La celebrazione ha avuto luogo nella basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica Chiesa
Mercoledì 14 settembre 2022, la Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha celebrato solennemente la festa liturgica dell’esaltazione della Santa Croce, una ricorrenza che, insieme al pontificale di San Giorgio, costituisce il più importante evento religioso dell’anno liturgico della Sacra Milizia.
La celebrazione si è svolta nella basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica Chiesa, sulla collina di Capodimonte a Napoli, uno degli scorci più incantevoli del paesaggio partenopeo.
Il sacro rito è stato officiato dal Commissario Generale di Terra Santa di Napoli, Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, O.F.M., Cappellano di Giustizia, concelebranti Don Damiano La Rosa e Don Carlo Giuliano, assistiti dal diacono permanente Dott. Giovanni Prevete.
Nella sua omelia, Fra’ Sergio ha offerto vari spunti storiografici dei primi Padri della Chiesa:
La celebrazione dell’esaltazione della Santa Croce assume un significato ben più grande di tutto questo: è la celebrazione del mistero della croce che Cristo, da strumento di ignominia e di supplizio, ha trasformato in strumento di salvezza. Per comprendere la configurazione del magnifico piano divino della creazione, dobbiamo vedere la Redenzione operata sulla Croce come il centro della Storia, intorno al quale tutto si coniuga per la gloria di Dio.
A prima vista, sembrerebbe contraddittorio quello che commemoriamo in questa festa: l’Esaltazione della Santa Croce. Invece, la Croce, un tempo considerata come il peggiore dei disastri nella vita di un uomo, un simbolo di ignominia servito per l’esecuzione di tanti criminali, è oggi esaltata dalla Chiesa perché il Signore Gesù è venuto al mondo mostrando quanto essa Gli sia propria. Egli l’ha trasformata in un segno di trionfo! Per questo, la Croce trionfa in cima alle cattedrali, sulla punta delle corone e al centro delle più importanti medaglie.
La glorificazione di Cristo passa attraverso il supplizio della croce e l’antitesi sofferenza-glorificazione diventa fondamentale nella storia della Redenzione. Così la croce diventa il simbolo e il compendio della religione cristiana. Alla luce del Vangelo di San Giovanni proposto dalla Liturgia di questa festa, la statua del serpente di bronzo si riveste di un nuovo significato, presentandosi come una prefigurazione dell’azione redentrice di Gesù Cristo in Croce.
Dio ha voluto che questo stesso animale, per il suggerimento del quale il peccato e la morte si sono introdotti nel mondo, si trasformasse in un segno di guarigione per i figli di Israele, rappresentando il Divino Redentore, che ci avrebbe portato la vera vita, come si legge nel Libro della Sapienza: “Infatti chi si volgeva a guardarlo era salvato non da quel che vedeva, ma solo da te, salvatore di tutti”.
Accogliere la Croce allora non significa andarsi a cercare la sofferenza, ma vivere tutto quello che la vita ci riserva – bello o brutto che sia – domandandoci se lo stiamo vivendo per amore e con la logica del dono.
Al termine della liturgia, accompagnata dalla corale della basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, Fra’ Sergio ha offerto all’adorazione degli astanti una reliquia della Santa Croce, in possesso del Commissariato Generale di Terra Santa di Napoli.
Erano presenti il Duca Don Landolfo Ambrogio Caracciolo, Principe di Melissano e di Scanno in rappresentanza del Gran Priore di Napoli e Sicilia del Sovrano Militare Ordine di Malta, S.E. Fra’ Nicolò Custoza de Cattani, Cavaliere di Giustizia, che non ha potuto partecipare di persona per sopraggiunti impegni istituzionali; e il Comm. Prof. Domenico Sodano, in rappresentanza del Luogotenente per l’Italia Meridionale e Tirrenica dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, S.E. Prof. Giovanni Battista Rossi, Cavaliere di Gran Croce, anch’egli impossibilitato a partecipare perché in viaggio istituzionale negli USA.
Il Nob. Manuel de Goyzueta dei Marchesi di Toverena e di Trentinara, Cavaliere di Giustizia, Delegato di Napoli e Campania, nell’indirizzo di saluto ha sottolineato che la partecipazione dei due rappresentanti alla solenne Concelebrazione Eucaristica testimonia il forte legame di intenti che unisce i due nobili e illustri Ordini Cavallereschi al Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Il Delegato ha quindi dato lettura della lettera inviata dal Presidente della Real Commissione per l’Italia, S.E. il Duca Don Diego de Vargas Machuca, Bali Gran Croce di Giustizia decorato con Collare, in segno di confraternita vicinanza ai partecipanti:
Caro Confratello in Abito Manuel,
apprendo con vivo piacere che il 14 settembre prossimo, per solennizzare l’Esaltazione della Santa Croce, si terrà in Napoli, presso la Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, una solenne liturgia eucaristica presieduta dal Rev. Fra’ Sergio Galdi d’Aragona O.F.M., Cappellano di Giustizia della Sacra Milizia.
