Non esiste cosa visibile, in tutto il mondo, più degna del sole di fungere da simbolo di Dio, poiché esso illumina con vita visibile, prima se stesso, poi tutti i corpi celesti e terreni.
Dante
Il Sole riveste un significato molto importante nella Massoneria. Adorato da quasi tutti i popoli antichi, indica la saggezza, l’amore e l’intelletto. In senso più ampio, rappresenta la parte maschile e fa riferimento all’origine e alla ragione che porta luce ove domina il buio e illumina l’intelletto.
Forse nessun simbolo è più antico di quello del sole e ha per il Massone più significato.
Chiamato Samas dai Babilonesi, cioè garante della giustizia, Elios dai Greci, dio fecondatore, come testimonia l’usanza antichissima del falò del solstizio estivo, le cui ceneri venivano sparse a fertilizzare i campi prima della nuova semina.
Immagine del bene e governatore del nostro destino secondo Platone, veniva considerato legame tra mondo sensibile e mondo soprasensibile, energia, che, emanata dall’Uno, s’incarnava nella materia e rendeva possibile per tutte le cose il ritorno all’essere, al Grande Architetto.
È posto, assieme alla sua dualità polare, la Luna, ad Oriente, ed è presente anche nel Quadro di Loggia. Il Sole si trova alla destra del Maestro Venerabile, mentre la Luna a sinistra.
Il suo moto scandisce i lavori in Loggia poiché sia il Primo Sorvegliante che il Secondo Sorvegliante compiono il proprio dovere avendolo come riferimento.
Il dovere del Secondo Sorvegliante è, infatti:
stando a Meridione, osservare il Sole al suo Meridiano, chiamare i Fratelli dal Lavoro alla Ricreazione e dalla Ricreazione al Lavoro.
Il Sole è anche generatore di luce e di calore, quindi di vita. Senza la sua esistenza, ogni forma vivente sulla Terra scomparirebbe. Non deve quindi destare stupore se, per millenni, nella maggior parte delle culture sia stato venerato come una divinità dispensatrice di vita, contrapposto alla debole luce lunare, troppo tenue e pallida per assolvere alle stesse funzioni dell’Astro solare.
La cosiddetta “religione solare” è antica quanto l’uomo. Ve ne sono tracce fin dalle epoche più remote. Nemico delle tenebre e, dunque, della morte, rappresenta non solo la vita, ma anche la rinascita della natura durante la primavera, quando il freddo e il buio lasciano spazio al calore e alla luce e dell’uomo stesso, quando il gelo e le tenebre dell’ignoranza profana si dissolvono grazie all’irrompere della luce iniziatica.
Nel momento in cui il profano abbandona il suo mondo precedente e abbraccia la Luce Massonica rinasce a sé stesso, non solo simbolicamente ma realmente, cioè psichicamente e spiritualmente. Egli è dunque “uomo nuovo”, o “Uomo di Luce” nel significato più autentico del linguaggio simbolico. La Luce iniziatica deve essere graduata e commisurata alla sua effettiva capacità di ricezione.
Il Sole dell’Iniziazione risorge ed illumina la Libera Muratoria quando i Fratelli, superando il raziocinio, sviluppano le divine capacità che accendono l’Intuizione e l’Immaginazione: allora, infatti, risplende in essi la Luce.
Un Massone, tramite l’Iniziazione, acquista i caratteri divini della Luce, riporta quaggiù il Sole di Saggezza e di Amore che i leggendari Compagni, traditori di Hiram, avevano oscurato. Lungo il cammino dovrà perfezionare la sua Figura “solare”, il suo Spirito, in modo da potersi identificare alla fine con il Sole stesso.
Ritualmente il Sole massonico risplende massimamente a Mezzogiorno in punto e all’Apertura dei Lavori nella Camera di Maestro: a quell’ora simbolica la Scienza Muratoria è esente da impurità ed ombreggiature, conserva, quindi, veridicità e perfezione e i Maestri si avvalgono di tutte le spirituali facoltà d’intendimento per accogliere degnamente la divina Scienza.
Ma è solo relativamente perfetto. Non è quello divino: per elevarsi nella perfezione deve pertanto oscurarsi, degradarsi. Scomparendo nella notte e riapparendo all’alba mostra la temporaneità sia della conoscenza che dell’ignoranza.
Il termine luce è da riferirsi alla conoscenza e alla vita, per cui l’ignoranza appare come un “oscuramento”, mancanza di Luce nell’anima, morte.
Se, allora, la notte precede l’alba, perché l’ignoranza non potrebbe precedere la Conoscenza? Perché alla morte non potrebbe seguire una nuova vita?
Al Libero Muratore il sole indica le due principali vie per elevarsi alla perfezione e conseguire l’immortalità: la via della Luce, che accende nell’uomo la Sapienza per distinguere il bene dal male, e la via del Fuoco, il quale rende simili a sé gli esseri, accendendo in essi l’Amore divino.
Il Sole mostra bellezza e perfezione, essenzialità e semplicità nello Spirito, splende ed appare magnificamente rotondo nello spazio: e forse non sono splendenti e “solari”, i comportamenti e gli ideali degli Iniziati?
I Fratelli che assorbono, per così dire, i caratteri del Sole spirituale, subiscono una trasformazione tanto profonda da cambiare, anche irriconoscibilmente, la loro esistenza, e che solamente chi ha seguito il medesimo percorso è in grado di percepire.
Questa è, in effetti, l’Iniziazione: rinascere interiormente, nell’anima e nello spirito, ad ogni mutazione!
Il sole è il simbolo del supremo potere cosmico; la divinità onniveggente e il suo potere, l’essere immobile, il cuore del cosmo, il centro dell’essere e della conoscenza intuitiva, illuminazione, l’occhio del mondo e l’occhio del giorno, gloria, splendore, giustizia e regalità.
È l’immagine visibile della Divina Bontà… l’Archetipo Trascendente della Luce.
Dionisio
Autore Rosmunda Cristiano
Mi chiamo Rosmunda. Vivo la Vita con Passione. Ho un difetto: sono un Libero Pensatore. Ho un pregio: sono un Libero Pensatore.