20.000 presenze in 15 serate, di cui 11 sold ou,t sono la fotografia di un evento in continua crescita nonostante le difficoltà del settore
Riceviamo e pubblichiamo.
Con il finissage della splendida mostra ‘Muse’ di Guido Harari si è concluso ieri il lungo e intenso programma del ‘Locus festival 2021 – open eyed music’.
Un percorso attraverso la Puglia, fra Murgia, Valle d’Itria, litorale adriatico e il capoluogo, iniziato il 24 luglio a Minervino Murge (BT) con il live di Venerus fra i vigneti dell’official partner Tormaresca, entrato nel vivo con 24 spettacoli in 9 serate nella Masseria Ferragnano di Locorotondo (BA), con tre concerti nel Parco Archeologico di Egnazia ed altri due eventi nel centro di Fasano (BR), fino all’ultimo grande live a Bari con lo spettacolo di Andrea Laszlo De Simone e della sua Immensità Orchestra nell’insolita e prestigiosa piazza della Basilica di San Nicola.
Con ben 11 serate sold-out, il programma iniziale è stato realizzato interamente con poche eccezioni, i britannici Sons of Kemet sono già riconfermati per il prossimo anno, totalizzando 20.000 presenze di cui 18.000 paganti.
A questi si aggiungono le migliaia di persone che hanno fruito la mostra fotografica ‘Muse’ di Guido Harari nel centro storico di Locorotondo, per tutto il mese di agosto. É la fotografia di un festival in crescita, nonostante i grossi limiti imposti al settore dall’emergenza perdurante in ormai due anni.
Dichiara Gianni Buttiglione, Direttore artistico del festival:
Rispetto al passato la crescita esponenziale di spettatori paganti ci permette di crescere in quantità e qualità degli spettacoli, oltre a rappresentare un grande segnale di fiducia e maturità del pubblico estremamente incoraggiante per il futuro.
Siamo già al lavoro per la diciottesima edizione, che avrà come cuore sempre il Comune di Locorotondo, fra la fine di luglio e la prima metà di agosto, e che contiamo di allargare e diffondere in altri luoghi e città della nostra bellissima Puglia.
Ma il Locus non è solo musica, quest’anno sono state incrementate le attività che rendono il festival un’esperienza unica per il pubblico più affezionato così come per i turisti e i visitatori casuali.
Oltre alla grande mostra ‘Muse’ il fotografo Guido Harari ha tenuto il workshop ‘Vedere la musica, ascoltare le immagini’, organizzato in collaborazione con l’Associazione Il Tre Ruote Ebbro, con 20 partecipanti impegnati in reportage e ritratti durante gli eventi del festival, le installazioni interattive degli artisti di Futuro Arcaico hanno aperto al pubblico la preziosa location del Giardino Monumentale di Masseria Ferragnano coinvolgendo migliaia di spettatori.
Dieci ‘Locus experiences’ hanno coinvolto inoltre centinaia di utenti in escursioni, degustazioni, cicloturismo ed altre esperienze in Valle d’Itria, con il contributo di diverse realtà del territorio: la cooperativa SERAPIA, Ciclomurgia 4cycling n’Trek, la scuola IISS Basile Caramia Gigante e l’IISS De Marco – Valzani – Ferraris di Brindisi, coinvolta in un progetto di alternanza scuola lavoro.
Inoltre, gli ampi spazi di Masseria Ferragnano, oltre ai live, alle attività di ristorazione, agli espositori e al Giardino Arcaico, hanno ospitato anche uno spazio che ha programmato sei incontri con gli artisti, tre talk show e quattro proiezioni cinematografiche.
La manifestazione che ha visto esibirsi una line-up eterogenea e di altissima qualità, nella quale nuovi nomi del jazz e della musica nera internazionale si sono alternati a giovani talenti di casa nostra e a giganti della musica italiana, una line-up perfettamente gender-balanced, frutto dell’adesione al Keychange movement, per un’industria musicale più aperta alle donne e a tutti gli artisti e professionisti che subiscono discriminazioni di genere, razza e cultura.
Si sono esibiti in ordine alfabetico:
Andrea Laszlo De Simone, Any Other, Ariete, C’mon Tigre, Colapesce Dimartino, Coma Cose, Cristina Donà, Diodato, Fabio Cinti E Ico Magna Grecia, Frah Quintale, Franco D’andrea & Dj Rocca, Frida Bollani Magoni, Gianluca Petrella “Cosmic Renaissance”, Ginevra Nervi, Guido Harari, Il Quadro Di Troisi, Iosonouncane, James Senese Napoli Centrale, Kety Fusco, Keiyaa, Kokoroko, Laura Agnusdei, Licia Lanera, Makkox, M¥Ss Keta, Niccolò Fabi, Populous, Post Nebbia, Samuele Bersani, Studio Murena, Venerus, Willie Peyote, Whitemary.
Un grande festival reso possibile dalla macchina organizzativa di Bass Culture srl, dalle oltre 50 persone coinvolte tra tecnici e addetti ai lavori e grazie al contributo dei partner pubblici e privati che hanno consentito la fruizione gratuita di due serate, della mostra ‘Muse’ e che hanno permesso di contenere i prezzi dei biglietti di tutti gli eventi.
Si ringraziano:
Tormaresca, la BCC Locorotondo, il progetto Scena unita – fondo per i lavoratori della musica e dello spettacolo, i partner principali Glo, Volkswagen Zentrum Bari, Acqua Orsini, Nastro Azzurro, i food partner Pescaria, Murgella, Santoro, il ticketing Dice, il vettore ufficiale Ferrovie del Sud Est.
Un ringraziamento va infine tutti i partner tecnici, media e le altre realtà con cui il festival opera in rete:
Italian Music Festivals, il Distretto produttivo Puglia Creativa, I-Jazz, RoBOt festival di Bologna, Seeyousound festival di Torino, Keychange.org.
È l’unione che fa la forza, soprattutto nei momenti difficili, e ne usciremo tutti insieme più forti di prima.
Foto Scatola Enne