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Situazione sapienziale

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Situazione sapienziale, Vincenzo Cacace


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Tempera grassa su tavola, cm.85×32

Anche solo una goccia di quell’acqua di rugiada raccolta prima dell’aurora, nelle mattinate d’aprile e di maggio, dopo una notte di Luna Piena, è più che sufficiente a creare un “grumo” a contatto con la “polvere di proiezione”…

lo raccoglierai con un uno spatolino d’argento e lo adagerai sul fondo del “crogiuolo” prima di riempirlo con l’amalgama di altri “elementi” scelti all’uopo e… deporrai poscia quel calderone a ribollire sull’Athanor acceso, usando la massima cura nel mantenere il suo fuoco sempre costante.

Così… ogni apprendista dell’Arte Regia, diventato anch’egli esperto con il tempo e l’impegno solerte… sente risuonare nella propria mente… similmente ad una nenia… una cantilena lontana, portata dall’eco che “abita” la valle del ricordo, le premurose parole che raccomandano all’erede prescelto, la “cura”… il “magistero” della pratica alchemica, ma, ogni parola è una “chiave” che rivela “cose” rivestite sempre da un altro mistero.

Quel “procedere” si fa elegiaco, ammiccante, impresso nella reminiscenza ed espresso da colui che, radicandosi nella sua memoria assetata di saperi autentici, trasmise i fonemi ed i primi rudimenti ermetici della sapienzialità… il Maestro dell’Arte Regia… l’Iniziatore… ultimo anche lui in una lunga teoria di Sapienti Ermetici.

Sei stato scelto… perché il tuo animo è diverso da quello del misero “soffiatore del foco”, che s’illude d’esser diventato immediatamente, alchimista “provetto” per quell’unica precauzione attinta dal vero maestro dell’Arte, che, attento conoscitore dell’animo umano, vedendo nei suoi occhi la presenza dell’avidità, gli diede la raccomandazione di non pensare mai all’Orso Bianco, prima di incominciare il delicato processo di trasmutazione del piombo in oro.

Lo irrise… lo sciocco, pensando che mai si sarebbe presentata a lui tale immagine… ma, purtroppo, non fu così… l’Orso Bianco, rivelando la propria presenza con la sua immagine ruggente, compariva ogni volta che egli cercava di fuggire quella “dannata figura” dalla propria mente avida… desiderosa solo del materiale profitto!

Opera, invece, l’altro, il giovane e sincero apprendista, avvolto nella “esse” della fascia sapienziale… rossa come il fuoco rovente del proprio alchemico “fornello”…

Egli è pronto a versare la goccia di rugiada, il Ros… la Celeste “Aqua Prima”, che catalizza ogni mutazione, distribuendo, con l’aiuto del Nume e… del suo “doppio”, il negativo ingannatore, il sottoprodotto ermetico, il protettore dei mercanti troppo avidi… dei ladri e dei furfanti e, infine, dispensatore della loro stessa dannazione, che spinge tutto il peso del piombo vile nella parte bassa… mentre il “flogisto”, lo spirito aureo della parte di materia incontaminata, già sale a confortare il Cuore e ad illuminar la Mente.

L’ermetico… il mercuriale… ed il saturnino si confrontano in alto come in basso e, per analogia, così è per ogni umana situazione.

Pensa, mentre opera… riflette… “cogita”, consolidando lo stato dell’Essere, l’ermetico neofita, che, al contempo, cresce nella Conoscenza e nella Maestria… egli, quindi, si investe di filosofale sapienzialità… uno di quei rari “doni” della Spiritualità offerti alla Redenzione della Materia.

Calza, dunque, il berretto alato degli ermetici trasmutatori e… considera il “volatile” come immedesimazione di quelle ali negate all’Uomo all’atto della Creazione.

La Materia estratta per essere ulteriormente manipolata ed messa in opera nel Mondo… poi si raffredda e il rimanente stato vaporoso più denso, al momento del “ricavo”… si ri-avvelena e torna allo stato plumbeo, più pesante dell’Aria, si condensa e si stratifica, mentre l’Anima si contorce, si agita e… lo Spirito purificato nella sua catarsi… s’innalza!

Ed ora… egli stesso si stupisce e… comprende, infine, che nel proprio viaggio interiore, che segue in parallelo l’iter dell’Ars Regia, non può scoprire o realizzare una sua dimensione iper-umana.

La vera realtà umana, che contiene la Molecola Divina, è quella perduta ai primordi… all’origine dell’evoluzione della propria Specie… e, quindi, solo con ali posticce può vincere la gravità plumbea della Materia… oppure se il Fine è ancora più Alto… con “protesi” eidetiche, originate dall’Ideale… progettate esclusivamente per realizzare un sogno…

La mutazione è dunque un sogno? Una sorta di auto ipnosi nel desiderio di elevare se stessi o un semplice elemento alchemico allo stato aureo o… spirituale?

C’è forse un Sogno del Creatore all’Origine del Mondo che oggi “noi” nel “rimestare” la Materia non riusciamo più a comprendere?

Eppure, via via scopriamo “cose” con l’illusione d’esser “noi” a creare ciò che l’Iper-uranico sognatore ha lasciato per strada, aiutandoci a realizzare il percorso verso l’Etereo Confine.

Ermetismi?… Sapienzialità… scava il discepolo d’Ermes nell’intreccio delle sue Conoscenze Arcane per trovare il “Nesso” che ricongiunge il suo Corpo, la sua Anima e il suo Spirito al Sogno delle Origini.

Autore Vincenzo Cacace

Vincenzo Cacace, diplomato all'Istituto d'Arte di Torre del Greco (NA) e all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato allievo di Bresciani, Brancaccio, Barisani, ricevendo giudizi positivi ed apprezzamenti anche dal Maestro Aligi Sassu. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1964, esponendo in innumerevoli mostre e collettive in Italia e all'estero, insieme a Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Ugo Attardi, e vincendo numerosi premi nazionali ed internazionali. Da segnalare esposizioni di libellule LTD San Matteo - California (USA), cinquanta artisti Surrealisti e Visionari, Anges Exquis - Etre Ange Etrange - Surrealism magic realist in Francia, Germania e Italia.