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Torino, ‘Pavii public program’, nuovi incontri

Pav


Al ‘PAV’, Parco Arte Vivente, mostra ‘The God-Trick’

Riceviamo e pubblichiamo.

In occasione della mostra ‘The God-Trick’ il ‘PAV’ presenta una serie di eventi, attività e workshop che prevedono il coinvolgimento attivo del pubblico e sono rivolte agli adulti, ai giovani artisti, agli studenti universitari e a quanti siano interessati a vivere un’immersione concreta in eventi artistico, culturali e laboratoriali, dove la dimensione individuale dei singoli si proietta all’interno di un contesto sociale collettivo.

Venerdì 29 giugno
‘Herbarium’:
Workshop_56 condotto da Andrea Caretto e Raffaella Spagna. Un’esperienza laboratoriale immersa nella natura del parco del ‘PAV’, di oltre 23.000 mq che avrà luogo venerdì 29 giugno dalle ore 10:00.

La prima sessione di laboratorio inizierà con la narrazione, attraverso la documentazione video e fotografica, del progetto ‘Libera Scuola del Giardino’, che ha visto la preziosa partecipazione di Caretto e Spagna nelle sue fasi generative, nella realizzazione collettiva di un orto, giardino dove vengono coltivate erbe officinali e aromatiche da trasformare in preparati, oltre che oggetto di ricerca scientifica e artistica attraverso la copia dal vero e la stampa a contatto.

In questa giornata, un nutrito gruppo di lavoro di bambini e adulti, con la conduzione delle attività educative e formative del ‘PAV’ si prenderà cura dell’orto attraverso la pratica del giardinaggio collettivo.

Il pomeriggio di workshop vedrà poi la raccolta collettiva delle specie vegetali presenti nell’area verde, con Andrea Caretto e Raffaella Spagna, per preparare i materiali costitutivi di un’installazione artistica che cataloga e conserva i campioni botanici:‘Herbarium’.

Il workshop è a partecipazione gratuita.
Prenotazione obbligatoria, sino a esaurimento posti, attraverso il modulo di iscrizione online.
Per info: 011 3182235 – lab@parcoartevivente.it

Sabato 30 giugno
‘I segreti della pizza alla pala’.
Dopo il successo degli ultimi eventi, organizzati in collaborazione con ‘Slow Food’ al ‘PAV’, Padiglione Arte Vivente di Torino, ecco un nuovo appuntamento: sabato 30 giugno, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, i maestri panettieri di ‘Eataly Lingotto‘ mostreranno come preparare una pizza alla pala fatta a regola d’arte.

Dalla scelta degli ingredienti alla cottura perfetta, impareremo passo dopo passo a realizzare uno degli impasti più amati della nostra ‘Panetteria’. La cottura avverrà presso il ‘Focolare’, forno collettivo in terra cruda presente all’interno del parco, a cui seguiranno tante degustazioni gratuite.

Ingresso libero e aperto a tutti gli appassionati.
In collaborazione con ‘Slow Food’ Torino città.
‘PAV’,Parco Arte Vivente, via Giordano Bruno 31, Torino.
Sabato 30 giugno dalle ore 10:00 alle ore 13:00

Giovedì 12 e venerdì 13 luglio
‘La folle de chaillot’ di Jean Giraudoux.
Spettacolo teatrale in collaborazione con ‘Liberipensatori Paul Valéry’, ‘Emergency Gruppo’,Torino, che vedrà il suo debutto il 12 e 13 luglio nella cornice prestigiosa del ‘PAV’,Parco D’Arte Vivente di Torino. In virtù delle riflessioni sempre molto attuali del ‘Pav’ si è deciso di devolvere l’incasso delle due serate ad ‘Emergency’ che da anni si prende cura delle vittime di guerra e violenze.

Jean Giraudoux scrive l’opera durante la seconda guerra mondiale, una favola paradossale e stravagante che ha per tema la corruzione, l’avidità, la follia dei potenti. ‘Ma che cosa cercano? Hanno perso qualcosa?. Cercano il petrolio: miseria, guerra, sudiciume. Un mondo miserabile’.
La protagonista non accetta di vivere in un mondo in cui le cose vanno così male, così come non accetta di aver perso il suo boa di struzzo. È la ‘Pazza’ di Chaillot.

Musiche di Matteo Castellan e Antonio Dominelli
Coreografie:Francesca Bovolenta, Antonio Dominelli
Scene a cura di Antonio Dominelli
Giovedì 12 e venerdì 13 luglio alle ore 21:00

Sabato 28 luglio
‘Pic-nic’ al ‘PAV’ con ‘Eataly’
Evento in collaborazione con ‘Slow Food’, Torino, città
Ingresso libero e aperto a tutti gli appassionati
‘PAV’, Parco Arte Vivente, via Giordano Bruno 31, Torino

Sabato 28 luglio dalle ore 13:00 alle ore 16:00
‘The god-trick’
Lara Almarcegui, Michel Blazy, ‘Critical Art Ensemble’, Piero Gilardi,
Bonnie Ora Sherk, ‘Nomeda’ e ‘Gediminas Urbonas’, a cura di Marco Scotini, fino 21 ottobre 2018.

