Sam “Lightnin” Hopkins, uno dei più prolifici bluesman che la musica ci ha regalato dopo la seconda guerra mondiale.
Voce roca, con i suoi occhiali neri, cappello e sigaro in bocca si presenta in pubblico con la sua amica di sempre, la chitarra. Dotato di una magnifica tecnica impartitagli fin dalla prima giovinezza dai suoi fratelli Joel e Joe Henry, nei suoi pezzi si riconosce immediatamente il suo fraseggio con la chitarra, semplice, sferzante, con i suoi riff impregnati di blues che ti accarezzano e ti scivolano sulla pelle.
A tre anni, trasferitosi con la famiglia a Leona in Texas, canta nei cori della chiesa e a 8 anni si era già costruito una rudimentale chitarra, con una scatola di sigari e del fil di ferro.
Nel 1946 sotto la etichetta della Aladdin Records collabora con il pianista Wilson Smith formando il duo Wilson “Thunder” e “Lightnin” Hopkins. In questo periodo riesce finalmente a riscuotere un primo successo con hit quali “Shotgun blues”, “Short haired woman”, “Abilene” e “Big mama jump”.
Con il brano “Baby please don’t go” tocca di nuovo i vertici del successo che gli conferì molta notorietà permettendogli di esibirsi ed incidere a New York. Tra il 1947 e il 1954 incise più di 200 brani.
Tra ripiombamenti nell’oblio e ritorni al successo, Sam “Lightnin” Hopkins nel 1974 smise di incidere dischi, nel 1977 visitò per la seconda ed ultima volta l’Europa, dando l’anno dopo il suo ultimo concerto.
Nel 1981 del 30 gennaio a Houston, questo grande bluesman ci lascia per un cancro all’esofago.
Ma come tutti i grandi artisti, la sua essenza sarà presente in eterno, come il blues risuona in un qualsiasi angolo del mondo, i suoi brani, i suoi dischi fino a quando veranno o suonati o ascoltati, egli sarà lì, con il suo cappello, i suoi occhiali neri, il suo sigaro in bocca e la sua chitarra pronto a far riecheggiare il suo blues nelle nostre orecchie e a far vibrare le corde delle anime di ognuno di noi.
– Cari lettori, a proposito di dischi, riguardo a questo grande artista vi consiglio di ascoltare il disco The lightnin’ è uno dei migliori album prodotti da Sam Lightnin’ Hopkins. Nel disco sono presenti bluesman di notevole importanza e carisma quali: Sonny Terry & Brownie McGhee, insomma un album da tenere assolutamente nella propria discografia.
Con questa vi saluto e fatemi sapere se vi ha gustato questa breve approfondimento di uno tra i piu grandi bluesman della storia. A presto e, STAY… IN MUSIC!
Villani Antonio
Autore Antonio Villani
Nato con la musica da quando ero praticamente in fasce. Ringrazio infinitamente mio padre per quando ogni domenica "caricava" un LP di jazz, rythm and blues, swing, ed il mio orecchio incuriosito ascoltava quelle mille note e ritmi che si intersecavano tra loro. Non posso inoltre non menzionare il mio primo strumento musicale, regalatomi nel 1989, la splendida Yamaha PSS-390, mia vera delizia, al quale con i suoi sample e con il suo spettacolare equalizer mi divertivo spassionatamente a riprodurre un sacco di campionamenti e a mio modo... comporre diverse melodie e divertendomi come un matto a 5,6 anni, rompendo i timpani a mia madre. Beh che dire, la mia vena musicale ha avuto inizio e si è poi maturata verso il genere rock, da sempre la mia essenza, al quale faccio riferimento, con la sua forma base quale il blues-rock fino a poi ramificarsi in tutti i suoi sottogeneri, non solo blues. Ho sempre avuto un grande orecchio ed una passione innata, nell'ascoltare attentamente ogni sfumatura di un brano o di un album e cerco di poter offrire questa mia esperienza modellata su ormai infinite ore di ascolto di infiniti album, fino ad arrivare a forme di massima sperimentazione musicale, con l'obiettivo e la speranza di potervi consigliare qualsiasi disco nella maniera piu professionale possibile.