Home Emilia-Romagna Bologna ‘Toni Servillo’, singolo di debutto di Sena

‘Toni Servillo’, singolo di debutto di Sena

672


Download PDF

Disponibile dal 20 settembre

Riceviamo e pubblichiamo.

Esce martedì 20 settembre 2022 ‘Toni Servillo’, il singolo di debutto del progetto Sena.

Ecco un primo capitolo per l’atipica cantautrice, ben rappresentativo della poetica ironica-onirica del progetto: la coppia artistica Sorrentino – Servillo è simbolo universale del rapporto di interdipendenza e reciproca necessità che si crea in ogni coppia nella vita.

In questa ballad pop dal gusto retrò una melodia romantica si fonde con immagini ironiche e agrodolci, in una tessitura musicale che crea un sound morbido e senza tempo grazie alla produzione di Taketo Gohara.

Biografia

Sena nasce nel 1993 – già col nome d’arte “Sena” per una scelta commerciale dei suoi genitori – e muore un po’ ogni giorno. Si fa conoscere dal grande pubblico nel 2000 al suo primo saggio di musica dove si esibisce in una versione piano e voce di ‘Ti rubacchio un po’ di pop-corn’.

L’esibizione raccoglie il favore di pubblico e critica, nonostante una momentanea paresi delle mani dovuta all’ansia da palcoscenico. Amplia i suoi orizzonti musicali esplorando il cantautorato italiano, l’alternative rock britannico, le prime generazioni di indie italiano e la corrente nu metal dei neomelodici napoletani. All’età di 19 anni entra nel pericoloso tunnel della giurisprudenza da cui esce, stremata e avvocata, dopo un lungo percorso riabilitativo.

In questi anni bui inizia a scrivere le sue prime canzoni, molto apprezzate da sua mamma, e inizia ad esibirsi in fortunate tournée presso tutte le camerette, soggiorni e baretti di amici e parenti entro il terzo grado. Per anni scrive per il programma televisivo di Canale 5 ‘Avanti un altro!’, in cui compare in qualità di giudice, anche se non riesce a giudicare nessuno, a parte se stessa (e in modo impietoso). Siccome ha il vizio di anagrammare i nomi e le cose si autodefinisce “ironica” e “onirica”.

Scrive canzoni perché è l’unico modo che finora ha trovato per consolarsi e per esprimersi, per dire cose che forse non interesseranno a nessuno, ma speriamo che a qualcuno sì.