Soggetti pubblici e privati insieme per promuovere il libro e la lettura
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Leggere è un diritto di tutti, è un mezzo di conoscenza e di informazione, ma soprattutto è una premessa indispensabile per esercitare una cittadinanza responsabile e per promuovere una società democratica, libera, aperta, creativa.
È con questa consapevolezza che dal Salone de Libro di Torino oggi 10 maggio la Regione Toscana ha lanciato il suo Patto per la Lettura, che mette insieme soggetti pubblici e privati impegnati nella promozione del libro e della lettura.
Tutto questo in una Regione che pure ha indici di lettura superiori alla media nazionale.
Superiori ma ancora lontani dall’essere soddisfacenti, in un paese dove la scarsa propensione alla lettura si configura ormai come una reale emergenza educativa e civile, ha spiegato la Vicepresidente e Assessore alla cultura.
Leggere è un diritto e un dovere di tutti, indistintamente, serve a promuovere il benessere individuale e sociale e a costruire una piena cittadinanza.
Per questo lavoreremo a fondo su questo obiettivo, mettendo in campo risorse e progetti che speriamo possano costituire un riferimento anche a livello nazionale.
Al Patto la Toscana arriva del resto con un importante tratto di strada già fatto: a partire dagli investimenti per le biblioteche pubbliche e le 12 reti documentarie toscane per arrivare al bando sui progetti per la bibliodiversità, senza dimenticare iniziative rivolte a specifiche realtà di potenziali lettori, quali le carceri e gli ospedali, oppure i servizi di prestito in 13 lingue straniere.
I dati di lettura sono già superiori al 41% nazionale e dal 2017 al 2018 hanno fatto registrare un aumento, dal 44,2% al 46,4%, dato che si affianca alla spesa media mensile per cultura delle famiglie, Toscana terza con €165,50 dopo Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna, e ai buoni risultati delle biblioteche in termini di presenze e prestiti.
Ma, ovviamente, la strada è ancora lunga e il Patto, frutto anche di un percorso di incontri con i soggetti del libro e della lettura nelle varie Province nel corso del 2018, intende spingere in questa direzione.
Obiettivo, ovviamente, è sia consolidare l’abitudine alla lettura sia allargare la base dei lettori, a partire dai bambini e dagli adolescenti, ma anche dai nuovi cittadini, con nuove significative sinergie tra biblioteche, librerie, editori, scrittori, associazioni, scuola e Università.
Tra le varie linee di intervento il rafforzamento del ruolo delle biblioteche pubbliche, la valorizzazione delle biblioteche scolastiche, la promozione della bibliodiversità, il sostegno e la condivisione delle buone pratiche, la formazione e l’aggiornamento sul terreno delle professioni del libro.
Il Patto, ha spiegato ancora la Vicepresidente, nasce per costruire uno strumento per dialogare con tutti i soggetti della filiera, comprese le scuole, per valorizzare le biblioteche scolastiche, perché tutti insieme si condividano le iniziative e tutti insieme si definiscano le strategie e i programmi.
L’emergenza si può affrontare solo con azioni continuative, non episodiche.
Prossimo appuntamento a Firenze per la firma del Patto con tutti i soggetti e quello sarà l’inizio di un percorso di responsabilità condivisa.