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Studenti di medicina UNITO volontari per numero verde Piemonte Covid-19

Coronavirus


Il servizio, attivo h24 dal 27 febbraio all’11 marzo con possibilità di proroga, impiegherà 78 studenti del V e VI anno dei due corsi di Laurea di medicina e chirurgia iscritti a Torino e Orbassano (TO)

Riceviamo e pubblichiamo.

A partire da oggi 27 febbraio e fino all’11 marzo con possibilità di proroga, 78 studenti della Scuola di Medicina dell’Università di Torino, coordinati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte sul Coronavirus ‘Covid-19’, saranno impegnati nel garantire volontariamente la copertura 24 ore su 24 di due postazioni telefoniche del numero verde sanitario 800192020 per dare informazioni ai cittadini sulle misure da adottare per fronteggiare in maniera corretta la situazione.

L’iniziativa coinvolge neolaureati e studenti del V e VI anno dei due corsi di Laurea di medicina e chirurgia iscritti a Torino e Orbassano (TO).

Il numero verde 800192020, istituito dall’Unità di crisi della Regione Piemonte sul Coronavirus Covid-19, è attivo 24 ore su 24 ed è a disposizione di tutti i cittadini che abbiano il dubbio di aver contratto il virus. Gli studenti di medicina dell’Università di Torino che risponderanno al telefono eseguiranno un pre-triage, una sorta di prima valutazione, e, sulla base di una serie di domande e risposte, indicheranno al paziente cosa fare o dove recarsi per ottenere la risposta assistenziale più appropriata.

Il servizio, infatti, è stato organizzato per alleggerire i numeri dedicati normalmente all’emergenza dal grande flusso di chiamate che in queste ore sta intasando i centralini del 112 e 118.

Dichiara il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna:

L’Università di Torino sta seguendo con grande impegno l’evoluzione dei fatti relativi alla diffusione del Coronavirus in diretto contatto con le autorità. Questa lodevole iniziativa, che denota un alto senso civico dei nostri studenti e l’acquisizione di una sensibilità medica che tutto il corpo docente ha loro trasmesso, permette di contribuire attivamente alla risposta eccezionale a garanzia della salute pubblica e offrire un primo contributo alle istituzioni impegnate in un servizio straordinario.

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