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Toscana, Borletti-Buitoni su consumo suolo

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Ilaria Borletti Buitoni


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‘Sul paesaggio Toscana è un esempio’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

La Toscana è un esempio. Relativamente al paesaggio ha fatto scelte coraggiose ed è tra le poche Regioni che hanno predisposto un Piano paesaggistico.

A dirlo è stata Ilaria Borletti-Buitoni, sottosegretario al Ministero dei beni e attività culturali e del turismo, incontrando i giornalisti a margine della giornata di studi “La nuova stagione del governo del territorio in Toscana”, che si è tenuta oggi, 30 novembre, a Firenze.

La legge toscana sul consumo di suolo è stata fatta molto meglio di quella nazionale che è uscita dalla Camera dei deputati. Adesso il testo di legge è in senato, dove la senatrice Puppato sta intervenendo con delle modifiche, ma questo farà sì che la proposta debba tornare alla camera e non ci sarà il tempo materiale di arrivare ad approvazione entro la fine della legislatura.

A me questo non dispiace, perché una brutta legge sul consumo di suolo, in un Paese come il nostro, sarebbe un disastro. Meglio non aver nessuna legge e confidare nella saggezza di chi verrà dopo. Il paesaggio è un ambito complesso e forse l’errore del legislatore in Italia negli ultimi 20 anni è stato proprio quello di non capirne la complessità. Le criticità possono essere affrontate se abbiamo la consapevolezza, che la Regione Toscana ha avuto, che il paesaggio deve essere una proiezione a medio e lungo termine di come gestire le trasformazioni del contesto in cui vivono le comunità, secondo la definizione molto precisa che è stata data dalla Convenzione europea del paesaggio.

Alle istituzioni, dunque, spetta il compito di governare una trasformazione continua. Il nostro Paese deve fare un salto di qualità su questo tema, non solo perché il paesaggio è legato al turismo, che rappresenta diversi punti del nostro PIL, ma anche perché ci sono Regioni, come la Toscana, dove il paesaggio è un fattore fortemente identificativo. Sicuramente l’approvazione di un Piano paesaggistico come quello toscano comporta problemi nell’applicazione, ma le criticità potranno essere affrontate con un serio confronto ed una proficua collaborazione istituzionale.