La Romania ha avuto e ha ancora tuttora legittime aspettative riguardo all’ammissione allo spazio Schengen.
Membro dell’UE dal 2007, per la Romania è stato sospeso, da un anno già, il Meccanismo di Cooperazione e Verifica, ritenendo che abbia compiuto progressi sostanziali nel campo della giustizia e degli affari interni.
Inoltre, sia il Parlamento che la Commissione europea hanno dato al Paese il via libera per Schengen. Anche gli esperti europei che hanno monitorato la gestione delle frontiere rumene si sono espressi favorevolmente.
Il sostegno di cui gode a livello della stragrande maggioranza degli Stati europei, nonché dei funzionari di Bruxelles, rappresenta la fiducia che i progressi e gli approcci nella politica interna ed estera porteranno al raggiungimento di questo importante obiettivo.
Come è noto, l’Austria si è opposta e si oppone tuttora all’adesione della Romania allo spazio Schengen, anche se, recentemente, ha annunciato che accetterà l’accesso al cosiddetto ‘Schengen aereo’.
Ragioni politiche di convenienza spingono il governo di Vienna a porre sistematicamente il veto a questo legittimo desiderio di Bucarest. Da notare che l’Austria si è comportata in modo ostile anche nei confronti di altri Stati, tra cui l’Italia, riguardo al blocco di alcune vie di accesso, mettendo così implicitamente in discussione gli accordi di Schengen.
In tale contesto reputiamo imperativo che i principali stati europei intervengano con fermezza a favore della Romania. In questa prospettiva, l’Italia, suo partner tradizionale, in base ai legami storici, culturali ed economici, può svolgere un ruolo di questo tipo.
Stato dall’economia rilevante, membro del G8 e dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, presente dal 1997 nell’area Schengen, l’Italia ha avuto e ha un ruolo decisivo nella politica europea.
Inoltre, il Belpaese ha più volte sostenuto la Romania nei suoi sforzi di integrazione negli organismi occidentali, essendo questo Stato dell’Europa orientale a sua volta un costante alleato del “fratellone latino”.
La Romania, che negli ultimi anni è sempre più presente diplomaticamente nei Balcani occidentali e nei rapporti con la Repubblica di Moldavia, può essere un vero alleato dell’Italia in questi ambiti di grande interesse per la politica estera di Roma.
Come si può vedere in molti ambienti della Penisola, ci sono una serie aspettative che l’Italia assuma un ruolo molto più visibile ed energico nella politica europea. Un capitolo importante potrebbe essere il sostegno per quanto riguarda l’adesione della Romania a Schengen.
Autore Antoniu Martin
Antoniu Martin, storico e analista politico rumeno, specializzato nella storia recente e geopolitica. Ha pubblicato diversi libri sul comunismo rumeno e dell'Europa Orientale, nonché studi e articoli su argomenti di attualità nel campo delle relazioni internazionali.