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‘Salveremo il mondo prima dell’alba’ al Teatro Vascello

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'Salveremo il mondo prima dell'alba'


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In scena a Roma dal 5 al 17 marzo

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal 5 al 17 marzo, dal martedì al venerdì ore 21:00, sabato ore 19:00 e domenica ore 17:00, presso il Teatro Vascello di Roma andrà in scena ‘Salveremo il mondo prima dell’alba’, uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
drammaturgia Gabriele Di Luca, con (in o.a.) Sebastiano Bronzato, Alice Giroldini, Sergio Romano, Roberto Serpi, Massimiliano Setti e Ivan Zerbinati
regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi.
Assistente alla regia Matteo Berardinelli
Consulenza filosofica Andrea Colamedici – TLON
Musiche originali Massimiliano Setti
Scenografia e luci Lucio Diana
Costumi Stefania Cempini
Direzione tecnica Alice Mollica e Andrea Gagliotta
Tecnico elettricista Ermanno Marini
Creazioni video Igor Biddau
Con la partecipazione video di Elsa Bossi, Sofia Ferrari e Nicoletta Ramorino
Illustrazione locandina Federico Bassi e Giacomo Trivellini
Organizzazione Luisa Supino e Francesco Pietrella
Ufficio stampa Raffaella Ilari
Una coproduzione Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini
in collaborazione con Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna ‘L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale
Durata dello spettacolo 150’ con intervallo

Note di drammaturgia di Gabriele Di Luca

Il bene non potrà mai vincere perché è sfinente.
L’onestà, la sincerità, il vero amore, sono tutte cose sfinenti da praticare perché non durano, sono solo degli istanti. Mentre il male è un maledetto maratoneta, uno spietato realista senza sonno che ha la resistenza dalla sua.

Dopo aver esplorato in diversi spettacoli il mondo degli ultimi, dei reietti, degli esclusi e dei perdenti, in questa nuova produzione intendiamo indagare il mondo del benessere e dell’apparente successo, attraverso il racconto dei primi, dei vincenti, della classe dirigente, dei ricchi, paradossalmente, però, imprigionati nello stesso vortice di responsabilità asfissianti, doveri castranti, sensi di colpa e infelicità che appartengono a tutti e, quindi, frantumati da tutto ciò che la mentalità capitalista non può comprare: l’amore per se stessi, la purezza dei sentimenti, gli affetti sinceri, la ricerca di un senso autentico nell’esistenza.

‘Salveremo il mondo prima dell’alba’ è il racconto della vita di alcuni ospiti in una clinica di riabilitazione di lusso situata su un satellite nello spazio, nuova meta turistica dei super ricchi, specializzata nella cura delle dipendenze contemporanee come dipendenze sessuali, affettive, da lavoro, da psicofarmaci.

Sono tutti vittime ognuno della propria dipendenza e del proprio egoismo, vie di fuga da una realtà opprimente. Ma le dipendenze e la riabilitazione costituiscono solo il sintomo esteriore di problemi più profondi ed esistenziali… di una sensazione di smarrimento comune ad un’intera generazione.

L’intero spettacolo, infatti, vuole farsi metafora di un modello di vita ormai giunto a un punto di non ritorno, dove parole come comunità, umanità e gentilezza sono quasi del tutto scomparse e bandite se non per essere strumentalizzate a fini propagandistici, elettorali e commerciali.

Ciò che ne rimane è un’umanità confusa e impaurita, sopraffatta dall’ossessione di questo continuo doversi vendere, con il terrore che nessuno ti voglia mai comprare.

Il tutto verrà esplorato in pieno stile Carrozzeria Orfeo, grazie a un occhio sempre lucido e, forse, disilluso, che intende cogliere, con ironia e anche estremo divertimento, i paradossi, le contraddizioni e le deformazioni grottesche della realtà attraverso personaggi strabordanti di umanità, ironia e dolore.

Lo spettacolo, in fondo, vuole raccontare una società sempre più triste, eppure, satura di foto felici in cui non sembra più esistere un luogo dove riconoscersi come soggetti autentici, né tantomeno in progetti sociali che richiedano la nostra dedizione e la nostra lealtà.

Perché l’unico comandamento sembra essere quello di produrre; l’errore è bandito, la sofferenza individuale è percepita come una vergogna, una zavorra da nascondere agli altri, come segnale chiaro di debolezza e fallimento; mentre in modo sempre più meschino e ingannevole va affermandosi la nuova eroica parola portavoce del capitalismo: resilienza, che, nel cinico pragmatismo di questo sistema malato, in fondo significa solo: “Resisti nonostante tutto, ignora te stesso e il tuo dolore, nascondilo, non ascoltarti più e vai avanti. Produci, produci, produci!”

E se non esiste limite alla produzione, anche individualmente, dai desideri soddisfatti nascono di conseguenza sempre nuovi desideri. Sempre più prepotenti, ossessivi e, spesso, indotti dal mondo esterno. Come se volessimo bere il mare di bicchiere in bicchiere. L’infinito. L’impossibile. Un impossibile ricerca senza tempo. Ed è da qui che viene il nostro dolore.

Hegel ci parla di Cattivo infinito come di “questo continuo voler sorpassare il limite, che è l’impotenza di toglierlo e la perenne ricaduta in esso”.
E il grande problema sembra essere che ormai non ci si scandalizza nemmeno più delle disfunzioni e delle atrocità del sistema perché è un modello di vita diventato così maledettamente normale da essere riuscito a colonizzare il nostro inconscio senza lasciarci nessuna percezione di un’alternativa.

