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Sighanda vince premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa

Sighanda foto di Mary Addari


Premio della critica ad Agnese Valle

Riceviamo e pubblichiamo.

È Sighanda, al secolo Dominique Fidanza, di Aragona con ‘L’aciddruzzu’ la vincitrice del Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa, che si è concluso sabato sera. Il Premio della Critica è andato invece a Agnese Valle di Roma con ‘Cambia il vento’.
La manifestazione, giunta alla 12a edizione, è l’unico festival/concorso di canzone al femminile in Italia, intitolato alla cantautrice aversana scomparsa a soli 23 anni alla vigilia della pubblicazione del suo primo album.

Insieme alle concorrenti, grandi ospiti si sono susseguiti sul palco del Teatro Cimarosa, sotto la direzione artistica di Fausto Mesolella.
Madrina di quest’anno è stata Irene Grandi, che ha presieduto la giuria e cantato, insieme ad alcuni suoi brani di grande popolarità, una canzone di Bianca d’Aponte, ‘Ci ritroveremo’.

Fra gli ospiti una leggenda vivente della musica italiana, Fausto Cigliano, che ha interpretato anche uno dei pochi brani in napoletano scritti dalla cantautrice campana, ‘Nenia a Sora Morte’, una composizione molto forte che il Maestro ha definito “una canzone drammatica, profondamente umana. Una poesia immortale”. Il pubblico ha tributato a Cigliano, che era accompagnato alla chitarra da Gianluca Marino, una standing ovation.

Ma nella serata finale erano di scena anche Vittorio De Scalzi, storico leader dei New Trolls, in un inedito set con Mesolella.
E ancora: la russa Elena Frolova, a cui è stato assegnato il Premio “Bianca d’Aponte International”, istituito lo scorso anno in collaborazione con “Cose di Amilcare”, emanazione spagnola del Club Tenco, Mariella Nava e Kaballà.

Nella serata di venerdì era toccato a Giuseppe Anastasi, Bungaro, Patrizia Cirulli, a cui è andato il Premio “Musica della Poesia”, Giorgia Del Mese, Irene Ghiotto, vincitrice dello scorso anno, Mauro Ermanno Giovanardi, Vera Gotschall, i Letti Sfatti con Fausto Mesolella, Fausta Vetere e Corrado Sfogli, Peppe Voltarelli.

Il cuore del festival come sempre è stato nel concorso, che ha assegnato anche la menzione per il miglior testo a Clarissa Vichi di Pesaro con ‘Un fiore’, per la composizione a Giovanna Dazzi di Parma con ‘Orione’, per l’interpretazione a Chiara Minaldi di Palermo con ‘Un’anima’.

Erano previsti anche due riconoscimenti esterni: quello dell’Officina della Musica e delle Parole, ideata da Alberto Salerno, che consiste nella partecipazione gratuita a un corso della scuola, è stato assegnato a Nicoletta Noè, al secolo Nicoletta Grazzani, di Lodi con ‘Ad Abelardo, Eloisa’. Quello dell’etichetta “Suoni dall’Italia” di Mariella Nava, con la proposta di un contratto discografico, a Chiara Minaldi.

Le altre concorrenti in gara erano Ilaria D’Amore di Roma con ‘Infiniti miracoli’; Marta Delfino di Savona con ‘Abramovic’; Gabriella Martinelli di Taranto con ‘La pancia è un cervello col buco’; Veronica Punzo di Macerata con ‘Il tempo che ho perduto’.
Le due giurie che hanno scelto i vincitori erano, come sempre al d’Aponte, formate da importanti addetti ai lavori, autori, musicisti, cantanti, editori, discografici, manager, organizzatori di festival e rassegne, e giornalisti.

Nel corso delle serate era disponibile la compilation della 12a edizione del Premio che il pubblico ha ricevuto, come tradizione, con un’offerta per Emergency, cui è stato devoluto l’intero ricavato.

La manifestazione è organizzata dall’Associazione Bianca d’Aponte con il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Aversa.
Partner sono la neonata Unione Premi Musicali, Mau, Suoni dall’Italia, Officina della Musica e delle Parole, Blogfoolk, Osservatorio Cittadino, NerosuBianco, L’isola che non c’era. Sponsor è NuovoImaie.
Media partner è Rai Radio7live, che trasmetterà in differita ampi stralci delle due serate.

Foto di Mary Addari.

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