Sebbene la storia dell’album ‘Led Zeppelin IV’ sia avvolta nel mistero, non tutti i brani rivelano una simbologia di tipo esoterico o sono ricollegabili all’occulto. Canzoni come ‘Rock’n’Roll’ e ‘When The Leavee Breaks’, infatti, hanno ben poco di “occulto” rispetto al resto dell’album.
‘Black Dog’ è un pezzo che non ha nulla a che fare con il suo titolo. Gabriele Battistini, in un suo interessante articolo, racconta che nel 1971 i Led Zeppelin si erano ritirati nella campagna scegliendo come luogo delle registrazioni un ex-manicomio intorno al quale si aggirava grosso cane nero. Benché fosse un randagio appariva ben curato, ma nessuno si azzardava ad avvicinarsi a causa della sua aggressività. Secondo quanto riportato dalla custode dell’ex manicomio, Robert Plant fu l’unica persona che lei conosceva a riuscire ad accostarvisi e addirittura ad accarezzare l’animale. Black Dog sono anche feroci creature della notte, diffuse nella letteratura e nel folklore britannico. Descritti come esseri soprannaturali con occhi fiammeggianti, sono veri e propri fantasmi ritenuti messaggeri dell’oltretomba e di cattivi presagi.
‘Misty Mountain Hop’ rivela la passione di Plant nei riguardi di Tolkien. Il titolo si riferisce alla montagna della Terra di Mezzo ma, a parte esso, appunto, nel brano non c’è alcun riferimento a ‘Il Signore degli Anelli’.
‘Four Sticks’ riguarda John Bonham, le bacchette della batteria, uno dei batteristi più rapidi e tecnicamente completi della storia del rock. Il testo parla di un grave lutto, avvenuto in una notte di fine settembre, in una stanza d’albergo con una finestra aperta che dà su un salice su cui si posa un gufo che si lamenta al chiaro di luna. Bonham fu ritrovato privo di vita il 25 settembre 1980 da John Paul Jones in una stanza d’albergo, al chiaro di luna, con un salice davanti alla finestra aperta.
Probabilmente solo coincidenze o semplicemente storie inventate, fatto sta che se la storia avesse tesi fondate, i Led Zeppelin avrebbero avuto sicuramente qualcosa di molto strano.
Gabriele Battistini
‘Going To California’ originariamente aveva come titolo ‘Guide to California’.
Il testo cita
le montagne e i canyon cominciano a tremare e a scuotersi
in California riferendosi ad un spaventoso terremoto. Appena scesi dall’aereo a Los Angeles i Led Zeppelin vengono sorpresi da un terremoto, epicentro nella zona di San Diego. Page dichiarò successivamente che non avrebbe più voluto suonare questa canzone dal vivo perché il ricordo di quell’episodio lo spaventava. Plant decise così di cambiare il titolo in ‘Going To California’.
‘The Battle of Evermore’ e ‘Stairway to Heaven’ per la loro complessità, simbolismo e chiavi di lettura sono i brani principali di questo album e necessitano di essere trattati a parte.
Autore Alfonso Oriente
Alfonso Oriente, nato a Napoli il 13/06/1965, è Professore di Reumatologia e Riabilitazione Reumatologica presso l'Università Federico II di Napoli. Ha compiuto ricerche in campo immunologico per diversi anni presso la Johns Hopkins University negli Stati Uniti. Appassionato di esoterismo, letteratura, musica rock e jazz, considera il suo vero hobby riuscire a scrivere di queste cose insieme.