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SMART, ecco come deve essere un obiettivo ben formato!

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SMART è l’acronimo di Specifico Misurabile Ambizioso Realizzabile Tempificato. Ecco 5 passi per formulare i nostri obiettivi in maniera chiara e diretta che possono essere a breve, medio o lungo periodo e devono avere una serie di parametri che ci indicano se e quando li abbiamo raggiunti.
L’assenza di scopi definiti ci porta a raggiungere risultati poco chiari e lontani dalle nostre aspettative; diversamente, finalità specifiche ci aiutano ad essere precisi e ad avvicinarci a raggiungere ciò che desideriamo, perché i nostri pensieri, le nostre azioni e i nostri comportamenti saranno focalizzati in modo intenzionale su ciò che abbiamo già “immaginato” distintamente, con un’attenta e particolareggiata progettazione del nostro obiettivo.

Come si descrive un obiettivo ben formato?

Un obiettivo ben formato deve rispondere a precisi parametri che elenchiamo di seguito.

Specifico
Deve essere puntuale ed evidente, dettagliato e non generico. La nostra mente processa le informazioni in modo particolare e se non siamo espliciti nell’identificare il nostro obiettivo, avremo risultati scarsi.

Voglio che ricordi questa frase: “Obiettivi poco chiari portano a risultati incerti”.
È la chiarezza che alimenta la competenza.

Si tratta di pensare regolarmente ad una convinzione finché non diventa parte del nostro focus. La chiarezza e la precisione alimentano la competenza. Se non sai esattamente cosa fare nel lavoro o in una relazione personale, se non sai cosa è meglio per te, per la tua azienda o per la tua salute, come puoi raggiungere il traguardo che ti sei prefissato, visto che non è palese neanche per te?

Ovviamente, se non sai dove andare, non centrerai mai il tuo obiettivo. Passerai la tua vita desiderando che un giorno, al risveglio, sarai diventato fortunato e ricco. Sei tu che costruisci il tuo successo, la tua produttività e i tuoi risultati concreti. Scrivere gli obiettivi in modo corretto, ti aiuta a raggiungere ciò che desideri.

Un obiettivo non specifico e troppo generico potrebbe essere ad esempio: “voglio essere ricco”. Cosa significa essere ricco? Rispetto a cosa e a chi, cosa significa per il tuo cervello? Quanti soldi devi avere per essere ricco? È come se dicessi al tuo navigatore satellitare “voglio andare in Europa” senza indicare stato, città, via e numero civico.

Lo stesso obiettivo formulato in modo specifico potrebbe essere: “voglio essere ricco da avere una somma di euro 10 milioni”. In questo caso, abbiamo un parametro oggettivo che il nostro cervello può processare e ci aiuta a conseguire questo obiettivo con i pensieri, le azioni e i comportamenti conseguenziali.

Ma la specificità da sola non basta! Vediamo il secondo parametro.

Misurabile
L’obiettivo deve essere misurabile, ovvero deve avere uno o più elementi oggettivi che aiutano a comprendere in modo esatto quando lo abbiamo raggiunto, ovvero dei criteri di controllo e misurazione. Cosa deve accadere per poter dire che è stato conseguito? Possiamo valutarlo o è un obiettivo non misurabile e vago?
Immaginiamo, sempre con il caso “voglio essere ricco”; aggiungendo la somma di 10 milioni diventa specifico e misurabile, perché potrò dire di averlo raggiunto quando la somma sarà stata accantonata.

Ambizioso
L’obiettivo deve essere ambizioso, ti deve stimolare, entusiasmare, spingerti e motivarti ad agire. Anche un piccolo risultato costante duraturo e stabile può essere ambizioso, perché hai la consapevolezza che ti porta molto lontano, in posti dove solo i milionari e le persone di successo riescono ad arrivare. L’ambizione è un ingrediente eccellente, un grande acceleratore di produttività.

Realistico e realizzabile da te
Deve essere realistico; se vuoi fare una maratona e non hai mai corso e sei in sovrappeso, fissare un obiettivo a 1 mese potrebbe essere rischioso. Quindi fai in modo di rendere il tuo obiettivo realizzabile, cerca di suddividere le azioni che vanno fatte in tanti piccoli micro obiettivi, questo ti aiuterà ad essere più preciso nell’individuare il tempo necessario affinché possa portarlo a termine. L’obiettivo deve essere di tua responsabilità, devi essere tu il protagonista del suo completamento, non può dipendere da altri.

Tempificato – Scadenza
Avere una data calendario, una scadenza è altrettanto fondamentale. Se formuliamo un obiettivo senza specificare quando questo dovrà concretizzarsi è un po’ come dicevamo prima; il nostro cervello processa l’informazione in modo poco nitido portando a risultati incerti. Se vogliamo essere ricchi e abbiamo stabilito che per noi ricchi significa avere 10 milioni di euro, a questo punto la domanda è: entro quando? Ecco, che l’obiettivo sarà: “voglio essere ricco ed avere 10 milioni di euro entro il 10 gennaio del 2020”.

