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‘Sesto Potere’ al Teatro Nuovo di Napoli

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‘Sesto potere’ – ph Emiliano Luciani
‘Sesto potere’ – ph Emiliano Luciani


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In scena dal 25 al 28 gennaio

Riceviamo e pubblichiamo.

Una bugia detta a tantissime persone può trasformarsi in verità, tra fake news e gogne mediatiche. Un potere da cui nessuno è indenne, questo il fulcro di ‘Sesto Potere’, il nuovo testo del regista Davide Sacco, in scena da giovedì 25 gennaio 2024 alle ore 21:00, repliche fino a domenica 28, al Teatro Nuovo di Napoli.

Presentato da Ente Teatro Cronaca, LVF – Teatro Manini di Narni e Teatro Comunale di Sulmona ‘Maria Caniglia’, l’allestimento vede protagonisti, in un capannone isolato, tre ragazzi, interpretati da Cristiano Caccamo, Carlotta Antonelli e Matteo Cecchi, pagati da un partito estremista per inventare fake news e manipolare le elezioni politiche imminenti.

La notte prima del silenzio elettorale, un noto conduttore televisivo, interpretato da Francesco Montanari, intervista il vicesegretario del partito per cui lavorano i ragazzi, mettendolo in difficoltà e facendogli fare una pessima figura davanti a tutto il paese.

I ragazzi stanno casualmente assistendo alla diretta televisiva e, preoccupati che questo possa compromettere il loro lavoro, decidono di non creare più fake news contro il partito avversario, ma che diffameranno direttamente il conduttore televisivo. Da quel momento la situazione inizia a degenerare.

Sottolinea il regista in una nota:

Odio, denaro e vendetta sono tre capitoli che racchiudono i temi centrali di questo spettacolo. La trama è tristemente attuale. Politica, fake news, manipolazione.

Ma quello su cui ho scelto di concentrarmi sono state le motivazioni che spingono una generazione a comportarsi in maniera crudele, cattiva, bastarda.

Il campo di battaglia è quello della diffusione delle notizie, e anche qui lo scontro è tra un conduttore che eccelle nel suo mestiere, che è amato dal pubblico e conosce alla perfezione lo strumento della televisione, e tre giovani che invece sanno come gestire l’umore del web, come smuovere le masse e scatenare reazioni di pancia ma terribilmente potenti.

Dopo il quarto potere della stampa e il quinto potere della televisione, un sesto potere, molto più sottile, molto più infimo, scivola tra gli smartphone, nelle notifiche Facebook e nelle stories su Instagram.

Un potere invisibile, come è sempre invisibile chi lo comanda ed è sempre ignoto perché lo fa. Un pericolo nelle nostre mani, un lavaggio del cervello continuo, forse, un potere da cui nessuno di noi può scappare.

‘Sesto Potere’ di Davide Sacco

25 ˃ 28 gennaio 2024
Teatro Nuovo Napoli
Via Montecalvario 16

Info 0814976267 email botteghino@teatronuovonapoli.it

Giovedì 25 ˃ domenica 28 gennaio 2024
Teatro Nuovo Napoli
giovedì ore 21:00
venerdì e domenica ore 18:30
sabato ore 19:00

Ente Teatro Cronaca
LVF – Teatro Manini di Narni
Teatro Comunale di Sulmona ‘Maria Caniglia’
presentano
Sesto potere
Nascita di una democrazia violata dall’odio, dal denaro e dalla vendetta’
scritto e diretto da Davide Sacco
con
Francesco Montanari, Cristiano Caccamo, Nina Torresi, Matteo Cecchi
con la partecipazione in video di Lorenzo Gioielli
e con la voce di Antonio Zavatteri

scene Luigi Sacco
costumi Valeria Pacini
musiche Davide Cavuti
disegno luci Luigi Della Monica
progettazione video Igor Renzetti
grafiche e animazioni video Elio Di Paolo e Francesco Rufini

aiuto regia Danilo Capezzani
assistente alla regia Elisa Gabrielli

Durata 80 minuti

In un capannone isolato, tre ragazzi, interpretati da Cristiano Caccamo, Carlotta Antonelli e Matteo Cecchi, vengono pagati da un partito estremista per inventare fake news e manipolare le elezioni politiche imminenti.

La notte prima del silenzio elettorale, un noto conduttore televisivo, interpretato da Francesco Montanari, intervista il vicesegretario del partito per cui lavorano i ragazzi, mettendolo in difficoltà e facendogli fare una pessima figura davanti a tutto il paese.

I ragazzi stanno casualmente assistendo alla diretta televisiva e, preoccupati che questo possa compromettere il loro lavoro, decidono che non creeranno più fake news contro il partito avversario, ma che diffameranno direttamente il conduttore televisivo. Da quel momento la situazione inizia a degenerare…

Note di regia

Odio. Denaro. Vendetta. Tre capitoli che racchiudono i temi centrali di questo spettacolo. La trama è tristemente attuale. Politica, fake news, manipolazione. Ma quello su cui ho scelto di concentrarmi sono state le motivazioni che spingono una generazione a comportarsi in maniera crudele, cattiva, bastarda.

Ci sono molti conflitti in scena: il più evidente è quello tra i ragazzi e il conduttore televisivo, che è anche il motore principale della vicenda, ma più andiamo avanti nella scoperta dei personaggi e più capiamo che il conflitto maggiore è interiore a ognuno di loro, tra quello che vorrebbero essere e quello che la società li costringe a diventare.

Il campo di battaglia è quello della diffusione delle notizie, e anche qui lo scontro è tra un conduttore che eccelle nel suo mestiere, che è amato dal pubblico e che conosce alla perfezione lo strumento della televisione, e tre giovani che invece sanno come gestire l’umore del web, come smuovere le masse e scatenare reazioni di pancia ma terribilmente potenti.

In mezzo, la verità, che viene schiacciata e perde sempre più di valore. La scenografia è asettica, animata dai personaggi che compaiono e spariscono, come accade in televisione, ma i drammi che vengono messi in scena sono terribilmente reali, e il dialogo procede serrato senza lasciare scampo a nessuno.
Davide Sacco

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