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Slalom: lo sport più praticato a Napoli



di Valeria Serino

Sono anni che vivo nella periferia nord est di Napoli; ogni giorno, per i miei spostamenti, utilizzo l’auto dal momento che i mezzi pubblici sono quasi un miraggio e arrivare puntuali a lavoro è praticamente un’utopia.
Purtroppo l’auto comporta molte spese; il costo della benzina aumenta sempre di più, l’assicurazione è diventata un vero e proprio salasso, la tassa di possesso (un tempo definita tassa di circolazione, da pagare solo in caso di effettivo uso dell’autovettura) non è stata mai così cara. Poi bisogna provvedere alla manutenzione ordinaria del veicolo, necessaria se non si vuole rischiare di trovarsi in situazioni spiacevoli. Chi vive a Napoli e dintorni, però, ha un’ulteriore spesa da sostenere: la manutenzione straordinaria delle gomme. Sì, perché c’è da sapere che le strade di Napoli (e di tutta la sua periferia) hanno questa caratteristica per così dire “folcloristica” di presentare buche enormi e profonde, quasi a simulazione del cratere di un vulcano; forse è per questo che non le coprono con l’asfalto, è un’idea artistica che mira a rievocare la bellezza del Vesuvio!

Ormai sono diventata la migliore amica e cliente del gommista nei pressi di casa mia, il quale, non appena mi vede, sorride e prepara gli arnesi necessari per la bucatura o addirittura per la sostituzione della ruota (mi sa che ho contribuito involontariamente all’ acquisto della sua casa al mare).

Quando si guida in una città come la     nostra che presenta un tale manto stradale,” duro, sicuro, confortevole”,si imparano tantissime cose nuove: si può diventare campioni di rally senza nemmeno accorgersene, ci si può improvvisare maghi trasformando la propria utilitaria in un 4 x 4, si può entrare nel guiness dei primati imparando a cambiare una ruota nella manciata di qualche minuto.

Si può persino prevenire l’Alzheimer , allenando la mente a ricordare ogni giorno la posizione precisa delle buche per evitarle tempestivamente! L’allenamento costante e l’esercizio quotidiano, si sa, premiano!Tuttavia, pur imparando a memoria le coordinate geografiche di questi “fenomeni naturali”, ne saltano fuori continuamente dei nuovi, soprattutto in seguito a piogge. Sia nel caso di temporali invernali, sia in quello di pioggerelle estive, la differenza non è molta: le buche esistenti diventano dei dirupi che l’acqua piovana provvede diligentemente a nascondere mentre quelle nuove si presentano agli occhi dello spettatore con fierezza, consapevoli che anch’ esse un giorno diventeranno dei portenti della natura.

La vera e propria disciplina sportiva in cui si stanno specializzando i napoletani, però, è lo slalom.Quante volte abbiamo visto un’auto invadere la corsia opposta? Alcool? Stupefacenti? Droghe? No, semplicemente il tentativo di scansare una buca. E quando credi di avercela fatta, ecco comparirne improvvisamente un’altra, quasi a mo di punizione per l’attimo di distrazione che ti sei concesso.
Una cosa che mi rincuora in tutta questa brutta faccenda c’è. Ancora qualche altro anno di duro allenamento e potrò finalmente partecipare alle Olimpiadi .Chissà, magari vincerò l’oro a Rio De Janeiro nel 2016! Ricordate di fare il tifo per me!

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