Il tema centrale di ‘Salveremo il mondo prima dell’alba’, quindi, si fonda sulla riflessione che, a nostro avviso, nei prossimi decenni, l’umanità non potrà essere assolutamente in grado di ritrovarsi unita nel combattere le grandi battaglie da tempo rimaste inascoltate come il cambiamento climatico, l’inquinamento, la fame nel mondo e l’ingiustizia, semplicemente perché non è preparata a farlo.

In un contesto alienante, dove le nuove generazioni sembrano ereditare solo valori come successo, visibilità e vittoria, diviene impossibile pensare a una grande battaglia collettiva per salvare questo pianeta e chi lo abita.

Quando i politici stessi si espongono su Tik Tok per pubblicizzarsi e la vita politica, al pari di tutto il resto, diventa mera comunicazione, non può esistere una classe dirigente in grado di sensibilizzare la cittadinanza sui grandi temi.

Forse, allora, per poter combattere delle grandi battaglie comuni, dovremo prima essere in grado di ritrovare quel senso di reciprocità e solidarietà che sembriamo aver smarrito.

Potremo concentrarci sulle grandi battaglie collettive solo se riusciremo prima a riabituarci a guardare con occhi attenti ciò che ci è vicino. Potremo, forse, farcela solo se riusciremo ad arginare tutta quell’invisibile, eppur feroce, violenza quotidiana tra uomo e uomo.

Perché lo sappiamo tutti, ci troviamo di fronte a una pandemia, sì… di indifferenza ed egoismo. Ma se riusciremo in questo, se riusciremo a riavvicinarci attraverso un gesto e un pensiero sincero, un insignificante atto di cura gratuita; se riusciremo a ritagliare, in mezzo al caos, uno spazio per il pensiero semplice, familiare e umano, forse, come proveranno a fare i ricchi e delusi ospiti del nostro rehab… beh, forse (ma chi può dirlo), potremo salvare il mondo prima dell’alba.

“Non siamo in grado di riconoscere le cose importanti, siamo troppo stanchi ed esausti dal resto. Vediamo la vita solo sfiorando la catastrofe”.

Andrea Colamedici – TLON, dichiara:

Quando Gabriele Di Luca mi ha proposto di fare da consulente filosofico per il suo nuovo spettacolo ne sono stato entusiasta: amo il lavoro di Carrozzeria Orfeo, un mix sapiente di potenza visionaria, ironia devastante e ritratti chirurgici dei nostri abissi grotteschi.

Così ci siamo visti alcune volte per chiacchierare, abbiamo organizzato incontri con una nota astronauta italiana per capire meglio com’è la vita nello spazio (“non c’è poesia nel guardare ogni giorno la Terra da lontano.

È un lavoro come un altro. Se vuoi la poesia devi portartela da casa”), e abbiamo condiviso letture, visioni e spunti sull’aggressività umana, sulle diseguaglianze, sul transumanesimo.

Quando, poi, Gabriele mi ha mandato il testo dello spettacolo ho pensato subito al videogame degli anni 90 Mortal Kombat, un picchiaduro violentissimo e gustoso in cui, dopo la vittoria, appariva sullo schermo la scritta con il sangue Finish him!, e il giocatore aveva a disposizione una manciata di secondi per realizzare la Fatality con cui spettacolarizzare la morte dell’avversario.

‘Salveremo il mondo prima dell’alba’ è la Fatality di Carrozzeria Orfeo: finisce lo spettatore togliendogli tutte le illusioni perbeniste, le certezze su buoni e cattivi e le aspettative sull’umano mal riposte, e lo obbliga a godersi notte oscura del nostro tempo, senza speranze a fare da lucine d’emergenza e a rovinare il buio.

In questo modo, però, fa accadere l’impossibile: la manifestazione di un senso della vita. Un senso forse tragico, senz’altro ironico, ma comunque un senso capace di tenerci in piedi malgrado tutto.

E di far vedere, con Nietzsche, “La vita come mezzo della conoscenza: con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma perfino gioiosamente vivere e gioiosamente ridere”. Prima, però, “vi farà molto incazzare”.

Info e prenotazioni solamente tramite Card Libera e Card Love o tramite abbonamenti e card acquistati in precedenza promozioneteatrovascello@gmail.com

Biglietti:
intero 25 euro
ridotto over 65: 20 euro
ridotto Cral/Enti convenzionati: 18 euro
ridotto studenti, studenti universitari, docenti e operatori delle scuole di teatro, cinema e danza 16 euro gruppi di almeno 10 persone 16 euro a persona

È possibile acquistare i biglietti, abbonamenti e card telefonicamente 06-5881021 con carta di credito e bancomat abilitati,
acquista direttamente alla biglietteria https://www.teatrovascello.it/biglietteria-23-24/
acquista tramite bonifico bancario a favore di Coop.

La Fabbrica dell’Attore E.T.S. Banca Intesa San Paolo ag. Via G. Carini 32 di Roma c/c 3842 ABI 03069 CAB 05078
IBAN IT89V0306905078100000003842
oppure acquista online acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/dots/224255

Stagione teatrale 2023 – 2024 del Teatro Vascello
Campagna abbonamenti
120 euro, 8 titoli, acquista online, con eventuale scelta del posto
Card libera 108 euro, 6 spettacoli a scelta, acquista online, con eventuale scelta del posto
Card love 72 euro, 2 spettacoli a scelta per 2 persone – 4 ingressi, acquista online, con eventuale scelta del posto

Info:
06-5881021 – 06-5898031
promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello
Via Giacinto Carini, 78
Monteverde Roma