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Sostenibilità e sviluppo industriale: il nuovo volto dell’industria calabrese

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RePlanet Energy


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Successo a Cosenza per la conferenza ‘Il futuro dell’energia è il futuro della civiltà’ organizzata dall’azienda RePlanet

L’inizio della stagione autunnale fa capolino nell’aria vestendosi di una dolce frescura di fine estate, allietando il cielo di fresche note pungenti e nuovi eventi, che si impongono sulle ormai obsolete tecnologie, a favore di una nuova linfa green a tutela dell’ambiente e dello sviluppo industriale; miraggio che da molto tempo ha obbligato giovani e famiglie, a sradicare le proprie radici verso nuove mete.
Nonostante siano trascorse molte generazioni dalle prime ondate migratorie, il fenomeno dell’esodo non si è arrestato, anzi, continua a perpetuare l’allontanamento di talenti e di figli di una terra che non ha più niente da offrire, incamminandosi con un dolore inascoltato, verso una nuova casa che difficilmente avrà lo stesso posto nel cuore, alla ricerca di una terra dove rifiorire.

Neppure l’avvento del nuovo millennio ha bloccato questo abbandono in nome di una sicurezza che purtroppo le regioni, soprattutto al Sud, non riescono tutt’oggi a garantire.

Ma qual è la realtà aziendale che si respira in Calabria?

Le imprese hanno finalmente spiccato il volo per uno sviluppo concreto ed ecosostenibile?

Sono temi fondamentali per la nostra società che da 10 anni, l’azienda calabrese RePlanet Energy, fondata dall’ing. Kevin Pratticò, affronta con fiducia e ottimismo.

Proprio in occasione del 10° anniversario dell’azienda si è tenuto ieri, a Cosenza, in villa Rendano, un incontro con la stampa nazionale e locale, presieduta dall’ing. Pratticò unico amministratore di Re Planet, insieme ad una grande équipe di professionisti come il dott. Giuseppe Sofia, rappresentante del Ministero del Made in Italy, il dott. Giovanni Cuconato, responsabile del centro per l’impiego a Cosenza, la dott.ssa Antonietta Cozza, delegata alla cultura dal Comune di Cosenza, il dott. Francesco Derchi del Geneva Bussiness School e la dott.ssa Marilena Cerzoso, direttrice del Museo dei Bretti e degli Enotri, coordinati dalla dott.ssa Donata Marrazzo, giornalista del quotidiano Il Sole 24 Ore, per presentare la storia di Re Planet Energy e rispondere alle sfide che l’evoluzione energetica e tecnologica impongono, anticipando una serie di eventi che proseguiranno fino al marzo 2025.

L’evento, brillantemente organizzato dalla dott.ssa Filomena Tucci, docente e imprenditrice, ha permesso di presentare la storia di questa piccola azienda, i suoi valori, i grandi traguardi raggiunti e i progressi nel settore energetico, basati sul rispetto dell’ambiente, attraverso la progettazione e l’utilizzo di materiale rinnovabile ed ecosostenibile.

Oggi la tecnologia è in grado di produrre quell’energia necessaria, normalmente acquistata da altri Paesi a costi altissimi, grazie al supporto di esperti che si attivano nella ricerca di soluzioni personalizzate ed efficienti, limitando i costi di produzione e il rilascio ambientale di materiale inquinante.

È questo l’aspetto che ha reso RePlanet una realtà in continua crescita, grazie ad un’attenta ed efficiente collaborazione tra giovani talenti che operano nella regione.

La produzione locale, infatti, è un fattore essenziale per lo sviluppo del territorio, un traguardo importante che consente di non dipendere da altri Paesi.

Grazie all’energia prodotta in loco, è possibile ridurre notevolmente i costi di produzione, con un conseguente risparmio per tutti i cittadini e una maggiore tutela per l’ambiente, valori che Re Planet porta avanti da un decennio.

Un esempio delle potenzialità di questa azienda è il progetto attuato in Nigeria, basato sull’introduzione di un impianto fotovoltaico, che ha permesso a questa regione di alimentare intere strutture, quali scuole università ed un ospedale.

Tale condizione, che ai nostri occhi può sembrar normale e scontata, per Paesi così distanti dal progresso rappresenta una grande conquista, che ha acceso la speranza del cambiamento come è stato affermato durante la conferenza ‘Il futuro dell’energia è il futuro della civiltà’.

Questa tavola rotonda che ruota attorno allo sviluppo industriale della Calabria, si conclude con un finissage artistico, un tocco creativo che affianca il brand dell’azienda con una nota d’autore, realizzata dal maestro Pier Paolo Nudi, ispirata al codice Baudot, il sistema di codifica ideato da Baudot nel 1874, un’evoluzione del codice Morse, che ha posto le basi per il linguaggio binario informatico.

L’energia è la linfa vitale che mette in moto il pianeta, per questo è importante produrre energia green preservando l’ambiente da fonti inquinanti a favore di energia pura, rinnovabile e innovativa.

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Autore Daniela La Cava

Daniela La Cava, scrittrice, costumista, storica del Costume. Autrice di volumi sulla storia del costume dal titolo "Il viaggio della moda nel tempo". Collabora con terronitv raccontando storie e leggende della sua terra, che ha raccolto nel volume "Calabria: Echi e Storie di una Terra tra due Mari".