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Sanac, anche la Toscana chiede al Governo garanzie per ripresa ordini

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Riunione del tavolo nazionale con il MiSE

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

La ripresa in tempi rapidi degli ordini, oggi in via di esaurimento, è una condizione indispensabile per garantire la continuità produttiva dello stabilimento Sanac di Massa.

Per questo anche la Toscana si unisce alle richieste di sindacati e istituzioni al Ministero dello sviluppo economico perché si faccia garante di una ripartenza degli ordinativi da parte della principale committente, ovvero Acciaierie Italia.

Così il Consigliere del Presidente per il lavoro Valerio Fabiani al termine della riunione del tavolo nazionale convocata oggi 23 novembre dal MiSE.

All’incontro, oltre ai rappresentanti delMinistero, hanno partecipato i commissari straordinari di Sanac, le organizzazioni sindacali di categoria territoriali e nazionali e i rappresentanti di istituzioni ed enti locali dove sono presenti stabilimenti Sanac, Toscana, Liguria, Piemonte e Sardegna.

I Commissari straordinari dell’azienda hanno dato notizia che, entro metà dicembre, sarà bandita una nuova gara di acquisto per Sanac, che dovrebbe concludersi in circa quattro mesi, dando così una possibilità di sviluppo all’azienda che oggi si ritrova a fare i conti, appunto, con la diminuzione degli ordini, fino a poco tempo fa commissionati da Arcelor Mittal.

Osserva Fabiani:

Per uscire dall’emergenza è necessario che si arrivi alla gara con un’azienda pienamente operativa, scongiurando così il ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori e il depauperamento del valore complessivo dell’azienda.

Nel corso dell’incontro è emersa anche la necessità che il MiSE assicuri all’intera filiera dell’acciaio in Italia una prospettiva di sviluppo unitario, di cui Sanac rappresenta una componente strategica.

Assicura Fabiani:

La Regione continuerà a operare affinché la partecipazione pubblica al capitale sociale di Acciaierie Italia possa tradursi, coerentemente, nell’inserimento di Sanac nella filiera nazionale dell’acciaio, e attende risposte auspicando la rapida riconvocazione del tavolo nazionale alla presenza dei vertici della società che hanno rilevato l’Ilva di Taranto.

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