a Formazione, Lavoro ed Istruzione della Regione, Cristina Grieco, la Direttrice Simonetta Cannoni per l’Agenzia per l’impiego e il Provveditore Antonio Fullone per l’Amministrazione penitenziaria.
Il percorso, in una prima fase, verrà avviato nelle carceri di Firenze, presso la casa circondariale Sollicciano e l’Istituto di pena Gozzini, ma in prospettiva interesserà diversi Istituti di reclusione della Toscana.
Ha affermato l’Assessore regionale Grieco:
Si tratta di un accordo di grande civiltà che volge l’attenzione su una questione, il recupero anche lavorativo e sociale dei detenuti, su cui la Regione lavora da anni con misure tese a promuovere percorsi di reinserimento.
Questo accordo rientra in un protocollo più ampio sul tema dell’apprendimento permanente e delle azioni rivolte alla valorizzazione delle competenze.
Ogni cittadino, quindi anche il cittadino recluso, ha diritto a vedere formate e valorizzate le proprie competenze e le proprie capacità.
La pena detentiva, come prescrive la Costituzione italiana, deve avere una valenza rieducativa e deve riconsegnare alla società persone pienamente recuperate.
Regione, ARTI e PRAP, firmando l’accordo, si sono impegnate a promuovere ‘un percorso sperimentale di individuazione, validazione e certificazione delle competenze’ destinato ai detenuti appartenenti al ‘circuito di media sicurezza’.
La Direttrice Cannoni ha sottolineato che:
l’ARTI mette a disposizione personale qualificato e la certificazione delle competenze richiede un’adeguata professionalità.
Il Provveditore Fullone ha sottolineato che:
con questo accordo si riconosce il lavoro già svolto in carcere o che si svolgerà e l’obiettivo di fondo anche del PRAP è creare un carcere più utile alla società e al vivere comune.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti è intervenuto, inoltre, il garante dei detenuti del Comune di Firenze, Eros Cruccolini, che ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto e per le politiche attuate in questa materia dalla Regione.
L’Agenzia regionale per l’impiego, attraverso il Centri per l’impiego, realizza la presa in carico dei detenuti segnalati dagli Istituti penitenziari e l’erogazione del servizio di individuazione e validazione delle competenze, rilasciando il documento attestante la messa in trasparenza delle competenze acquisite e il documento di validazione.
La Regione Toscana realizza, se richiesto, il procedimento delle competenze attraverso la nomina della commissione di esame per la certificazione delle competenze e il rilascio della relativa attestazione finale.
Il Provveditorato per la Toscana e l’Umbria dell’Amministrazione penitenziaria, invece, si impegna a sostenere, motivare e ad essere di impulso affinché le direzioni degli istituti di pena coinvolti collaborino, per il tramite delle loro aree pedagogiche, allo svolgimento delle attività.