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Schumann e Brahms secondo Benedetto Lupo

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Benedetto Lupo


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Pagine vibranti, intime e vitali, nel concerto del grande pianista al Teatro Sannazaro di Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Il concerto del pianista Benedetto Lupo, con un programma musicale dedicato a Robert Schumann (1810 – 1856) e Johannes Brahms (1833 – 1897) è il nuovo appuntamento proposto, giovedì 21 novembre, ore 20:30,  al Teatro Sannazaro di Napoli, dall’Associazione Alessandro Scarlatti presieduta da Oreste de Divitiis.

Il musicista sottolinea:

Ho sempre amato suonare insieme pagine di Brahms e Schumann, autori che mi hanno sempre accompagnato nel corso della vita e che, nel caso di Schumann, non ho mai smesso di eseguire neanche per un attimo.

Dei grandi compositori, entrambi di origine tedesca, Benedetto Lupo, tra i pianisti italiani più acclamati e ricercati, eseguirà due capolavori di Schumann, i ‘Kinderszenen op.15’ e i ‘Kreisleriana op.16’, entrambi composti nel 1838, in dialogo con due meravigliose raccolte di Brahms, i ‘Tre intermezzi op.117’ e le ‘Fantasien op.116’, opere della maturità che si esplicitano nell’ispirazione fluttuante e visionaria della sua ultima produzione.

I ‘Kinderszenen’, ‘Scene infantili‘, di Schumann furono scritte nel momento della vita del compositore in cui si preparava a diventare sposo e padre. Musica sull’infanzia che Schumann compone ripercorrendo da adulto i ricordi e le emozioni di ciò che erano state le sue esperienze di bambino.

Un significativo transfert emotivo che il grande compositore ripropone anche per i ‘Kresleriana op. 16’, letteralmente ‘Fatti riguardanti Kreisler’, opera chiave della letteratura pianistica romantica, in cui immagina di identificarsi nella figura del Maestro di Cappella Johannes Kreisler, personaggio di fantasia creato dallo scrittore Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, divenuto poi emblema del musicista romantico.

Momenti di vitale ed esplicita intimità del giovane Schumann che si congiungono nell’esecuzione di Benedetto Lupo alla sequenza, intensa e struggente, dei dieci piccoli pezzi di Brahms, dai ‘Tre intermezzi op. 117’ alle ‘Fantasie op. 116’, composte fra il 1891 e il 1892, che, pagine conclusive della sua produzione pianistica, assumono il significato di un malinconico addio alla vita.

Considerato dalla critica internazionale come uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione, Benedetto Lupo si è imposto all’attenzione del mondo musicale con l’affermazione nel 1989, primo italiano, al prestigioso Concorso Internazionale Van Cliburn.

Da qui, la collaborazione con le più importanti orchestre americane ed europee quali la Philadelphia Orchestra, la Boston Symphony, la Chicago Symphony, la Los Angeles Philharmonic, l’Orchestre Symphonique de Montréal, la Seattle Symphony, la Vancouver Symphony, la London Philharmonic e la Gewandhaus Orchester di Lipsia.

Pianista dal vasto repertorio, Benedetto Lupo ha al suo attivo anche un’importante attività cameristica e didattica; tiene masterclass presso importanti istituzioni internazionali, è spesso invitato nelle giurie di prestigiosi concorsi pianistici internazionali e, dall’anno accademico 2013/2014, è titolare della cattedra di pianoforte nell’ambito dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, istituzione della quale, dal dicembre 2015, è Accademico effettivo.

Biglietti: da euro 25 a euro 12.

Informazioni: www.associazionescarlatti.it