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Smaltimento illecito abiti usati: sequestrate a Napoli 50 t di rifiuti

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Smaltimento illecito abiti usati


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Denunciati quattro responsabili

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Nell’ambito di un’operazione mirata alla repressione dello smaltimento illecito di rifiuti, il reparto ambientale della Polizia locale di Napoli, in collaborazione con gli ispettori ambientali della società ASIA, ha concluso con successo un’importante attività investigativa durata otto mesi, che ha portato all’individuazione e alla denuncia di quattro persone responsabili di un vasto traffico di abiti e calzature usati, con base nel quartiere Barra – San Giovann i- Ponticelli.
Le indagini, condotte attraverso un’attenta analisi delle immagini di videosorveglianza e azioni di monitoraggio sul territorio, hanno permesso di localizzare un deposito illecito in via Luigi Tammaro, a Ponticelli, dove G. V., 33 anni, e D. I. V., 27 anni, entrambi di Napoli, insieme a D. D. N., 28 anni, residente ad Ercolano, e a T. C., 60 anni, residente a Portici e già noto alle Forze dell’ordine per reati quali porto abusivo d’armi e traffico di stupefacenti, erano intenti a gestire illegalmente circa 50 tonnellate di indumenti e calzature usate.

All’interno del deposito di circa 300 metri quadri, privo di dispositivi antincendio e con un’unica via di aerazione, gli agenti hanno rinvenuto centinaia di sacchi contenenti rifiuti non igienizzati e potenzialmente pericolosi per la salute pubblica e l’ambiente.

Il materiale veniva selezionato e successivamente smaltito in modo illecito, senza alcuna autorizzazione. Durante l’operazione, è stato sequestrato un veicolo immatricolato all’estero, utilizzato per il trasporto dei rifiuti, insieme a numerosi materiali utilizzati per l’imballaggio.

I quattro responsabili sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per violazione degli articoli 256 e 192 del D.Lgs. 152/2006, degli articoli 648, 452-quaterdecies e 110 del Codice penale, per la gestione non autorizzata di rifiuti e la creazione di una discarica abusiva.

Inoltre, uno dei soggetti coinvolti risulta essere percettore del reddito d’inclusione, circostanza per la quale verranno effettuati ulteriori accertamenti.

L’operazione ha messo in luce un ingente danno ambientale ed economico, con ripercussioni dirette sul bilancio comunale e sulle imposte sui rifiuti pagate dai cittadini. ASIA fornirà una relazione dettagliata all’Autorità Giudiziaria per la quantificazione del danno erariale.

Proseguono le indagini per identificare ulteriori responsabili e per risalire alla filiera del traffico illecito, che sembra avere ramificazioni anche oltre confine.