Due ore, per caso, con il Roberto Ferri di ‘Un posto al sole’
Napoli, venerdì sera, ore 18:30, aria freddina. Finita una giornata di lavoro non mi va di rientrare subito a casa e decido di passeggiare un po’ per il centro. Via Roma, via Diaz, via Monteliveto, cosa insolita per me. Arrivo a Piazza Santa Maria La Nova, sempre a telefono con mia sorella. D’un tratto noto un “macchinone” parcheggiato, tanta gente, luci, telecamere, un furgone della Rai e capisco di essere capitata su di un set cinematografico.Cerco di scorgere il conducente dell’auto che è giusto di fronte a me. Lui alza gli occhi mentre io spalanco la bocca stupita e dico con voce emozionata a mia sorella: “Pina, Roberto Ferri di ‘Un Posto al Sole’… ce l’ho di fronte”. Chiudo la conversazione senza nemmeno salutarla. Lui si accorge di tutto e, consapevole di essere stato riconosciuto, ride, soprattutto per la mia espressione incredula. È una frazione di secondo, prendo il telefono per scattargli una foto, penso a Sofia, vorrei catapultarmi verso di lui. Riccardo Polizzy Carbonelli, il bello e cattivo della mia soap opera preferita, quella che seguo dalla prima puntata, mi fa cenno con la mano di non procedere, si sporge dalla macchina e dice “Non mi fotografi per favore, se mi può aspettare un attimo scendo e ce la facciamo insieme”. Io, felice, gli rispondo “Faccia con calma” e intanto condivido l’informazione con tutti i miei amici in chat. La truccatrice sta finendo di controllare che sia tutto a posto, lui mi sorride scusandosi per l’attesa. Intanto, sembro una ragazzina, fremo e richiamo Pina: “Ha detto che scende e si fa fare la foto…”.
Si avvicina, educatissimo, si scusa ancora, come se ce ne fosse bisogno. Passo il mio cellulare ad una ragazza perché ci immortali e attacco “Le sembro sfacciata se le dico che dal vivo è ancora più bello?” e lui mi sorprende dicendo “Si, da morto non rendo così…”. È la prima delle tante fragorose risate che scoppiano nelle due ore che siamo in
Mi chiede di che mi occupo, gli do informazioni sulla testata, sul direttore, proponendogli un’intervista sul set del telefilm. “E dov’è il direttore?” E io, “Come si dice qui si è intalliato”… lui…”si, si, intalliato, così musicale, così bello il Napoletano!” Mi fa dare i numeri dell’Ufficio Stampa per organizzarci. Racconta che pochi giorni fa ha letto a Roma qualche brano alla presentazione del nuovo libro del Prof. Alfonso Celotto “Il dott. Ciro Amendola, Direttore della Gazzetta Ufficiale”. Mi parla della moglie, Marina Lorenzi, bravissima attrice anche lei, che sarà di scena al Teatro delle Palme di Napoli dall’11 al 15 marzo nei “Menecmi” per la regia di Tato Russo. Le rotelline del mio cervello si mettono in moto; ormai senza più freni, propongo di fissare un’intervista anche a lei. Finge di tentennare e, per farlo capitolare, gli assicuro che verrò con il direttore del giornale. Si prende il numero di telefono, tergiversa, ma non mi dà il suo; aspetto un po’ e torno alla carica: ”Ma senza il tuo numero come ti contatto per concordare l’intervista?” e nel frattempo penso “mi sa che ho esagerato, ora si irrigidisce”. Invece, scoppia a ridere. Si raccomanda che io non lo divulghi e soprattutto non lo perseguiti. E io “no, no, giusto un messaggino, non sarò invadente, giuro”.
È Riccardo stesso ad anticipare la mia domanda sul come mai Roberto, dongiovanni impenitente, non abbia al momento alcun flirt in corso. Mi spiega che tra breve lo vedremo di nuovo al fianco di una donna e, nonostante io lo incalzi per saperne di più, è attento a non lasciarsi sfuggire altro.
Vedendoci parlare così tanto, dalla troupe mi chiedono se sono una comparsa. Lui giocando risponde “No, è giornalaia…ops…giornalista”, altra risata contagiosa. Poi si fa serio e con indignazione e dolore mi parla degli episodi sconcertanti avvenuti in questi giorni nella sua Roma ad opera dei tifosi olandesi, affermando che occorre polso fermo e punizione esemplare contro chi devasta il nostro patrimonio artistico.
Mi spiega la sua passione per la lettura e dice di divorare i libri.
Alessio e Gabriele ci raggiungono, iniziamo a scherzare per un po’ tutti e quattro. L’atmosfera è rilassata, sono affiatatissimi. Propongo ad Alessio lo stesso ‘siparietto’ fatto prima con Riccardo per Sofia; anche lui è disponibilissimo e le manda un saluto affettuoso. I tre tornano a girare, mentre io aggiorno mia sorella. Riccardo intanto mi punzecchia chiedendomi che faccia sempre con il telefonino in mano. Lo rassicuro, dalla troupe mi hanno già chiesto di non girare alcun video, sto solo scattando foto, peraltro venute malissimo. Si avvicinano altri fan, lui sempre col sorriso sulle labbra accetta di farsi fotografare, conversa amabilmente con tutti, ringrazia e manda i saluti alle famiglie. Poi, con sguardo serio e voce profonda, come se stesse per fare un’affermazione che cambierà le sorti del mondo, dice “Passiamo alle cose serie, ma dove mangiamo? Io ho fame” e giù a ridere. Sto al gioco e propongo “Ragazzi venite tutti a casa, abito qui dietro, non ho niente in frigo, ma una spaghettata la riusciamo a fare”. Dalla troupe iniziano a prendermi in giro “Ah, sei già passato all’invito a casa, bravo!” e io mi affretto a dire “Ho detto, ragazzi venite TUTTI, non mi sarei mai permessa” e loro “Stiamo solo scherzando, si vede che tipo sei” e ancora a ridere di gusto. Sono ormai le 20:30, il regista è soddisfatto delle scene girate. Riccardo scende dalla macchina e viene verso di me per congedarsi. Gli ricordo che mi farò viva senza essere una stalker; lui finge prima sollievo, poi mi dice un “lo so”. Il saluto con Alessio è ancora più tenero; gli faccio un grande in bocca al lupo per la sua carriera e lui, dolcissimo, mi fa “Salutami Sofia”. Soddisfatta invio foto e registrazioni per prima alla nipotina, che entusiasta ed emozionata, commenta “Ciao Lo, grandeeee … grazie mille dei video!!!”
Mentre io, gongolante per aver fatto felice la mia stellina, penso “Grazie a Riccardo e Alessio!”
Autore Lorenza Iuliano
Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.