Home Territorio SIDIGAS SPA, accensione del gas metano in Baronia

SIDIGAS SPA, accensione del gas metano in Baronia

709
Dario Scalella - Amministratore Delegato SIDIGAS SPA


Download PDF

Evento pubblico alla presenza del Presidente De Luca il 16 settembre presso la Stazione Enogastronomica della Valle dell’Ufita, località Sant’Antuono, del Comune di Trevico (AV)

Riceviamo e pubblichiamo.

Venerdì 16 settembre, alle ore 18:30, presso la Stazione Enogastronomica della Valle dell’Ufita, località Sant’Antuono, del Comune di Trevico (AV), è in programma la manifestazione simbolica con la quale SIDIGAS SPA accenderà la fiammella che consentirà di portare il Gas metano ad 8 Comuni del territorio della Baronia e cioè: Castel Baronia, Carife, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Trevico, Vallesaccarda, Scampitella e Vallata.
L’opera sarà presentata nel corso di un incontro pubblico al quale parteciperanno il Sindaco di Trevico Nicolino Rossi, l’Amministratore Delegato di SIDIGAS SPA Dario Scalella e il Presidente della Giunta della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Sono stati invitati a partecipare, fra gli altri, S.E. il Vescovo di Ariano Irpino – Lacedonia, Mons. Sergio Melillo, il Prefetto di Avellino Paola Spena, il Presidente della Provincia di Avellino Rino Rizieri Buonopane e il Presidente della Comunità Montana Raffaele Fabiano.

La storia

La metanizzazione degli 8 Comuni della Baronia, compresi nel Bacino Campania 06, è un momento atteso da tempo dalle comunità irpine: arriva infatti a compimento un lungo percorso che, tra difficoltà giudiziarie e complessità burocratiche e realizzative, dura da circa 20 anni.

È stata la nuova amministrazione di SIDIGAS, guidata dall’Amministratore delegato Dario Scalella e dal custode giudiziario Francesco Baldassarre, a dare un nuovo impulso ai lavori affidati nel 2003 alla vecchia gestione e praticamente fermi dal 2009, salvo alcune brevi e limitate riprese parziali.

Grazie all’attività di Scalella e Baldassarre e alla credibilità della nuova gestione, il rapporto di SIDIGAS con gli amministratori comunali del Bacino Campania 06, che nel 2016 avevano disposto la risoluzione contrattuale e pubblicato un nuovo bando di affidamento, è stato ricostruito e sono state sottoscritte idonee transazioni con tutti i Comuni garantendo così la ripresa dei lavori.

I lavori per la metanizzazione degli 8 Comuni della Baronia sono ripresi fisicamente e continuativamente nel maggio 2021, dopo aver assolto a tutti i necessari adempimenti normativi e aver ricevuto i necessari avalli dai giudici che nel frattempo si sono alternati nella gestione del procedimento.

SIDIGAS, che aveva subito un sequestro giudiziario per la vecchia gestione con provvedimento della Procura di Avellino, PM titolari dell’indagine Vincenzo D’Onofrio e Vincenzo Russo, convalidato dal GIP del Tribunale di Avellino, Marcello Rotondi, ha visto infatti nel tempo trasferire per competenza la propria procedura giudiziaria prima da Avellino a Napoli, con il GIO Linda Comella che ha convalidato il sequestro a marzo 2021, e poi nuovamente ad Avellino con la convalida emessa dal GIPRotondi.

A dicembre 2021 è stata messa in esercizio la prima parte degli impianti al servizio di 4 Comuni, e cioè Castel Baronia, Carife, San Nicola Baronia e San Sossio Baronia. Lo scorso maggio sono stati messi poi in esercizio nuovi tratti di rete al servizio dei restanti 4 Comuni, e cioè Trevico, Vallesaccarda, Scampitella e Vallata. Nel corso dell’ultimo mese è stata resa infine possibile la fornitura del gas al piano di insediamento produttivo del territorio comunale di Vallata.

I numeri

I lavori proseguiranno: finora è stato infatti messo in esercizio l’80 per cento della rete ed è stato realizzato circa il 40% degli allacciamenti.

La rete di distribuzione è di 74701 metri, con 1337 diramazioni, 236 PDR, punti di riconsegna, e 19 clienti attivi.

Le richieste di allacciamento finora pervenute sono circa 1000, 600 delle quali confermate con l’accettazione del preventivo, a fronte di un bacino potenziale di 3000 clienti finali servibili, probabilmente a causa del contesto attuale del mercato energetico che per il momento non favorisce il pieno utilizzo della nuova infrastruttura da parte dei 2000 residenti attualmente servibili.