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Toscana, a primavera sessione esame abilitazione cercatore tartufi

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Tartufo bianco e tartufo nero


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Le domande per la prima sessione di esami dell’annualità 2025 potranno essere presentate dal 1° gennaio 2025

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Slitta alla primavera 2025 la sessione autunnale 2024 degli esami di abilitazione alla raccolta dei tartufi.
Pertanto, le domande per la prima sessione di esami dell’annualità 2025 potranno essere presentate a partire dal 1° gennaio 2025.

Lo slittamento avviene nelle more dell’approvazione del Regolamento di attuazione della Legge regionale 36 del 2023, per dar modo ai futuri raccoglitori di frequentare il corso formativo propedeutico all’accesso all’esame di idoneità previsto dalla nuova norma.

Si diventa tartufai, infatti, solo dopo molto studio, il superamento di un esame e il conseguimento di un patentino che autorizzi alla ricerca dei tartufi.

La prova d’esame è solo in forma scritta, ha la durata di 30 minuti ed è costituita da 30 domande a risposta chiusa. Il candidato per conseguire l’idoneità dovrà rispondere correttamente almeno a 26 domande.

Diventare tartufaio, come spiega la Vicepresidente e Assessore all’agricoltura, significa stare a contatto con la natura e i suoi frutti, ma anche cercare di salvaguardare il territorio circostante.

Per tutto questo, non ci si improvvisa tartufai, ma si deve studiare a lungo, per ottenere un tesserino che autorizzi alla ricerca e alla raccolta dei tartufi.

Troppe volte, infatti, si notano i danni provocati dai ‘tartufai improvvisati’: cercatori inesperti, privi di tesserino e delle conoscenze di biologia, ecologia e micologia necessarie a muoversi nel bosco, che raccolgono i tartufi senza esserne autorizzati, spesso danneggiando l’habitat che circonda il tartufo e compromettendone lo sviluppo e la futura crescita.