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Si chiude il ‘Meet Italian Brands 2024’

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'Meet Italian Brands 2024'


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Oltre 100 buyer internazionali, provenienti da 35 Paesi e 5 Continenti, per 715 incontri con le 80 aziende partecipanti

Riceviamo e pubblichiamo.

Grande partecipazione al ‘Meet Italian Brands 2024’, il programma di promozione ed internazionalizzazione che si è tenuto dal 22 al 24 gennaio 2024 alla Mostra d’Oltremare di Napoli, con l’obiettivo di proiettare le aziende e i brand del settore moda in Campania sui mercati internazionali, favorendone il consolidamento e lo sviluppo economico – commerciale.

L’evento ha visto la partecipazione di oltre 100 buyer stranieri, provenienti da 35 Paesi e 5 Continenti, America, Asia, Emirati Arabi, Europa e Africa, impegnati in 715 incontri con 80 aziende campane di grandi e piccole dimensioni, selezionate attraverso una Manifestazione d’Interesse emanata dalla Regione Campania, che in totale raggiungono oltre 1 miliardo di fatturato e circa 20mila addetti compreso l’indotto.

Il ‘Meet Italian Brands’, in particolare, è stato il primo B2B fashion event in Italia dedicato al networking e alle relazioni con i mercati esteri e ha consentito alle aziende del settore abbigliamento total look che distribuiscono un proprio marchio attraverso i canali di vendita Franchising & Retail di far conoscere la propria offerta produttiva e dialogare con gli addetti al settore moda del resto del mondo.

Elaborato in linea con le strategie individuate dalla Regione Campania e dal Tavolo Regionale della Moda e del Design, MODEC, è stato caratterizzato da un format innovativo: non solo ‘esposizione, contatti e vendita’, ma anche confronto e crescita formativa, tra modelli di innovazione e approfondimento delle radici, in una narrazione unitaria ricca di storia.

I buyer presenti, infatti, non si sono limitati a incontrare le aziende negli spazi espositivi allestiti alla Mostra d’Oltremare, ma hanno avuto anche la possibilità di visitare fisicamente i loro stabilimenti di produzione.

In tal modo il settore moda del territorio campano è stato valorizzato in tutte le sue componenti, facendolo vivere come esperienza a tutto campo.

Il progetto ha coinvolto: Regione Campania, ITA – ICE – agenzia per l’internazionalizzazione, promozione all’estero della manifestazione ed incoming di buyer, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Confindustria Campania e Unione Industriali Napoli, promotore, CIS-Interporto Campano – Nola Business Park, promotore, Mostra d’Oltremare Spa, soggetto attuatore, Università della Campania Luigi Vanvitelli, formazione e cultura della moda, ed ha come partner SMI – Sistema Moda Italia, Assocalzaturifici, Museo della Moda Regionale.

Per l’occasione, inoltre, è stata realizzata da ITA – ICE la piattaforma Internet dedicata 365 SMART, promossa presso la rete dei 78 uffici esteri dell’Agenzia e sulla quale sono state create vetrine digitali riservate ad ogni singola azienda partecipante.

Il panel dei lavori è stato completato dalla conferenza di inaugurazione alla presenza delle principali autorità locali e nazionali, da una serie di talk e da altri eventi autonomi programmati nel centro storico di Napoli dalla Università degli Studi ‘Luigi Vanvitelli’ e dalla Fondazione Mondragone, che hanno coinvolto la città in una kermesse di cultura e di impresa.

Il Settore della Moda in Campania

L’iniziativa fa parte di una strategia più ampia che vede i principali attori istituzionali del territorio nel settore assieme per valorizzare una delle filiere più estese e articolate del panorama locale e nazionale.

La Campania, infatti, con 27.000 aziende, è la seconda regione italiana per numero di imprese attive nella Moda. Un sistema animato prevalentemente da micro, 33%, e piccole aziende, 60%, che si conferma una presenza significativa nel panorama del fashion system internazionale, con un fatturato stimato in oltre 15 miliardi di euro e 110.000 addetti, 9% del dato nazionale e 50% di quello del Sud in riferimento al numero degli addetti ed a quello delle aziende.

La filiera regionale del TAC, tessile, abbigliamento, calzature, è la più estesa e articolata, e in più si completa con accessoristica, oreficeria, occhialeria, cosmetici.

La concentrazione territoriale in alcune aree determina veri e propri poli specializzati, come avviene per Avellino, conciario, Aversa, calzaturiero, Marcianise, orafo, Caserta, tessile, seterie, area Vesuviana, abbigliamento, Casalnuovo – Arzano, sartoria, Nola, logistica e distribuzione.

Ma è anche un comparto caratterizzato da innovazione e supportato da centri di ricerca e di alta formazione attivi nella sperimentazione di tessuti sostenibili e di abbigliamenti innovativi, attraverso il design di traiettorie tecnologiche in grado di rispondere alle esigenze di qualità nella produzione secondo le aspettative dei mercati esteri.