La data è importante, ma allo stesso tempo, devi essere disponibile a metterla in discussione, perché non deve stressarti. A volte, pur di farcela, mettiamo date che sono difficili da raggiungere e quindi mancando l’obiettivo ci sentiamo delusi e insoddisfatti.
Se fissi la scadenza del tuo obiettivo in modo preciso hai molte possibilità di conseguire i risultati desiderati, tuttavia, sii comunque flessibile. Una volta che hai iniziato ad agire potresti accorgerti che sarebbero stati necessari più giorni, mesi o anni; quindi, con flessibilità, riposiziona la tua linea del tempo e i tuoi programmi spostando il tuo obiettivo senza demoralizzarti. Il procrastinare l’obiettivo con consapevolezza e senza stress ti deve servire come lezione. Ricorda che se non riesci a rispettare i tempi, la cosa più importante sarà sempre averne compreso i motivi ed imparato le lezioni, in modo da evitare lo stesso errore e diventare sempre più bravo nel fissare i tempi giusti ai tuoi obiettivi, inoltre non perderai la motivazione e l’entusiasmo perché sei in ritardo.

Ricorda che tutto è sempre migliorabile, la perfezione non esiste è solo un limite del nostro ego.

Un obiettivo deve anche rispondere a requisiti di eco sostenibilità, dovrebbe essere rispettoso dell’ambiente e della società a livello sistemico. L’ecologia è lo studio delle conseguenze delle nostre azioni e dei nostri comportamenti sugli aspetti della nostra vita e su quella degli altri. Quali saranno le conseguenze sugli altri, cosa guadagnerai dal raggiungere questo obiettivo? È dannoso per te o per gli altri? Come si adatta alle persone che ti circondano? Crea disagi o è totalmente armonico ed equilibrato?

In definitiva, ti devi assicurare che non si presentino conseguenze negative in seguito al raggiungimento del tuo obiettivo.

Un obiettivo che appare non ecologico, tuttavia, per un periodo di tempo limitato può essere coerente se è funzionale al raggiungimento di uno scopo ancora più importante.
Ad esempio, se devo diventare un bravissimo medico, probabilmente avrò degli obiettivi intermedi poco ecologici perché dovrò sacrificare i prossimi 2 o 3 anni allo studio intenso, sapendo, però, che questo mi aiuterà a diventare un grande esperto nel campo medico. Questo comporta che una conseguenza negativa a breve termine è ampiamente compensata da una positiva molto più forte.

Infine, un obiettivo deve essere formato in positivo e non deve contenere negazioni come “no” oppure “non”. Deve avere un focus su ciò che desideriamo raggiungere e non su ciò che non vogliamo raggiungere. La nostra mente, il nostro cervello processa solo ciò che immaginiamo, che trasformiamo in pensieri scritti o verbali e azioni conseguenziali.

Dire: “non voglio ingrassare” equivale a dire “voglio ingrassare”. Il nostro sistema mentale e di apprendimento processa l’informazione al netto della negazione e dunque continuiamo a prendere peso.

Del resto, puoi fare un piccolo esercizio per testare da solo questa modalità della negazione. Sei pronta/o? Concentrati un attimo e fai 3 respiri, ora ti dico: “non pensare ad un elefante rosa che va in bici”. Cosa hai pensato? Avevi dubbi? Ovviamente, la prima cosa che il nostro cervello fa è pensare subito ad un elefante rosa in bici. Ecco perché dobbiamo concentrare la nostra attenzione su ciò che desideriamo, su ciò che vogliamo ottenere, essere analitici e continui nel descrivere nel dettaglio ogni piccola informazione, utile per identificare, in chiave positiva, ciò che vogliamo.

Buon lavoro e inizia a creare obiettivi SMART!

Autore Rosario De Vincenzo

Rosario De Vincenzo, Consulente, Life e Business Coach, è imprenditore nel settore della finanza, del marketing e delle tecnologie, con esperienze maturate da oltre 25 anni. È Trainer certificato in Programmazione Neurolinguistica - Business e Master Practitioner PNL, Coach PNL (R. Bandler- J. La Valle). Si occupa di start-up tecnologiche e di marketing ad alto valore aggiunto. - autore del best seller “Usura Bancaria” Bruno Editori 2013 e del best seller: “Contro l’Usura Finanziaria” MIND Edizioni 2016, autore del best seller Marketing Essenziale MIND Edizioni 2018 - fondatore dei marchi HGM -HGM108 - Msnet Lab e dell’Associazione Italiana contro l’Usura bancaria, diplomato al MICAP, Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni, Laureato in Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali - Laureato in Scienze dell’Organizzazione - Docente di Alta Formazione per diversi Istituti di ricerca Universitari Pubblici e Privati - Consulente per Enti Pubblici ed Ambasciate per progetti Trans-Nazionali- È stato Mediatore creditizio per tantissimi anni, ricoprendo ruoli in CDA di diverse compagnie finanziarie e tecnologiche. V-blogger: www.usurabancaria.com - www.ilmarketingessenziale.com https://www.youtube.com/rosariodevincenzo www.rosariodevincenzo.it www.rosariodevincenzo.it/dvracademy rosariodevincenzo@libero.it

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