Fino al 21 ottobre il ‘PAV’, Parco Arte Vivente, presenta ‘The God-Trick’, mostra collettiva, curata da Marco Scotini, con la quale il centro intende celebrare i dieci anni d’apertura. La mostra è stata inaugurata in occasione di un importante convegno internazionale. Attraverso i lavori di artisti, che già in passato sono intervenuti nel contesto del ‘PAV’,Lara Almarcegui, Michel Blazy, ‘Critical Art Ensemble’, Piero Gilardi, Bonnie Ora Sherk e ‘Nomeda e Gediminas Urbonasi’, l’obiettivo della mostra e del convegno è quello di affrontare e ancor più problematizzare, uno dei dibattiti che, negli ultimi anni, si è maggiormente imposto sulla scena internazionale dell’arte contemporanea, ovvero la questione relativa all‘Antropocene’.

Un dibattito pervasivo e corale, che attraversa trasversalmente ogni ambito della conoscenza. Dalla scienza ai ‘cultural studies’, dalla filosofia alle pratiche sonore, dalla politica fino alle arti visive, una moltitudine di voci ha creato un complesso reticolato di opinioni, teorie e proposte pragmatiche a partire dall’urgenza imposta dal cambiamento climatico e dalle modifiche ambientali di matrice antropogenica.

Il titolo della mostra prende le mosse da una figura centrale al dibattito come Donna Haraway. Nota ai più come madre del pensiero ‘Cyber‘ femminista, Haraway in più occasioni ha cercato di disarticolare ogni attitudine convenzionale alla lettura dell‘Antropocene’, arrivando a formulare alternative praticabili e metafore cariche di potere narrativo e generativo.

Scrive Haraway:

Non vogliamo teorizzare il mondo e ancor meno agire nel mondo, in termini di ‘Sistemi Globali’. Al contrario, si tratterebbe di sottoporre qualsivoglia pretesa di ‘oggettivazione’ del piano del reale a un attento e puntuale esercizio di scetticismo, di analisi destrutturante, di dubbio.

Un esercizio atto a svelare quello che Haraway definisce provocatoriamente il ‘Trucco di Dio’: un trucco che si fonda sull’illusione di eliminare il corpo dalla conoscenza.

Per Haraway la conoscenza è sempre ‘situated knowledge’, innestata all’interno e dall’interno di un corpo la cui capacità di fare esperienza è sempre determinata da un preciso carico di memoria, da un preciso carico di storia. Un tema trattato, a sua volta, da Jason W. Moore, in rapporto all’opposizione uomo/natura.

Dall’invito alla ‘situated knowledge’ di Haraway, si dipana ‘The God-Trick’; il percorso è inaugurato dalle sperimentazioni sull’energia alternativa di ‘Nomeda’ e ‘Gediminas Urbonas’, attraverso la documentazione di ‘Folk Stone Power Plant’, progetto originariamente concepito per la triennale di ‘Folkestone’, UK, in cui un’installazione attiva un network internazionale di scienziati.

A questo, si aggiunge l’analisi relazionale e collettiva delle acque con la quale il ‘Critical Art Ensemble’ si interroga sull’organizzazione delle nostre scelte in termini ecologici, proponendo un processo laboratoriale, atto a inaugurare una necessaria conversazione su questo importante problema.

Lara Almarcegui presenta una formalizzazione inedita dell’opera ‘Scavo’, realizzata al ‘PAV’ nel 2009, nella quale porta alla luce i differenti strati del suolo, significava anzitutto analizzare il passato dell’area indagata, un trascorso in cui si sono intrecciate natura e storia, sociale e industriale.

Si arriva poi alla pedagogia della ‘Living Library’ di Bonnie Ora Sherk, un’inedita cornice sistemica, una strategia e una metodologia per pianificare, progettare, implementare e mantenere nel tempo operazioni di ‘ecologizzazione’ e rinverdimento di luoghi specifici in differenti scuole e comunità.

Concludono la mostra i grandi interventi in esterno di Michel Blazy e Piero Gilardi. Se ‘Blazy’, con l’installazione ‘Forêt de balais’ ci svela le inaspettate meraviglie di cui è capace la natura nel suo riappropriarsi degli spazi che l’uomo le ha sottratto, Gilardi ci propone ‘Labirintico Antropocene’, un percorso labirintico, atto a supportarci nell’altrettanto labirintica percezione della crisi ambientale e del cambiamento climatico, resa ancora più nebulosa dalle retoriche manipolatorie dei ‘media mainstream’.

La mostra è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della fondazione ‘CRT’, della regione Piemonte e della città di Torino.

Il ‘Pav’ resterà aperto per tutto il mese di agosto secondo gli orari di apertura.

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