La conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale
Napoli, 10 dicembre, ore 11:30, siamo a Spazio Nea, Via Santa Maria di Costantinopoli n. 53, per la conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale di riapertura del Teatro Il Siparietto di San Giorgio a Cremano.
Siamo qui con grande gioia, perché scrivere della ripresa di attività di un teatro, dopo 8 anni di chiusura, è simbolo di rinascita culturale.
Aprono i lavori il direttore artistico, Gianmarco Cesario, e il fondatore di questa piccola sala teatrale, Salvatore Ceruti.
Il cartellone comprende proposte e generi diversi così che il pubblico possa scegliere tra un ventaglio variegato di proposte e si accontentino tutti i gusti: dai grandi classici alla nuova drammaturgia, passando per commedie brillanti, recital musicali, prosa d’autore.
Ora vorrei spendere qualche parola andando più nello specifico.
La stagione aprirà il 9 gennaio con la trasposizione teatrale del “Ultimo giorno di un condannato a morte” di Victor Hugo, un monologo con Gigi Savoia. Lo stesso attore sottolinea l’attualità del tema proposto anche se scritto nel 1828.
Continua il 22 gennaio con lo spettacolo di Massimo Andrei “Non farmi ridere, sono una donna tragica”, con lo stesso Andrei e Gea Martire. Un trattato umoristico sull’amore, che non è altro che la somma di tutti i comportamenti sbagliati di una donna in amore.
Si prosegue poi, il 4 febbraio, con lo spettacolo di Massimo Masiello “Gli amici se vanno” un monologo biografico su Umberto Bindi, mettendo l’accento sull’esclusione omofoba, dalla televisione e mondo discografico, del cantante negli anni 60 del secolo scorso scritto a quattro mani dal direttore artistico Cesario e lo scrittore Antonio Mocciola.
Quindi, il 20 febbraio, sarà la volta di “Pacchiello” con Roberto Capasso, un monologo, che usando la favola, rappresenta la dura realtà di violenza ed usura di una Napoli persa e dura.
Si riprende, il 5 marzo, con “Femmene” uno spettacolo tutto al femminile con Nunzia Schiano e Myriam Lattanzio, nato dall’idea di unire le musicalità del sud del mondo. Donne che aspettano e nel loro aspettare si raccontano.
Ed ancora, il 19 marzo, il recital di Antonella Morea, che traccia il percorso della sua carriera, raccontato dal punto di vista dei personaggi che hanno costellato la sua carriera.
Lo spettacolo comico fa capolino il 2 aprile con “Una coppia da definire” con Rosaria de Cicco e Ernesto Lama.
Roberto Azzurro il 9 aprile debutta con “Una lampa” un’invettiva molto forte, contro la parte becera della nostra città.
Conclude il cartellone, il 30 aprile, la rilettura in chiave moderna del Macbeth, con adattamento e regia di Mirko Di Martino, protagonista Titti Nuzzolese, con l’evidenza sul tema del potere collegato con la forza e la follia conseguente.
Cosa altro aggiungere se non che auguriamo tantissimo successo di pubblico a questa realtà rinata: che sia solo la prima di tante bellissime stagioni teatrali.
Di seguito riportiamo la dichiarazione integrale del direttore artistico Gianmarco Cesario.
Negli ultimi anni ci hanno, ahimè, abituati alle notizie sulle chiusure dei teatri. Siamo, quindi, particolarmente emozionati ed anche orgogliosi nell’annunciare che all’alba del 2016 ci sarà l’apertura, anzi, la riapertura di una sala teatrale, con l’ambizione di essere un punto di riferimento per il vero teatro nel comune di San Giorgio a Cremano.
Ringrazio Salvatore Ceruti, il fondatore di questa piccola ma graziosissima sala teatrale, per la decisione di riaprirla al pubblico, dopo una parentesi di fermo.
È una sala Il Siparietto che vanta già una storia di tutto rispetto, avendo ospitato, negli anni della sua attività, tanti nomi ancora oggi legati ad essa e molti dei quali ritornano in questa nuova vita che Ceruti ha, bontà sua, voluto fosse condotta dal sottoscritto, come direttore artistico e come gestore con l’Associazione ARIES.
Ai nomi degli artisti che ritornano si aggiungono quelli di quelli che, invece, sono qui per la prima volta, ed è stato una grande gioia per me poter condividere con tutti loro l’emozione dell’inizio di quest’avventura.
Quello che, inoltre, mi preme sottolineare, sono le motivazioni che mi hanno spinto ad organizzare un cartellone così variopinto: un caleidoscopio di generi e linguaggio, che intende offrire al pubblico un ventaglio di proposte che accontentino un po’ tutte le esigenze ed i palati: grandi classici, nuova drammaturgia, drammi, commedie brillanti, recital musicali. Il nostro intento è quello di favorire un ritorno al teatro ed i nomi degli ottimi professionisti che abbiamo chiamato e che con entusiasmo hanno aderito, ci offre l’opportunità di un’ottimistica previsione che quest’intento lo si possa raggiungere con successo.