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‘Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi’ a Palazzo Barolo

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Ito Shinsui - Kanzashi Giovane donna che si aggiusta l'acconciatura per prepararsi alla festa del nuovo anno - 1931
Ito Shinsui - Kanzashi Giovane donna che si aggiusta l'acconciatura per prepararsi alla festa del nuovo anno - 1931


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In mostra a Torino dall’8 marzo al 30 giugno 2024

Riceviamo e pubblichiamo.

Vertigo Syndrome con il patrocinio del Comune di Torino e del Consolato Generale del Giappone a Milano, è orgogliosa di presentare ‘Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi’, la prima mostra mai realizzata in Italia sull’arte degli shinhanga, a cura Paola Scrolavezza, che si terrà a Torino, a Palazzo Barolo, dall’8 marzo al 30 giugno 2024.

‘Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi’, attraverso l’esposizione di opere magistrali mai viste in Italia, provenienti da collezioni private e dalla Japanese Gallery Kensington di Londra, ma anche preziosi kimono, fotografie storiche e oggetti d’arredo, celebra la continuità e l’evoluzione della tradizione artistica giapponese, mostrando come il movimento shinhanga abbia saputo preservare le tecniche secolari dell’incisione su legno pur introducendo prospettive innovative e influenze d’oltreoceano.

Un viaggio verso la modernità

Dai grandi soggetti dell’ukiyoe ai paesaggi suburbani e ai nuovi modelli femminili

Pigmenti brillanti, atmosfere malinconiche e silenziose, sospese tra un legame profondo con la tradizione e l’avanzare inesorabile del progresso.

Questo è lo shinhanga, letteralmente ‘la nuova xilografia’, movimento nato ufficialmente nel 1916 grazie all’opera di artisti come Itō Shinsui e Kawase Hasui, che allontanandosi dai soggetti della corrente dell’ukiyoe – iconici paesaggi raffiguranti località celebri, famose geisha o personaggi legati al mondo dei teatri più in voga – prediligono invece scorci caratteristici della provincia rurale o dei sobborghi cittadini, non ancora raggiunti dalla modernizzazione, quali rovine, templi antichi, immagini campestri, scene notturne illuminate dalla luna piena e dalle luci dei lampioni.

A queste vedute impressionistiche si aggiungono ben presto nuovi tipi di bijinga, i ritratti femminili, adesso non più dedicati a modelli celebri e irraggiungibili, ma alle donne dei tempi moderni, ritratte nella loro quotidianità, mentre si acconciano i capelli o si applicano il trucco, giovani dai cui occhi trapelano emozioni, sogni e rimpianti.

Un sisma nell’arte

Le stampe prima e dopo il grande terremoto del 1923: un nuovo Giappone, un nuovo shinhanga

Il percorso espositivo, pensato per appassionare e incuriosire il più vasto pubblico, procede proprio attraverso l’abbinamento di paesaggi e bijinga, e trova il suo fulcro centrale e punto di snodo nel grande terremoto del Kantō del 1° settembre 1923, il peggiore nella storia del Giappone.

Seguito da violenti incendi che divamparono per ben due giorni, alimentati dai venti di un tifone, causò oltre 100.000 morti e rase completamente al suolo una vasta area attorno alla capitale: dalle ceneri nasceva una nuova Tokyo, sempre più proiettata verso il futuro, e con lei una società all’avanguardia e aperta allo stile di vita occidentale.

Dopo il sisma, la produzione delle incisioni shinhanga si intensifica al ritmo frenetico della ricostruzione urbana, assorbe la nuova atmosfera e la racconta in una produzione sempre più diversificata.

Agli scorci caratteristici si aggiungono angoli metropolitani con strade deserte, case dalle cui finestre filtra un’illuminazione densa e artificiale; nelle opere si nota adesso l’assenza di figure umane, prevalgono pioggia e neve a simboleggiare la lotta dell’umanità con gli elementi naturali.

Tutto, nelle xilografie prodotte dopo il disastro, racconta il senso di smarrimento e la solitudine dell’individuo di fronte alla fragilità dell’esistenza. Allo stesso modo, nei bijinga si affievolisce ulteriormente, fino a scomparire del tutto, il nesso con il mondo dell’intrattenimento notturno tipico dell’ukiyoe.

Le ragazze immortalate nelle illustrazioni non soltanto sono donne comuni, ma iniziano a muoversi anche al di fuori delle mura domestiche, nelle vie o nei locali dei quartieri alla moda: sono cameriere, insegnanti, infermiere e dattilografe, giovani indipendenti e istruite, emancipate, pronte a cogliere le numerose opportunità che il nuovo Giappone offre loro.

L’epoca dello shinhanga

Tra urbanizzazione e fermento culturale

Affermatosi all’inizio della democrazia Taishō (1912 – 1926) e proseguito fino agli anni Quaranta del Novecento, lo shinhanga è il riflesso artistico di un periodo straordinario del Giappone contemporaneo, che sulla scia del rinnovamento già avviato in epoca Meiji è caratterizzato da unìatmosfera di estrema libertà e fermento culturale.

Sullo sfondo dell’urbanizzazione, le principali città divengono i centri di un’arte e di una cultura sempre più alla portata di tutti, aperte alla nuova borghesia e al nuovo pubblico che dalla provincia affluisce nelle metropoli, attratto dalla prospettiva dell’ascesa economica e sociale e dallo stile di vita anticonformista e moderno.

