Quando per fragilità esistenziale, depressione, incapacità di resistere ai momenti difficili che la vita comporta si apre la porta ai carnefici
Tutti auspicano che la vita sia serena, comoda, felice e priva di intoppi, che segua un percorso lineare, senza incappare in ostacoli, spesso impegnativi, da superare per normalizzare la quietudine.
Ma così non è, se non per i pochissimi che, per grazia ricevuta, sono atterrati dalla nascita in un mondo incantato verosimile ad una fiaba.
Anche nella vita vale il principio di inerzia, con lo stato di quiete che permane fino a quando non intervengano forze impresse a mutarlo.
Chissà se Isaac Newton aveva immaginato che la sua intuizione potesse estendersi all’ambito dell’esistenziale.
Che lo abbia fatto oppure no, è certo che anche l’esistenza umana è soggetta ad un moto non lineare, che muta continuamente le situazioni.
Pertanto, le persone conducono tutt’altro che un arco vitale lineare tratteggiato da serenità e quieto vivere.
Molte volte, invece, sono costrette ad affrontare circostanze complesse che rendono sdrucciolevole il cammino della vita.
In tali momenti è necessaria una buona dote di resistenza per fare fronte agli urti, per favorire la risoluzione delle criticità e ristabilire la normalità.
Non è solo questione di carattere, perché molto dipende da vari fattori, quali la ricorsività degli eventi difficoltosi, la loro entità, la frequenza con la quale accadono nel percorso di vita.
Tutti possono trovarsi nella condizione di fragilità che induce alla ricerca di moderatori del disordine esistenziale.
Per riprendere forza e vigore potrebbe essere sufficiente l’incontro di alcune ore con amici simpatici, un dialogo più intimo con persone fidate, oppure un po’ di relax osservando il cielo.
Non tutti riescono a mettere in campo la forza necessaria all’opposizione delle difficoltà, alimentando, invece, uno stato di debolezza, che genera la frattura con una parte della realtà che pare ingestibile.
La fragilità è una condizione tipica della vita dell’uomo e della donna che viviamo in qualche forma facilmente dovuta alla perdita della salute, del lavoro, del patrimonio, al divorzio, alla solitudine, alla scomparsa della fiducia in sé stessi per il mondo circostante…
Ciò crea instabilità, debilitazione, con forte bisogno di protezione, difesa, sostegno, conforto, incoraggiamento, che infonda speranza traguardando ad una migliore ulteriorità.
La condizione generale di coloro che cadono in tali bisogni è terreno fertile per una moltitudine di persone che si eleggono terapisti, guaritori, esorcisti.
Una pletora di veggenti, esorcisti, maghi, chiromanti autodeterminatisi, che affermano di avere il potere per normalizzare qualsiasi malanno afferente alla dimensione fisica, psichica, sociale, morale, spirituale e religiosa.
Individui autoreferenziali, che si eleggono detentori di proprietà che solo sé stessi possiedono in modo essenzialmente indipendente dall’ambiente esterno, assumendo di avere la conoscenza di verità assolute, indiscutibili e negazioniste persino della scienza, medica o altra.
Personaggi abilissimi ad insinuarsi nella vulnerabilità di coloro che, disorientati, perdono la concezione della realtà, divenendo facili prede di abili fattucchieri che promettono la liberazione dal male con pratiche rituali o procedimenti inverosimili.
Insinuandosi nelle vittime, ne assumono il controllo e acquisiscono uno stato di fiducia assai profondo, dominando persino la loro volontà, che affidano ciecamente a quella dei meschini individui.
Fa scalpore il caso di Roberto Amatulli, ex parrucchiere barese recentemente alle cronache che, autoproclamatosi pastore evangelico, sottrae alla famiglia Marianna Armenise.
La donna, colta da depressione, viene convinta di vivere con una madre indemoniata e, allontanandosi progressivamente dalla famiglia, diventa il suo braccio destro.
Lo pseudo – pastore viaggia per l’Italia alla ricerca di fedeli, pratica esorcismi e miracolose guarigioni. All’inizio si presenta alle persone buono e gentile, plagiando i più deboli con lavaggi del cervello, per poi chiedere agli adepti il danaro necessario al sostentamento delle attività di proselitismo.
Molto noto sui social, in particolare Facebook e Tik Tok, Amatulli si descrive come:
Ministro di Cristo Gesù ripieno dello Spirito Santo
Si espone con fotografie e video durante momenti di preghiera, apostolato ed esorcismo, con Marianna sempre al suo fianco.
Racconta di avere risvegliato un bambino in coma, poi deceduto, chiosando:
Fatta la volontà del Signore, dopo avere fatto tutto quello che si doveva fare per salvarlo.
In un servizio andato in onda su Le Iene, alcune persone raccontano di essersi allontanate dalla famiglia dopo avere iniziato a frequentare lui e la sua setta.
La pagina Facebook di Giovanni Barreca, il fanatico religioso che domenica 11 febbraio telefona ai Carabinieri confessando di avere ucciso la moglie e due figli poiché posseduti dal demonio, cita molte volte il profilo di Amatulli.
