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Siti toscani contaminati da Keu, Monni: ‘Competenze chiare’

Keu


L’Assessore: ‘Inutile alimentare confusione che non c’è’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Già di per sé la vicenda Keu è complessa e sta richiedendo un lavoro tecnico ed amministrativo non semplice.

Non alimentiamo confusione dove non c’è, perché in questo momento bisogna lavorare con serenità per concretizzare procedimenti assai complessi.

Così l’Assessore all’ambiente Monia Monni sulla questione competenze Keu sollevata questa mattina sulla stampa.

Spiega Monni:

La proposta di legge approvata dal Consiglio regionale non amplia in alcun modo le competenze dei Comuni, ma mette ordine a seguito di una recente sentenza della Corte costituzionale, nonché disciplina l’iter amministrativo relativo ad una particolare tipologia di inquinamento , quello cosiddetto ‘diffuso’. Questo con il Keu non c’entra niente.

I siti contaminati da Keu e su cui la Regione, allo stato attuale, è competente e sta intervenendo insieme al Commissario alle Bonifiche Generale dei Carabinieri Forestali Giuseppe Vadalà, sono la SR429, nonché gli impianti di Lerose di Bucine e Pontedera.

Negli altri casi siamo in presenza tecnicamente non di procedimenti di bonifica ma di rimozione dei rifiuti, perché per fortuna in molti casi non c’è compromissione delle matrici ambientali, su cui per legge nazionale la Regione non può intervenire in quanto la competenza è riservata ai Comuni.

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