Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
L’importanza della legge sulla Toscana diffusa per tutto il territorio e per tutti i settori della Regione Toscana è stata sottolineata dagli interventi degli Assessori regionali presenti all’incontro tra il Presidente Eugenio Giani, i sindaci, le categorie economiche, il mondo dell’associazionismo, ANCI ed UPI.
Ai lavori, che si sono svolti presso il Palazzo degli affari di Firenze, era presente anche il Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, che è intervenuto in rappresentanza dell’assemblea legislativa toscana.
Saccardi: ‘Più sostegno alle aree montane e a quelle meno urbanizzate’
Il senso della Toscana diffusa è quello di una Toscana che si tiene se tutti i territori stanno insieme e se tutti i territori rivestono la medesima importanza. Una Toscana che non lascia nessuno indietro e che può rappresentare in questo modo un punto di riferimento per il mondo.
Lo ha sottolineato la Vicepresidente della Giunta regionale Stefania Saccardi, che tra le sue deleghe, oltre all’agricoltura, ha le aree interne e la montagna.
Ha detto:
Montagne ed aree interne sono ambiti dove l’idea della Toscana diffusa trova forse una delle declinazioni più importanti.
Con il fondo dello sviluppo rurale abbiamo destinato quasi il 60% delle risorse europee alle aree montane e svantaggiate.
Non solo, sulla montagna abbiamo inaugurato quest’anno il bando per favorirne la residenzialità: un esperimento a cui abbiamo destinato due milioni e ottocento mila euro e che ha avuto molto successo: sono arrivate 831 richieste di cui la metà da persone che abitano fuori Toscana. Per il futuro pensiamo dunque di aumentare i fondi a disposizione.
Le aree più lontane e meno urbanizzate hanno bisogno di maggiori infrastrutture e servizi per consentire ai residenti di abitarvi.
Inoltre, con una misura forse unica quest’anno abbiamo destinato 44 milioni alle aziende agricole che risiedono ed operano in aree montane svantaggiate.
C’è bisogno non solo di infrastrutture fisiche in questi territori ma anche di internet veloce e della banda larga e investiamo anche su questo.
Così come sulla tutela della biodiversità e grazie alla Banca della terra possiamo recuperare le aree abbandonate e tutelare il paesaggio e la risorsa forestale, rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali, favorire l’imprenditoria giovanile: tutti obiettivi a cui stiamo lavorando da tempo, in piena sintonia con il concetto di Toscana diffusa che grazie alla nuova legge potranno essere rafforzati e accompagnati da ulteriori misure.
Marras: ‘Una legge che favorisce impresa e commercio’
L’Assessore regionale a economia e turismo Leonardo Marras ha affermato:
È una legge organica, perché mette insieme tanti aspetti che separatamente non avrebbero senso. In queste aree il negozio di vicinato svolge ancora una vera e propria funzione pubblica, perciò abbiamo messo grande attenzione al commercio con interventi a contrasto della desertificazione dei centri urbani.
Gli empori multifunzionali, in crescita, sono stati un’esperienza estremamente positiva e per favorire l’insediamento di esercizi commerciali di questo tipo e di attività produttive in generale, promuoviamo una serie di incentivi fiscali e contributi diretti, che potranno aiutare il mantenimento di presidi commerciali in aree delicate.
Le aree interne, poi, possono essere fortemente attrattive anche per le nuove frontiere del lavoro digitale: fenomeni come i ‘nomadi digitali’ o la riorganizzazione dei tempi di lavoro possono consentire a lavoratori, professionisti ed imprese di trovare in queste aree grandi opportunità, qualità della vita, qualità sociale, ma tutto questo potrà avvenire solo se questi territori saranno supportati da una forte connettività.
Ciuoffo: ‘Connessione di qualità entro 2026 per tutto il territorio’
L’Assessore alla digitalizzazione Stefano Ciuoffo ha detto:
La triste esperienza del Covid ci ha dimostrato come la capacità di relazione attraverso la connettività sia fondamentale per mantenere un accesso minimo ai nostri diritti, allo studio, alla sanità, al lavoro.
Senza una struttura digitale affidabile siamo in una situazione di arretratezza in cui una regione come la Toscana non può assolutamente rimanere. Questa legislatura ha segnato un notevole cambio di passo sotto questo profilo, con importanti risorse regionali e nazionali per migliorare la connettività: banda ultralarga, fibra e connessione wireless.
Stiamo raggiungendo attraverso vari progetti le cosiddette aree bianche, le aree grigie e poi quelle 5G. Grazie ad uno spettro di investimenti consistenti, alcuni diretti regionali e altri con fondi comunitari, nell’arco del prossimo anno ed in alcune aree entro il 2026, dovremmo essere in grado di realizzare una struttura di connessione di qualità in grado di coprire tutto il territorio.
Supereremo in tal modo il gap tecnologico. Resterà da colmare quello legato alle competenze: puoi avere la fibra, ma se non hai un minimo di attitudine all’utilizzo di una piattaforma digitale, il rischio è di non avere la capacità per esercitare i propri diritti.