È in questo contesto che alcuni editori e stampatori illuminati, tra i quali spicca la figura emblematica di Watanabe Shōzaburō, danno impulso allo sviluppo del movimento, intenzionati a produrre un’arte autoctona e innovativa servendosi però del processo tradizionale dello hanmoto, ovvero ‘atelier’ – lo stesso utilizzato dai maestri dell’ukiyoe – che vede l’artista occuparsi dell’ideazione e del disegno, affidando all’incisore, al tipografo e all’editore le fasi successive della produzione e diffusione delle stampe.

Il vento borghese del cambiamento

La seduzione del fascino dell’estremo, esotico oriente

Con l’aiuto di scatti, video e riviste d’epoca, abiti femminili che ricordano la tradizione giapponese ma nei quali già si intravede l’influenza modernizzatrice d’oltreoceano, ‘Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi’ ricrea l’atmosfera densa di aspettativa e nostalgia di inizio secolo e presenta al pubblico un’incredibile corrente artistica ancora sconosciuta in Italia, raccontandola in maniera affascinante e coinvolgente e dipingendo, attraverso di essa, uno spaccato vivido e intenso del Giappone tra le due guerre.

Dalle stampe dominate dai toni più cupi del blu – dove l’unica nota di luce è la luna – alle marine bagnate dal sole al tramonto o dalla luce delle lanterne delle imbarcazioni, fino alle pagode che svettano sui ciliegi in piena fioritura, quello che viene alla luce è un paesaggio ideale, emozionale e simbolico, uno sfondo sul quale spiccano le silhouette femminili, icone malinconiche e inquiete della conquista della modernità.

La mostra ‘Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi’ è curata da Paola Scrolavezza, esperta di Cultura e Letteratura Giapponese e docente presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna, con la consulenza artistica di Marco Fagioli, collezionista, storica autorità dell’arte giapponese e autore di numerose pubblicazioni, che l’ha affiancata nella selezione di ogni opera esposta per guidare i visitatori in un viaggio attraverso la bellezza e la trasformazione del paesaggio e della cultura giapponese nei primi decenni del Novecento.

La mostra è corredata da un catalogo edito da Skira Editore a cura di Paola Scrolavezza.

Per tutto il periodo di apertura la mostra proporrà un fitto calendario di eventi collaterali, tra laboratori, conferenze, presentazioni di libri e molti altri incontri dedicati al tema dell’esposizione.

Vertigo Syndrome

Una crociata contro l’uggia delle mostre d’arte

Vertigo Syndrome è stata fondata da Chiara Spinnato e Filippo Giunti nel gennaio 2022 e si occupa di ideazione, organizzazione e produzione di mostre ‘dall’idea al chiodo’.

Le mostre presentate da Vertigo Syndrome sono escogitate e costruite partendo dal presupposto che i visitatori abbiano tutto il diritto di essere impreparati quando fanno il primo passo all’interno dei percorsi espositivi, senza per questo provare imbarazzo o fingersi informati.

La missione non è spiegare tutto, ma far nascere lo slancio e la passione di voler sapere qualcosa di nuovo e avere la soddisfazione di saperlo spiegare agli altri.

Vertigo Syndrome sostiene che anche la mostra d’arte apparentemente più astrusa possa diventare bella se qualcuno ti stimola a guardarla in maniera emozionante.

Vertigo Syndrome è una dichiarazione di guerra alla noia della maggior parte delle mostre d’arte. Sappiamo che leggere pannelli fitti di date e dettagli tecnici non è divertente e non avvicina nessun visitatore alla conoscenza di un artista o delle sue opere. ‘Mostra. Non Spiegare’ è il nostro grido di battaglia.

Cerchiamo di offrire ai visitatori un viaggio, intrapreso in solitudine o in calorosa compagnia, in luoghi ed ambienti molto suggestivi e capaci di indurre forti emozioni che si manifestano sotto forma di espressione artistica, come accade talvolta con i sogni.

Informazioni
Shinhanga
Palazzo Barolo
via delle Orfane 7/A
Torino
8 marzo – 30 giugno 2024

Orari
Martedì – mercoledì – giovedì – venerdì: 10:00 – 19:00
Sabato – domenica: 10:00 – 20:00

Aperture straordinarie
Domenica 31 marzo 2024
Lunedì 1° aprile 2024
Giovedì 25 aprile 2024
Mercoledì 1° maggio 2024
Domenica 2 giugno 2024

Biglietti
Acquistabili online o in biglietteria
Intero: 14,50 €
Ridotto minori di 18 anni, over 65, accompagnatori di persone disabili con certificazione di disabilità pari o superiore al 75%: 13,00 €
Ridotto per possessori di Torino + Piemonte Card, Abbonamento Musei e Card Cultura: 12,00 €
Ridotto Speciale bambini, dai 6 ai 12 anni: 5,00 €
Ridotto Open: 16,00 €
Acquistabili solo in biglietteria
Ridotto Scuole: 5,00 € – prenotazione obbligatoria a gruppi@vertigosyndrome.it
Ridotto Gruppi min. 15 persone: 13,00 € – prenotazione obbligatoria a gruppi@vertigosyndrome.it
Omaggio, bambini sino a 6 anni, persone con disabilità con certificato superiore al 75%, soci ICOM, guide turistiche abilitate, giornalisti accreditati presso l’ufficio stampa Davis & Co.

Per l’intera giornata dell’8 marzo le donne entreranno gratuitamente.

Per chi acquisterà il biglietto entro il 15 marzo, in biglietteria o online, + commissioni di prevendita, il costo sarà di €12
A partire dal 16 marzo entrerà in vigore il tariffario standard.

Informazioni e prevendita sul sito www.shinhanga.it
Catalogo mostra: Skira