I Sarrasti. Un popolo della Campania antica tra mito e storia
È disponibile dal 6 luglio il nuovo libro di Orazio Ferrara, ‘Sarrastes. Un popolo della Campania antica tra mito e storia’, D’Amico Editore, pp. 142, con illustrazioni; euro 14.
Il libro
Il segno impresso dal popolo dei Sarrastes nella storia della Campania antica, poi Felix, si può ritenere, senza dubbio alcuno, indelebile. Infatti la storia e i miti di questo popolo coincidono con la storia e i miti di parte rilevante di quella stessa Campania.
Sono genti sarraste a contribuire alle fondazioni di città importanti quali Pompei e Nuceria Alfaterna e, prima ancora, del villaggio protostorico fluviale della Longola e delle misteriche città di Fensern, di Hyria e di Urbula.
Dal preistorico culto delle sacre sorgenti, retaggio di una arcaica religiosità mediterranea preindoeuropea, dove s’intravedono relitti cultuali della dea Mefite, la primigenia divinità italica, venerata e invocata per dare fertilità ai campi e per concedere fecondità, e quindi il dono della maternità, alle donne, al culto, in tempi storici, del dio Sarniner, la cui effigie viene impressa sulle artistiche monete coniate dalle città e dai pagi dell’agro sarnese-nocerino, di cui è diventato ormai il dio federale. Il benefico dio fluviale che ritroviamo poi, successivamente, in tanti colorati affreschi murali della Pompei sepolta dalle ceneri del Vesuvio.
I Sarrastes un’aristocrazia guerriera, una specie di “Nobilitas” dei signori della lancia, che domina fin dall’inizio del primo millennio avanti Cristo quella parte della Campania adiacente e limitrofa al corso del fiume Sarno.
Il loro destino guerriero è cantato financo da Virgilio nella sua Eneide, quando enumera le loro schiere e i loro equipaggiamenti militari al seguito del mitico re Ebalo. Non solo leggenda, perché, in età storica, li vediamo combattere, cadendo a ranghi serrati e quindi morire alla grande, dalla parte dei romani, nella drammatica e infausta giornata di Canne.
E Sarrastes sono in gran maggioranza i legionari delle schiere del nocerino Publio Sizio nella sua avventura nell’Africa numidica al tempo di Giulio Cesare. Come Sarrastes sono i tanti arruolati nella III Legione Augusta, che presidiano, ai tempi dell’impero, i confini dell’Africa divenuta ormai romana. A loro si deve la fondazione della città africana di Milevi, la Sarnia Milevi.
L’autore
Scrittore e saggista, nato a Pantelleria (TP), vive a Sarno (SA) e negli anni Settanta ha fatto parte del Gruppo 77, gli intellettuali della rivista romana Futurismo Oggi, diretta da Enzo Benedetto, amico ed allievo di Marinetti. Collabora come articolista per ExPartibus.