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Torta di Patate dell’Artusi

Torta di Patate dell'Artusi


Un dolce della tradizione storica italiana

La ricetta della torta di patate dell’Artusi viene direttamente dai libri di cucina del grande gastronomo italiano Pellegrino Artusi vissuto nella seconda metà dell’800.

Nel descrivere questo dolce egli scriveva: “Trattandosi di patate, non ridete del nome ampolloso perché, come vedrete alla prova, non è demeritato. Se i vostri commensali non distinguono al gusto l’origine plebea di questa torta, occultatela loro, perché la deprezzerebbero”.

È un dolce di patate che si realizza con pochissimo burro e senza farina, molto povero ma buonissimo con una consistenza simile alla torta di ricotta ed è reso ancora più goloso grazie alle presenza delle mandorle.

Ingredienti:

700 g di patate a pasta gialla
150 g di zucchero semolato
70 g di mandorle
5 uova
30 g di burro
q.b. scorza di limone, sale e pangrattato
q.b. zucchero a velo

Preparazione:

Per preparare la torta di patate dell’Artusi, pelate e lessate le patate; quando saranno pronte, schiacciatele formando una purea cercando di eliminare tutti i grumi, dopo di che mettete tutto all’interno di una ciotola.
Prendete le mandorle e frullatele insieme allo zucchero creando una farina sottile. Aggiungete alla purea di patate la farina creata con le mandorle, la scorza di limone grattata, 30 gr di burro e un pizzico di sale. Mescolate il tutto con l’aiuto della frusta elettrica. Artusi dice di mescolare per un’ora con un cucchiaio di legno, ma noi accontentiamoci di dieci minuti. Intanto che mescolate con la frusta aggiungete le uova uno alla volta.
Imburrare una teglia per torta, spolveratela con del pangrattato e versate il composto nello stampo per torta. Cuocere al forno per almeno 1 ora o finchè la torta sarò asciutta e compatta.
Toglietela dal forno e lasciatela raffreddare per toglierla dallo stampo. Servitela con una spolverata di zucchero a velo.

Autore

Food Italian cooking Ideas. Due blogger con una passione comune, la buona cucina condita da un pizzico di pazzia.

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