Un lungo viaggio nel mare della solidarietà
In occasione della “Giornata Nazionale” l’AIL organizza uno straordinario viaggio in barca a vela: skipper professionisti, pazienti in fase riabilitativa, medici, infermieri e psicologi, navigano insieme con l’obiettivo di diffondere presso le Ematologie italiane il “Progetto Itaca”, cioè la vela terapia quale metodo terapeutico volto alla riabilitazione psicologica e al miglioramento della qualità della vita dei malati ematologici.
In ricordo di Alessandro
L’iniziativa evoca forti emozioni e suggestioni, complice il mare sia esso calmo o in tempesta. Ma l’emozione più profonda è certamente data dall’equipaggio, che insieme vive un’esperienza unica, lontano dai luoghi di cura e in un contesto in cui i ruoli possono essere ribaltati: chi conduce la barca è spesso il malato mentre il medico o l’infermiere lo assistono nelle manovre. Ma ad Itaca arriveranno insieme, Itaca come metafora della vita, non come mèta da raggiungere ma come viaggio da vivere. Come Ulisse, i pazienti si trovano ad affrontare un mare aperto, sconosciuto e pieno di insidie. Durante il viaggio scoprono, però, nuovi territori, nuove solidarietà, vicinanze e risorse. In questo modo, la barca a vela non è più solo uno sport ma diventa un modo diverso per affrontare e superare gli ostacoli.
Gli obiettivi del progetto sono di contribuire al miglioramento della qualità della vita dei pazienti ematologici, diffondere la vela terapia in tutte le ematologie italiane che si trovano in prossimità di un mare/lago, diffondere la missione dell’AIL e le attività di ricerca ed assistenza nelle città in cui la manifestazione si svolge e, attraverso l’attenzione della stampa, in tutta Italia.
Autore Giuseppina Iuliano
Giuseppina Iuliano, giornalista pubblicista, laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Napoli 'Federico II', esperta di relazioni pubbliche, marketing e comunicazione sociale.