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Siria: opposizione va verso unico gruppo militare

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Siria 2020 Aleppo


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Lo spiega Abu Hatem Chakra

Di Osama Aghi

La mossa di unire quattro fazioni militari della rivoluzione siriana in un unico gruppo militare, chiamato Movimento di Liberazione e Costruzione, sta registrato ampia soddisfazione tra il popolo siriano, in particolare nelle regioni settentrionali della Siria.

Tale passaggio aiuterà nel controllo della sicurezza e nel raggiungimento della stabilità in quelle aree e contribuirà alla costruzione di un esercito nazionale professionale.

Lo ha rimarcato in un colloquio il leader del movimento “Ahrar al-Sharqiya”, Abu Hatem Shaqra, il quale ha aggiunto che l’unione della sua fazione con le tre fazioni, Jaish al-Sharqiya, la XX divisione, Suqur al-Sham, il settore settentrionale dà più forza a queste fazioni e all’esercito nazionale.

A suo avviso l’unione delle fazioni fa la forza, perché copre le lacune nel settore della sicurezza e rende il nuovo quadro unificato una forza da non sottovalutare.

Abu Hatem Shakra crede che l’unione delle fazioni consenta di portare stabilità nelle aree di influenza, unificando le sezioni in ciascuna di loro, che offra un orizzonte più ampio per il lavoro e lo sviluppo al servizio delle persone nel nord liberato.

Il leader di Ahrar al-Sharqiya spiega la sua risposta alla nostra domanda sui rapporti del nuovo gruppo, Movimento di Liberazione e Costruzione:

Le quattro fazioni appartengono per la maggior parte di loro ai governatorati della regione orientale e questo significa che c’è una forza militare nazionale di cui la regione orientale avrà bisogno per chiudere qualsiasi vuoto militare e di sicurezza.

Abbiamo chiesto al leader di Ahrar al-Sharqiya, originario del villaggio di Shaqra, che dista circa sette chilometri dal centro della città di Deir ez-Zor, il significato del nome Movimento di Liberazione e Costruzione.

È infatti una struttura militare, di sicurezza e sociale integrata, il che significa che il nuovo movimento può svolgere molteplici compiti – militari, di sicurezza e sociali – al fine di servire la stabilità del nord liberato e portare a termine qualsiasi compito in queste aree di cui le forze della rivoluzione e il suo esercito nazionale potrebbero aver bisogno.

Il leader di Ahrar al-Sharqiya illustra ulteriormente la sua visione al riguardo, dicendo:

La molteplicità dei servizi di sicurezza delle fazioni rivoluzionarie nella stessa regione indebolisce il loro lavoro e lascia delle lacune nella loro capacità di controllare la sicurezza della regione presa di mira dalle milizie del regime di Bashar al Assad, o le forze SDF.

Tuttavia, non si limita solo all’aspetto della sicurezza, ma anche a quello della stabilità generale, dove i compiti sociali e non sociali svolti dal “movimento di liberazione e costruzione” sono unificati, il che offre opportunità di sviluppo e stabilità della regione liberata.

Riguardo alla situazione nella regione orientale dell’Eufrate, dove le forze separatiste SDF controllano la zona con l’aiuto americano, Abu Hatem Shaqra, spiega che l’est dell’Eufrate è ancora un’area sotto il dominio del cosiddette “Forze democratiche siriane”, legate ad un progetto politico non nazionale di un’organizzazione terroristica chiamata PKK.

Chakra continua:

L’est dell’Eufrate è una regione siriana per eccellenza, in cui i suoi residenti vivono nel corso della storia del Paese, ma il partito PYD vuole separare questa regione a maggioranza araba dalla Siria, al fine di stabilire uno stato curdo, che rappresenta una minaccia per la Siria e i suoi vicini, in particolare per la Turchia.

Questo progetto separatista non può vivere nel futuro, perché è contro gli interessi del popolo siriano e del popolo turco fraterno. Il popolo della regione ha il diritto di difendere la propria terra e, forse, la formazione del Movimento di Liberazione e Costruzione sosterrà l’esercito nazionale che custodisce tutto il territorio siriano dopo la fine del regime tirannico di Assad.

Chakra ritiene che a mobilitare le cosiddette Forze democratiche siriane per realizzare il loro progetto separatista sua un’organizzazione classificata come terroristica negli Stati Uniti d’America, in Turchia e in molti Paesi europei, ovvero quella del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, PKK, che non ha nulla a che fare con la Siria, anzi, il suo braccio siriano non serve il proprio Paese, ma cospira contro la sua unità e stabilità.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.