Autore: Antonio Masullo
Titolo: Shoah – La cintura del Male
Editore: Argento Vivo Edizioni
Collana: Fuoriclasse
Target: 14+
Genere: Narrativa
ISBN: 978-88-32106-07-7
Anno pubblicazione: 2019
Edizione: I
Prezzo: € 15,00
Pagine: 160
Ho avuto occasione di leggere questo libro perché un gruppo di cari amici mi ha chiesto di presentarlo, durante il periodo di lockdown.
Sappiamo, tutti e molto bene, che i libri hanno una funzione importante nell’evoluzione mentale e comportamentale della nostra specie, grazie al fatto che la nostra caratteristica principale, come primati umani, è quella di utilizzare i differenti codici dei diversi linguaggi come reale occasione di riflessione, analisi e sintesi.
Senza la prima non esistono le seconde, e per attuare la prima è necessario fermarsi a guardare, osservare, chi siamo, nella nostra essenza, tanto materiale quanto trascendente.
Siamo in un’epoca in cui il porre attenzione alla nostra dimensione trascendente, ossia quella che ci lega all’invisibile misterioso, ancora meglio che ignoto, sembra essere considerata una perdita di tempo, rispetto agli impellenti problemi esistenziali che tutti noi affrontiamo quotidianamente.
Dal mio punto di vista, quello antropologico-mentale, dovremmo invece, per salvarci dalla nostra stessa megalomania, economica ed antropologica, puntare con tutte le nostre forze al trascendente. Certo, ognuno di noi, in base alle proprie convinzioni, credenze e storie personali, abbraccerà ciò che meglio rappresenta questo anelito verso l’alto, anche secondo, la propria cultura.
Ma, se non riprendiamo a guardare verso l’alto saremo sempre più nani.
Bene, queste sono le premesse fondamentali con le quali vi invito a leggere il testo di Antonio Masullo, ‘Shoah – La cintura del Male‘, Argento Vivo Edizioni, 2019. Il tema non necessita di presentazioni, né di ulteriori considerazioni personali, mentre resterà, sempre e comunque, importante la memoria di ciò che è avvenuto.
Ma, il merito di questo testo è anche e soprattutto un altro.
Antonio Masullo decide di andare oltre la memoria storica, per entrare in una dimensione ancora più intimamente personale, che riguarda ognuno di noi, se desideriamo fare della riflessione di cui ho appena parlato, l’occasione di trascendenza.
Antonio ci ricorda che ogni tentativo di cambiare le cose di questo mondo, da parte nostra, come umanità, è intriso di simbolismo religioso misterico, con il quale ci convinciamo, in misura relativamente diversa per ognuno di noi, di essere noi gli artefici della vita stessa.
Ecco, quando dimentichiamo la posizione che l’Uomo occupa nella gerarchia dell’Universo, pur essendo essa, decisamente significativa ed assai importante, diventiamo mostruosamente disumani, con un gratuità che cerchiamo di giustificare facendo appello all’esoterismo.
Questi sono i motivi per i quali consiglio a tutti la lettura del testo di Masullo.
È diversa la prospettiva, appunto, rispetto ai molti testi che hanno trattato questa misera storia umana europea e mondiale.
Ed è proprio la nuova prospettiva che ci permette di pensare a noi stessi in modo più umile e, in fondo, anche più misericordioso.
Sembra strano, eppure è così, almeno, così è stato per me.
Seguirò ancora Antonio Masullo nel suo percorso letterario, sicuro che ogni sua produzione ci arricchirà in dimensioni meno ovvie e scontate.
Autore Alessandro Bertirotti
Alessandro Bertirotti, professore universitario e antropologo della mente. Docente di Psicologia per il Design presso il Dipartimento di Architettura e Design (dAD) della Scuola Politecnica dell'Università degli Studi di Genova e di Antropologia della mente presso la Universidad Externado di Bogotà. Autore di libri con oltre sessanta pubblicazioni al suo attivo.