Seppur non vi sia prova di una relazione diretta tra i due e nessun coinvolgimento dell’Amatulli nella strage, il demonio che possiede anime perdute è un comune denominatore.
Altro caso eclatante quello di Matteo Valdambrini, il 26enne ‘diavolo di Prato’, creatore di una setta esoterica, dichiaratosi in grado di fermare il tempo, la pioggia, di uccidere e resuscitare le persone.
Avvicinava i più fragili, convincendoli che era il diavolo, per poi condurli in edifici abbandonati, dove, lontano da occhi indiscreti, consumava i suoi rituali, perpetrando abusi sessuali ai seguaci.
È stato condannato per i reati di riduzione in schiavitù, violenza sessuale e pedopornografia.
Assolutamente folle il suicidio collettivo più imponente della storia, che nel 1978 porta alla morte 918 seguaci della setta del Tempio del Popolo in Guyana, nella città di Jonestown, fondata nel 1977 da Jim Jones, criminale e predicatore statunitense, che si stanziò, con la sua comunità di seguaci, raccolti tra emarginati e minoranze etniche, in quella dal lui considerata la terra promessa.
Ben presto sorsero malumori all’interno dell’insediamento, che suscitarono in diverse persone la volontà di abbandonarlo, tentando la fuga, resa difficile dalla fitta giungla, e considerate disertori ,che la polizia istituita internamente alla comunità puniva severamente.
Furono i famigliari di alcuni adepti a sollevare rivendicazioni, ritenendo che fossero trattenuti contro la loro volontà, e coinvolsero il Congresso degli Stati Uniti.
Nel novembre del 1978 il politico statunitense Leo Ryan, amico del padre di Bob Houston, un membro della setta, decise di visitare la comunità.
Nel 1976, Bob, dopo una conversazione telefonica registrata con la ex moglie in cui parlava di abbandonare il tempio, fu trovato morto mutilato vicino ai binari del treno.
Il deputato e la delegazione statunitense furono poi assassinati al momento della partenza e Jim Jones convocò un’assemblea generale della comunità, chiedendo il suicidio di massa, poi attuato con sostanze a base di cianuro, compresi 200 bambini.
Molti i servizi mandati in onda da Striscia la Notizia che hanno scovato sedicenti maghi, guaritori e santoni. Tutti personaggi dotati di un particolare fiuto nell’individuare soggetti deboli, che cadono nella ragnatela della truffa.
Come Mehaleon, sedicente santone, esorcista e guaritore, che sostiene di essere in contatto con lo Spirito Santo, potendo così scacciare i demoni in cambio di danaro.
Un’inchiesta condotta da Fuori dal Coro scova il mago Candido, all’anagrafe Renzo Candido Martini, che si presenta come cartomante e esorcista. Da 40 anni operativo in rete televisiva, ha truffato le persone che lo seguivano per un valore di oltre 3 milioni di euro, promettendo di salvarle dalla sfortuna.
La fragilità può trasformarsi in un fenomeno di debolezza sociale, considerando che coglie migliaia di persone, arrivando persino ad impossessarsi di una comunità al punto di indurla a morire collettivamente.
Lascia increduli la propensione di coloro che decidono di seguire personaggi che propongono ambigue terapie, guarigioni e liberalizzazioni dal demonio, disposte a pagare un prezzo economico e persino con la vita, per sentirsi protette da venditori di fumo che promettono illusioni.
Ma l’illusione pare che si affermi più della consapevolezza della truffa e del raggiro pur di soddisfare il bisogno di sostegno e conforto quando si spezza la normale condizione esistenziale, al punto da fare intervenire i demoni possessori che, in casi estremi, comportano addirittura l’assassinio delle vittime cadute in disgrazia.
Una dissennatezza quella di ritenere plausibile l’esistenza del demonio, figura costruita per giustificare la negatività delle azioni umane, anziché rivolgersi a terapie mediche psichiatriche e psicologiche per comprendere quanto certi accadimenti possano essere destabilizzanti e porvi rimedio.
L’umanità è frammentata così finemente da non lasciare trasparire molte debolezze e, forse, nell’animo di alcuni, soggiace un’innata propensione ad affidarsi a maschere che attirano a sé, temporalmente e senza nessun risultato, chi perde parte di sé stesso, vagando nel nulla al di fuori della realtà.
Chissà se istituire un organismo sociale di monitoraggio del male oscuro, una specie di Emergency Esistenziale di pronto soccorso, possa contribuire ad intervenire per il trattamento del disordine, evidentemente consistente, nel sostrato in cui si raccoglie la parte di umanità ‘intercettata’ dai malfattori, che abusano della buona fede dei malcapitati.
Autore Adriano Cerardi
Adriano Cerardi, esperto di sistemi informatici, consultant manager e program manager. Esperto di analisi di processo e analisi delle performance per la misurazione e controllo del feedback per l’ottimizzazione del Customer Service e della qualità del servizio. Ha ricoperto incarichi presso primarie multinazionali in vari Paesi europei e del mondo, tra cui Algeria, Sud Africa, USA, Israele. Ha seguito un percorso di formazione al Giornalismo e ha curato la pubblicazione di inchieste sulla condizione sociale e tecnologia dell'informazione.