La festività, che in Oriente è paragonata a quella della Pasqua, si collega alla dedicazione delle Basiliche Costantiniane costruite sul Golgota e sul sepolcro di Cristo e in ricordo del ritrovamento della Croce di Gesù da parte di Sant’Elena, madre dell’Imperatore Costantino, avvenuto secondo la tradizione, il 14 settembre del 320.
Ritengo lodevole che proprio in tal giorno i Cavalieri e le Dame della Delegazione di Napoli e Campania si raccolgano in fervida preghiera per onorare la croce, già segno del più terribile dei supplizi, divenuta per i Cristiani l’albero della vita. Croce che, grazie alla vittoria di Costantino, è significativamente riprodotta su tutte le nostre insegne cavalleresche.
Sono davvero dispiaciuto di non poter presenziare alla celebrazione a motivo della lontananza e dei limiti imposti dal mio stato di convalescente.
Avrei tanto desiderato tornare a Napoli, la splendida Capitale dell’antico Regno del Sud, così legata alla storia della Real Casa delle Due Sicilie e del Nostro Ordine!
Ma soprattutto, nella mia veste di Presidente della Real Commissione per l’Italia, avrei voluto manifestare personalmente ai Confratelli e alle Consorelle tutta la mia riconoscenza per le attività caritatevoli e culturali intraprese sotto la Tua guida.
Al ringraziamento, unisco l’augurio mio più fervido: che la Delegazione di Napoli e Campania sappia sempre trarre dalla Santa Croce ispirazione per testimoniare la sua fedeltà a Cristo e alla Chiesa!
La circostanza mi è propizia per confermarmi,
Tuo aff.mo Confratello
Diego de Vargas Machuca
Milano, addì 9 settembre 2022
In conclusione del sacro rito, il Delegato ha recitato la Preghiera del Cavaliere.
Ha fatto quindi seguito un vin d’honneur, che ha reso ancora più cordiali i rapporti tra confratelli e ospiti.
Un particolare ringraziamento va rivolto a Mons. Nicola Longobardo, Rettore della basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica Chiesa e Canonico della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, che si è paternamente prodigato in tutte le attività di propria competenza, aiutando la Delegazione di Napoli e Campania ad assicurare la migliore riuscita dell’importante evento.
La basilica
La basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica Chiesa si erge in zona Capodimonte a Napoli ed è stata realizzata su modello della basilica di San Pietro a Roma sia negli esterni, compresa la cupola, che negli interni, tanto da essere anche conosciuta come “la piccola San Pietro”.
Nel piazzale della basilica si trova l’entrata monumentale alle catacombe di San Gennaro, rappresentata da un grande busto del santo alto più di 4 metri, per quindici quintali di peso. L’opera, la più grande del suo genere presente in città, è stata realizzata da Lello Esposito. A destra del busto si trova la fontana della Duchessa, detta così perché voluta dalla Duchessa Elena d’Aosta.
La costruzione della basilica, su progetto dell’Architetto Vincenzo Veccia, è durata quarant’anni, dal 6 gennaio 1920, quando fu posata la prima pietra, al 26 aprile 1960, giorno della solenne consacrazione, celebrata dal Cardinale Alfonso Castaldo. Tuttavia, la basilica era fruibile al culto già da vari anni prima della consacrazione.
La chiesa fu fortemente voluta da Maria di Gesù Landi. Nata a Napoli il 21 gennaio 1861, già da bambina dimostrava fervida vocazione spirituale. Ella si distinse per la sua grande devozione alla Madre del Buon Consiglio di cui, nel 1884, fece dipingere dal pittore Spanò un quadro, molto amata dal popolo napoletano a seguito di due miracoli.
Maria di Gesù Landi morì il 26 marzo1931. Tuttavia, la sua scomparsa non portò all’interruzione dei lavori.
Il 12 giugno 1938 l’effigie della Madre del Buon Consiglio fu portata all’interno della basilica ancora in costruzione.
Nel gennaio del 1980 Papa Giovanni Paolo II elevò la chiesa a basilica minore.