Prorogata fino al 24 ottobre 2021 la mostra ‘Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli’ con la Chiesa di San Gennaro ridecorata dall’artista e architetto
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Museo e Bosco di Capodimonte.
Bilancio più che positivo nel lungo weekend di Ferragosto al Museo e Real Bosco di Capodimonte con oltre 2mila e 300 visitatori nel museo più che soddisfatti per le cinque mostre in corso: ‘Raffaello a Capodimonte: l’officina dell’artista’, ‘Napoli Napoli. Di lava, porcellana e musica’, ‘Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli’, ‘Diego Cibelli. L’Arte del Danzare assieme’ e ‘Paolo La Motta. Capodimonte incontra la Sanità’ e le collezioni, tra le maggiori d’Europa.
Molto apprezzate le attività dell’associazione MusiCapodimonte: la lezione – concerto al pianoforte del M° Rosario Ruggiero nella sala degli Arazzi e le performance della compagnia Arcoscenico con la Dama di Corte nelle sale ad illustrare la storia della Reggia e di chi l’ha abitata.
Moltissimi anche i turisti e i residenti che, dopo la visita al museo, hanno scelto il Real Bosco per trovare riparo dalla calura estiva tra i viali del Giardino Tardo-Barocco o all’ombra degli alberi secolari del Giardino cino-inglese, tra il canforo secolare o le magnolie.
Inoltre, il Direttore Sylvain Bellenger ha deciso, d’accordo con Santiago Calatrava, di prorogare fino al 24 ottobre 2021 la mostra ‘Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli’ con disegni, maquette architettoniche e sculture, anche per consentire a chi ancora non l’ha vista di poter ammirare la Chiesa di San Gennaro da lui ridecorata con un intervento globale, omaggio alla ‘luce di Napoli’ e all’artigianato artistico locale.
Il grande artista e architetto si è servito dell’eccellenza delle maestranze locali: il maestro Perotti da Vietri sul Mare per le vetrate artistiche, Annamaria Alois per i preziosi paramenti d’altare in seta e i maestri artigiani dell’Istituto ad indirizzo raro Caselli – Real Fabbrica di Capodimonte, situato nel Real Bosco proprio davanti alla Chiesa, con cui ha realizzato i vasi e i candelabri in porcellana per gli altari, l’uovo sospeso al soffitto sull’altare maggiore, il fonte battesimale e le installazione per le nicchie e il soffitto.
Restaurato anche l’antico organo e le campane, tornate a risuonare dopo decenni di silenzio. Resterà aperto fino al 24 ottobre anche l’antico Cellaio, accanto alla Chiesa, in cui sono esposte tutte le opere in ceramica di Calatrava.