Ecco perché nella legge sulla Toscana diffusa, il diritto alla connettività e quello all’accesso vengono individuati come fondamentali per i cittadini. Spetta alla Regione fare in modo che questo si traduca concretamente.
Baccelli: ‘Piccoli borghi e collegamenti al centro della legge’
L’Assessore regionale a trasporti ed urbanistica Stefano Baccelli ha aggiunto:
È una legge che aiuta la programmazione, che non appesantisce il lavoro delle nostre amministrazioni comunali, ma, anzi, lo facilita.
Per quanto riguarda i settori di mia competenza, l’urbanistica tiene conto delle esigenze di tutti i Comuni e con la rigenerazione urbana coinvolgiamo Comuni di medie e grandi dimensioni a cui rivolgiamo le risorse FESR per 13 strategie territoriali, e i Comuni sotto i 5.000 abitanti e sotto i 20mila abitanti con bandi ad hoc finanziati con tutte le altre risorse disponibili, anche con la legge 145.
Un intervento davvero capillare per la riqualificazione anche dei piccoli borghi. Per quanto riguarda le infrastrutture, la modalità è duplice: per la Toscana diffusa e quindi le aree interne, aree costiere e isole l’idea è quella di accompagnare le priorità che ci vengono indicate dalle amministrazioni comunali.
Per quanto riguarda la mobilità sostenibile puntiamo ad avere un servizio capillare di trasporto pubblico su gomma, ma anche di valorizzare le nostre linee regionali.
Baccelli fa riferimento anche ai Piani integrati urbani che riguardano due aree: l’area metropolitana fiorentina, Firenze e Prato, e l’area che comprende Livorno, Pisa fino a Lucca.
Baccelli cita fra i molti progetti, il sottoattraversamento di Firenze, il sistema tranviario, il metro tram fino a Prato, la Darsena Europa, il progetto di collegamento tram/treno tra Livorno/Pisa/Lucca, il raddoppio della Lucca – Pistoia e il progetto di raddoppio Lucca/Viareggio/Pisa.
Bezzini: ‘Nuove tecnologie per avvicinare la sanità alle aree periferiche‘
Telemedicina, teleconsulti e telemonitoraggio: L’Assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini ha utilizzato le nuove tecnologie, già realtà, come esempio di strumenti per aiutare chi vive in aree periferiche e svantaggiate.
Spiega:
Si tratta di progetti con cui potremo aiutare concretamente i residenti e che da qui al 2026 diventeranno un servizio diffuso.
Parlare di Toscana Diffusa vuol dire parlare del tema più ampio del diritto costituzionale alla salute e dell’equità di accesso a dispetto delle disuguaglianze, anche territoriali: facile a dirsi e più complicato a farsi, perché esiste una grande questione di sottofinanziamento del servizio sanitario pubblico e un problema pure di risorse professionali non adeguate ai bisogni, perché abbiamo ad esempio pochi medici disposti a lavorare nelle aree periferiche.
La risposta non può che essere, in questo momento, che provare a ribaltare il paradigma dell’innovazione e generare innovazione proprio nella Toscana diffusa. Come?
Con sportelli digitali in telepresenza come quello che stiamo sperimentando a Radicondoli per sbrigare pratiche sanitarie amministrative.
Se il progetto funzionerà estenderemo la sperimentazione nel 2025 ad altri cinque comuni e a quel punto, se replicabile, a regime nel resto della Toscana.
Siamo anche stati i primi in Italia a bandire diciotto concorsi innovativi per giovani medici, con incentivi per lavorare nelle isole e nelle aree più remote. Con altri incentivi abbiamo pensato anche ai medici di base.
In Alta Garfagnana, invece, stiamo realizzando un’esperienza pilota con la Scuola Sant’Anna sul proximity care.
Mazzeo: ‘Non solo una legge, ma una vera e propria visione della Toscana’
Il Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha detto:
L’idea di una Toscana che viaggia alla stessa velocità è un progetto che perseguiamo già dalla scorsa legislatura.
Allora, presiedevo la Commissione costa, mentre oggi abbiamo istituito una Commissione per le aree interne. In entrambi i casi, l’obiettivo è dare a tutte e tutti pari opportunità e pari diritti, dall’istruzione al lavoro, dalla cultura alla salute.
È una sfida complessa, e non basta una legge per risolverla ma, insieme alle politiche di coesione europee e l’investimento sulle aree interne, possiamo invertire la tendenza, combattere lo spopolamento e offrire nuove opportunità a chi vive in quei territori.
Non è dunque solo una legge ma una vera e propria visione di Toscana e ringraziamo il presidente Giani per essere passato dalle parole ai fatti.
Come assemblea legislativa lavoreremo per esaminare il testo nelle Commissioni coinvolgendo, in modo partecipativo, il mondo economico, sociale, produttivo e i sindacati con l’obiettivo di approvare poi il testo entro la fine dell’anno.