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Toscana, diritto allo studio universitario

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DSU Toscana


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Borse al cento per cento e servizi per tutti

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Borse di studio erogate a tutti gli aventi diritto e ad un numero sempre maggiore di studenti, incremento del numero di alloggi disponibili nelle residenze universitarie e aumento del contributo affitto, mantenimento del numero di pasti consumati nelle mense e miglioramento della qualità, riduzione dei costi di gestione e funzionamento.
Lo sforzo della Regione Toscana ha garantito, anche nel 2017, un forte investimento sul diritto allo studio universitario. A certificarlo è il bilancio di previsione 2018 appena approvato dell’Azienda regionale per il diritto allo studio.

Spiega la vice presidente e assessore alla cultura università e ricerca Moncia Barni:

La Toscana è una Regione che anche nell’anno accademico 2017-2018 assegnerà le borse di studio a tutti gli studenti idonei. Nonostante la crescente difficoltà a reperire le risorse, ci siamo fatti un punto di impegno nel mantenere inalterato questo traguardo, fondamentale per rendere davvero concreto un diritto sancito dalla nostra Costituzione.

Ma non ci siamo limitati a questo, perché abbiamo aumentato le borse servizi per coloro che non rientrano nelle fasce di reddito previste per la borsa e investito in generale su alloggi e mense e introdotto la carta unica dello studente per omogeneizzare i servizi in tutti gli atenei della regione.

L’investimento su questo fronte è cresciuto, con una spesa aggiuntiva di circa 1 milione e mezzo rispetto allo scorso anno.

A fronte di ciò, la minima riduzione sul valore complessivo della borsa, che non supera un valore medio di 80 euro, ci sembra una misura sostenibile pur di non dover negare a qualcuno il beneficio.

Non appena si sbloccheranno nuove risorse ci ripromettiamo di rimetterle in gioco, guardando soprattutto alle fasce più disagiate della popolazione studentesca.

Un po’ di numeri per sgombrare il campo da incomprensioni o strumentalizzazioni.
Nell’anno accademico 2017-18 dunque, sarà garantita come negli anni passati la borsa di studio alla totalità degli aventi diritto, ovvero a 14.700 studenti in tutta la Toscana, 200 in più rispetto allo scorso anno accademico e una spesa prevista di oltre 48 milioni di euro.

Nelle residenze universitarie i posti in più sono 91, portando a 4706 i posti letto distribuiti nelle varie residenze delle tre città universitarie, 1.692 a Firenze, 1.576 a Pisa, 1.438 a Siena.

In sostanza un aumento dei servizi offerti e degli investimenti rivolti agli iscritti negli Atenei della regione, facendo leva sugli stessi trasferimenti statali e regionali, addirittura dovendo contemperare l’impatto della modifica dell’applicazione IVA, con una spesa aggiuntiva da sostenere rispetto all’anno precedente di circa un milione e mezzo.

Maggiori investimenti sono inoltre stati fatti sul versante della sicurezza e della fruibilità delle residenze, con un occhio di riguardo all’efficienza energetica degli impianti e alla vivibilità delle aree verdi aziendali.

Nel 2019 è poi prevista la conclusione dell’intervento di costruzione del Campus in viale Morgagni a Firenze per altri 120 alloggi e, nel 2020, del complesso di San Cataldo a Pisa per ulteriori 241.

L’Azienda per il diritto allo studio continuerà ad erogare anche nel 2018 circa 4 milioni di pasti nelle mense universitarie della Toscana, dove migliorerà ulteriormente la qualità grazie ad un aumento delle cucine interne e l’accoglienza e funzionalità degli spazi.

A queste iniziative se ne aggiungono altre che interessano la generalità della comunità studentesca, come le misure varate dall’Ardsu e inserite nel progetto regionale Giovanisì, come il sostegno ai tirocini curriculari, i voucher per master e dottorati post laurea, progetti di orientamento, nonché impegno di risorse per agevolare l’utilizzo dei mezzi pubblici e lo sviluppo di attività culturali con il coinvolgimento degli studenti in collaborazione con enti locali e università.

Verranno inoltre ulteriormente semplificate le modalità di accesso e di pagamento ai servizi aziendali tramite l’introduzione della carta unica degli studenti.

Conclude Barni:

Il DSU della Toscana continua dunque a puntare sui servizi, non solo aumentandone la quantità, ma anche ponendo attenzione alla qualità, garantendo una serie di interventi che favoriscano la crescita culturale dello studente universitario e la sua integrazione con il contesto sociale che lo circonda.